Le migliori poesie di Silvio Squillante

Studente universitario, nato venerdì 8 giugno 1990 a Nocera Inferiore (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Silvio Squillante

Il bagliore di una candela...

Il bagliore di una candela
disegna i lineamenti fini di un'anima,
nuda davanti al fuoco
è incuriosita ed attratta
dal suo splendere nel buio,
tende i palmi e il cuore
al gentile ed ardente calore.
Urla, lacrime, dita nere di fumo
sono i polverosi souvenir
di un viaggio tra due anime mute.
Con in vena ancora il dolore
si avvicina sempre meno fiduciosa
ad un'altra candela
vestendosi di bugie e d'età.
Silvio Squillante
Composta venerdì 8 ottobre 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante
    Il sogno, instabile e vibrante
    arma la mano del poeta
    nel erigere vividi versi
    alti ed imperscrutabili.
    Il sogno stringe forte
    la mano dell'artista
    nel travaglio della sua opera.
    Il sogno soccorre l'umile
    quando questi è in difficoltà,
    quando la realtà sembra un muro invalicabile.
    La felicità si tiene a ragionevol distanza
    da chi ha smarrito
    il senso più profondo dell'essere:
    "credere nei sogni".
    Silvio Squillante
    Composta giovedì 20 gennaio 2011
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Adriana

      Mi soffiò un angelo dentro l'anima,
      non l'avevo capito sai,
      che sei sempre stata lì,
      lì a difendermi... a proteggermi... ad amarmi.
      E io che non sapevo se era giusto star li,
      tra occhi umidi di un'ipocrisia... che ti infetta l'anima.
      Quando non credi più nell'amore,
      per te non brilla nemmeno il sole,
      ma infondo lo capisci da solo
      che il tuo cuore saprà dare un po' di calore...
      a chi riuscirà con la pazienza delle carezze
      ad aprirlo un po' di più.
      Non sono frasi fatte... ne piccole poesie...
      a dare forze ad un'amore come il nostro
      che vive solo di magia.
      Qualche volte io mi sveglio,
      prego Dio, dicendogli "vorrei, sai,
      che questa favola non finisca mai!"
      Silvio Squillante
      Composta venerdì 8 ottobre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Scriverò un giorno di questa mia irrequieta nostalgia

        Il bambino sorride
        a quel caldo sussurro,
        stringe tra le dita il pollice
        di sua madre, iniziando a riempirsi il cuore.
        Il giovinetto alza il capo
        sotto le immense lacrime,
        scuote il suo spirito dionistico
        in un'elettrica danza.
        L'uomo si fa attento al profumo
        che trasale dalla legna arsa,
        stanco si avvicina, sicuramente
        ammucchierà in un cantuccio quella cenere.
        Scriverò un giorno
        di questa mia irrequieta nostalgia,
        magari lo farò parlando
        al presente dei mie anni migliori.
        Silvio Squillante
        Composta mercoledì 16 marzo 2011
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Il possente lamento della pittura...

          Il possente lamento della pittura
          traspare dal disordine con cui son disposti
          quei riflessi d'anima,
          in una nuvola di irresponsabilità
          il pittore butta giù il suo dolore...
          non è olio su tela
          ma sangue,
          il giallo è un emorragia cicatrizzata
          che si porta con se garza e punti,
          il viola è sangue morto
          figlio di botte al cuore
          forti e rilvelatrici come le sbronze
          di Kerouac e Bukowski.
          Ladri d'anima e colature non volute
          sono i cavalieri
          che difendono questa nuda confessione.
          Silvio Squillante
          Composta mercoledì 16 marzo 2011
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Perché parlo della tristezza?

            Perché parlo della tristezza?
            Perché se gioisco parole non ho
            fumo con la pioggia
            e butto giù sorrisi se fuori c'è sole.
            Mai vissuto per respirar soltanto
            sempre pronto a pieno polmoni a sentirmi vivo,
            in fila a ricordami il colore del cielo
            ho debiti con il mio futuro
            perché indietro non mi volto mai.
            Mi faccio male giù dal cuore,
            un'altro graffio sulla pelle,
            odio le speranze, le attese,
            ma verso di te, io, non ho pretese,
            ritardo anche il sonno,
            per te mi deformo
            sarò ciò che vuoi per non esser mai me stesso.
            Perché parlo della tristezza?
            Seguimi, come una stella,
            e poi chiedimelo ancora
            ma ti prego, non creder mai ad ogni mia parola,
            sono nient'altro che il risultato del mio tempo
            l'equazione di anni nulli,
            di pensieri condivisi insieme al tormento.
            Silvio Squillante
            Composta martedì 16 ottobre 2012
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Baciami

              La tua pelle si tinge
              dei colori del tramonto
              se le mie dita
              troano posto sulle tue guance,
              scivoli piano nei miei pensieri,
              seguo con la punta delle dita
              il profilo leggero delle labbra.
              Gli angoli della bocca si tendono
              e smetti di celarmi
              le ombre che disegnano
              i nostri sguardi presi,
              nascondi in fondo agli occhi
              e nelle pieghe del tuo volto
              il verbo desiderare,
              tremi per l'attesa,
              labbra su labbra,
              inizi di nuovo a sorridere e tremare.
              Silvio Squillante
              Composta lunedì 29 ottobre 2012
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Non basterebbe una stagione...

                Non basterebbe una stagione per spiegarti
                l'emozione che provo nel guardarti.
                Tenendo aperte le finestra dell'anima
                sentii entrare
                quel profumo che aspettavo da un po'.
                Come un giorno d'estate
                che non aspetta altro che spogliarsi,
                rimanendo nudo e vero,
                come un amore che
                nato in inverno non ha più paura di niente.
                Silvio Squillante
                Composta giovedì 29 luglio 2010
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Sorpresa e turbamento si radicarono in te...

                  Sorpresa e turbamento si radicarono in te
                  mentre scioglievo il mio ultimo segreto:
                  "un cuore debole ed un fil di fiato
                  sono miei compagni fedeli".

                  Chiamarla vita non mi fa sentire meglio,
                  chiamarla morte sarebbe prematuro,
                  spendo giorni interi
                  a perder diottrie sopra un libro.

                  Sfiorò il tuo orecchio questo battito di vita,
                  lambirono in modo sensuale i tuoi occhi
                  le mie enormi iridi,
                  mentre m'abbandonava il vital respiro.

                  Lettura più bella non conobbi
                  al di fuori di quegli attimi,
                  al di fuori della mia vita
                  vissuta tutta d'un fiato.
                  Silvio Squillante
                  Composta sabato 26 marzo 2011
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                    Scritta da: Silvio Squillante

                    C'è qualcosa di ancestrale in questa notte

                    C'è qualcosa di ancestrale in questa notte
                    come un esplosione latente di vita
                    che non riesco a cogliere.
                    Sarà il cantilenante
                    gracidar di rane,
                    il ronzare dei pensieri
                    o il pesante respiro delle nuvole?

                    Questa è una di quelle notti in cui
                    i desideri si infrangono
                    lanciati a folle velocità,
                    da noi sognatori,
                    contro il muro della realtà
                    ma essi non muoiono, sono vivi
                    in una lenta agonia.

                    Questa è una di quelle notti
                    o forse no...
                    Silvio Squillante
                    Composta mercoledì 27 luglio 2011
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