La rabbia e il rancore ti possono sbarrare la strada. Adesso l'ho capito. Bruciano l'aria che respiri, la vita, ti divorano, ti soffocano ma la rabbia è reale. E persino quando non lo è ti può cambiare. Ti modella, ti trasforma in quello che non sei. L'unico aspetto positivo è la persona che diventerai dopo. Se tutto va bene, un giorno ci si sveglia... e si scopre di non avere paura di affrontare il viaggio. La verità è, nella migliore delle ipotesi, una storia raccontata a metà. E la rabbia, come la cresita arriva a scatti e a strappi... e al risveglio offre un nuovo giorno alla comprensione... e una promessa di quiete.
I matrimoni sono la celebrazione dell'amore e della fedeltà nel mondo dell'utopia, nel mondo reale sono una scusa per bere tanto e dire cose che non si dovrebbero dire.
Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire. Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti.
Siamo contenti di vedere stasera tanta simpatica gente. Un caldo saluto in particolare ai rappresentanti della legge di questo stato, che hanno deciso di unirsi a noi qui, nella sala più grande del Palace Hotel. Ci auguriamo che troviate lo show di vostro gradimento; e ricordatevi, gente, che chiunque siate e qualunque lavoro facciate per tirare avanti a sopravvivere, c'è sempre qualcosa che ci rende tutti simili: voi, me, loro, tutti quanti. Tutti quanti.
Si chiamava Ivan il Terribile XXXII, discendente diretto di Ivan il Terribile I, appartenuto allo Zar Nicola, leggendario campione di caccia al mugiko nella steppa, e fucilato come nemico del popolo durante la Rivoluzione di Ottobre sulla Piazza Rossa.