Scritto da: djfmp3
Ho scordato la poesia tra le lettere dei fogli di quel libro che non sono riuscito mai a termine per le lacrime che lentamente scendevano e annebbiavano la mia vista nel ricordo di quei tanti percorsi mai scordati, mentre con le mani tenevo stretto l'infinito e il cuore battente di musica riempiva di vita quel mio futuro che chiudendo gli occhi riuscivo a sognare.
Filippo Oddo
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    Scritto da: djfmp3
    Quando i nonni piangono
    per i figli che non vedono tornare
    e lacrime dagli occhi stanchi si lasciano scappare
    nei pensieri della notte che dal tremore si lasciano cullare
    per disturbare chi lontano li lascia stare
    i vecchi che si cibano di poco e si dissetano di false speranze
    a cui facilmente tendo la mano come i mendicanti che seduti stanno dinnanzi a gradini di chiese che li lasciano morire
    che il cuore non gli sanno rivestire più di gioia e canti antichi di salmi e vangeli i vecchi sono coloro che spendo parole che non vengono ascoltate i vecchi che nel buio della notte sgranano il santo rosario e pregano per il bene dei figli che non li sanno ascoltare
    i vecchi che carezze sanno dare ai bimbi che si lasciano abbracciare da quelle mani stanchi e lisce con solchi che vanno oltre il tempo che non l'ha saputo amare i vecchi sono coloro che vita vogliono dare e che il mondo li lascia morire soli in letti di ospedali senza le parole dei famigliare che conforto alle propri pene non sanno dare i vecchi sono coloro che sanno crescere i figli e nipoti custodire come le onde del mare che lontano li lascia andare.
    Filippo Oddo
    Composto lunedì 2 settembre 2019
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      Scritto da: djfmp3
      Nella vita mi sono dilettato a tentare di scrivere quello che consonanti parole verbi umori e stati d'animo percorrevano questa mia mente confusa, che ha percorso parte della mia vita, avvolte malinconica e pure triste, ma se ciò e accaduto nel mio d'animo e pensieri mi hanno coinvolto direttamente e indeterminatamente a circostanze che profondamente ferivano e lesionavano parte della mia carne senza mai metterlo in vetrina e sbandieralo a quattro venti, e grazie ai miei silenzi che sanno e che non dicono che con forza d'animo e lacrimi mi sono sempre saputo difendere anche nei momenti in cui ti affondano le parole più di quel rinfacciare cose e fatti che pensavi d'aver sotterrato da tempo, la vita fa parte dell'esistenza che ci dovrebbe fare sempre riflettere e portarci oltre l'invulnerabilità e farci misurare il dire e il fare perché spesso uccide speranze e credibilità che l'odio e il rancore sa sempre come fare per tirartici dentro quell'imbuto a cui tenti spesso e invano di scappare scappare da cose e persone che frammentano il tempo che ci sorride davanti agli occhi e che dietro nel crepuscolo del lento cammino lascia irrigare la terra con gocce di lacrime pesanti e fendenti che solcano quella lenta agonia che si racchiude dentro la mente che tiene prigioniera sentimenti amore che non riceviamo ne da chi percorre il nostro stesso asfalto ne da chi incontriamo per caso che e sempre pronto a giudicarti senza che conoscere il travaglio della tua vita, la vita a cui siamo sempre legati da fili che si possono spezzare e lasciarci andare oltre i mari, i monti e i cieli lontani dalla gente che ama solo per un proprio rendiconto basato da interessi e non da un credo, che spesso si decanta nei libri con le parole, che pochi sanno capirne il succo e gustarne l'essenza quell'essenza che sempre dovrebbe dissetare la nostra sete d'amore e giustizia terrena e divina a cui siamo attaccati con fede e credi che poco futuro danno a quella logica che continuiamo a chiamare futuro e speranza.
      Filippo Oddo
      Composto lunedì 2 settembre 2019
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        Scritto da: djfmp3
        E viaggerò verso il mare e mi fermerò sulla clessidra di sabbia ad aspettare il sognare di quella musica che sa nutrirci al calar del sole con i suoi ricchi tramonti che fan ben sperare per coloro che si amano e si sanno abbracciare sotto le coperte del cielo stellato quando s'incontrano occhi e si stringono mani nell'infinito con promesse che fan il cuore gonfiare.
        Filippo Oddo
        Composto domenica 7 luglio 2019
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          Scritto da: djfmp3
          Il silenzio spesso insegna a guardarsi dentro ancor prima di potersi raccontare e di dire quanto si ci può stare male a starsene in disparte - il silenzio ci porta a lunghe riflessioni e poche volte ci tende la mano per rialzarci - ma poi per fortuna subentra la poesia e la musica che risuscita chi spesso si accolla problemi e dolori di chi nell'ombra ama stare per non pesare ne sulla società ne nei famigliari che spesso dimenticano il sostegno che ai saputo dare ti mettono il bavaglio ai tuoi sentimenti, ricordi e persino quel vissuto che ti ha dato vita, gioia e amore dato e poco ricambiato da chi non sa leggerti negli occhi e ascoltare i tuoi battiti che come un tamburo sanno echeggiare tra i rumori del mondo che ci vuole isolare.
          Filippo Oddo
          Composto venerdì 3 maggio 2019
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