Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Essere egoista e ascoltare solo se stessi: credere con certezza che il proprio pensiero sia legge. Non ascoltare gli altri fino in fondo, tanto non c'è volontà né di capire e tanto meno di rispettare il loro pensiero. Tagliare fuori tutti coloro che non la pensano come te, ritenendoli stupidi, con la convinzione di essere migliori e soprattutto intelligenti. L'intelligenza è ben altro e soprattutto non vanta mai di convinzione assoluta verso se stessi.
Composto martedì 3 febbraio 2015
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    Scritto da: Raffaella Frese
    in Diario (Esperienze)
    Navigano i miei sogni tra mari scuri ed onde burrascose, non conoscono sgomento e neppure la paura. Temerari si aggrappano al vento della vita, si lasciano trasportare tra spazio e tempo, si lasciano coccolare dal tramonto e dall'orizzonte. E intanto, mentre la barca rema controvento, accendono le stelle, attendendo che la vita li sorprenda. Navigo e attendo, premurosa di vivere ogni istante, perché non voglio sognare di vivere, ma voglio vivere sognando.
    Composto domenica 16 settembre 2001
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      Scritto da: Sara Galluccio
      in Diario (Esperienze)
      Viene e si crea tra il gorgogliar dei cuori amanti, la polvere che travolge, la polvere che infelicita, la polvere che gli afflitti impulsi han dato lacrime di rugiada. e così ora il fiume è pieno, la pioggia caduta ha straripato l'incendio di rabbia, del crollo degli abissi di noi stessi, ma nonostante i contrasti, a volte le emozioni passate ti lasciano ancor tremanti perché i sentimenti non vanno via, i conflitti separano i corpi, ma gli animi umani ingenui al dolore rimangono ancora uniti al passato, alle cose che hanno tenuto davvero. Passa il tempo, pulisci di nuovo lo sporco, ma tutto ritorna al ricordo anche di un sol abbraccio, uno di quelli il cui lume ti lascia sospeso. E ora ritorni come polvere su un meraviglioso quadro, e ora quello sporco si è tramutato in parole, quell'abbraccio sospeso conteneva una frase indelebile che non dissi mai: "ti amo".
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Siamo ponti che collegano alcuni sentimenti del cuore, acque che colmano vuoti che le persone hanno nell'anima. Siamo parole che non escono e silenzi che non vengono interpretati. Siamo il sale sulle ferite di qualcuno e la dolcezza che assorbe le amare lacrime di qualcun altro. Siamo porte che si spalancano e si chiudono in base a chi di fronte ad esse si presenta. Siamo la serratura più blindata di quella parte più nascosta che non vogliamo mostrare. Siamo la forza delle nostre fragili gambe e siamo la fragilità della nostra forte personalità.
        Composto lunedì 2 febbraio 2015
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Le donne come me non sorridono a chiunque, ma possono ridere di tutto. Non amano chiunque e non si fanno amare da chiunque, ma lasciano anche se amano o se non sono amate abbastanza. Le donne come me hanno un cuore vero, un cuore duro e fragile allo stesso tempo. Non lo risparmiano, ma nemmeno lo sprecano. Non hanno paura di donarlo, ma nemmeno di riprenderselo. Le donne come me non sanno cosa sia "accontentarsi" e spesso si pensa che per renderle felici e sorde davanti al mondo serva fare i grandi uomini, i gesti plateali e le grandi promesse. Provate invece a riempirle la giornata di piccolissime attenzioni, di piccolissimi particolari... di quei particolari che non costano niente, quelli che non si comprano, ma che partano dal cuore. Forse è proprio questo il difficile: a troppe poche persone è rimasta la capacità di usare il cuore, allora quando una di quelle donne vi lascia e sorridendo se ne va senza rimpianti, non datele la colpa, ma assumetevi la vostra responsabilità. Forse lei ha preteso troppo? Mah, forse invece lei, dato che erano cose semplicissime, pensa che siate voi ad essere "incapaci" di donare.
          Composto domenica 1 febbraio 2015
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            È strana la vita, scegli di prendere una strada, quella stessa strada che improvvisamente ti accorgi essere completamente sbagliata. Scegli di tornare indietro, lo fai senza il minimo ripensamento e senza lacrime. Non piangi, non soffri, perché quello che hai visto e sentito ha offeso talmente a fondo la tua intelligenza che ti permette di andartene con il sorriso, con il cuore in pace e la serenità di chi fa la cosa più giusta. Dopo poche ore ecco che ti accorgi che qualcuno che si era allontanato da te per non soffrire, in realtà mai aveva smesso di pensarti, e senza il minimo dubbio, senza la minima paura torna dicendoti che dal cuore non ti ha mai tolta. Ecco che capisci che chi ha cuore le cose belle le tiene dentro, anche a costo di soffrire, le protegge e non le lascia andare. Chi cuore non ha, avrà sempre una strada a due breve, e la condanna di una lunga e penosa strada in solitudine. Io sono fiera di essere tra quelle persone che le cose belle e meritevoli le trattiene. Le altre le lascia alla loro strada e senza il minimo rimpianto.
            Composto domenica 1 febbraio 2015
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Caro cuore, non è che non sai più amare. Hai solo smesso di credere nell'amore a senso unico. Hai smesso di rincorrere l'impossibile e chi non vuole farsi trovare. Hai capito che restare non sempre aiuta. Caro cuore tu sai ancora amare e sai amare in un modo più completo e vero. Sai amare meglio perché adesso sai che in amore "volere è potere" non esiste, perché a volere si deve essere in due. Lo sai fare meglio perché adesso sai che la prima persona che deve aver cura di te è proprio quella che ti porta nel suo petto.
              Composto sabato 31 gennaio 2015
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                Scritto da: Soumaya Serena
                in Diario (Esperienze)
                I miei "simili" non sentono di far parte di questo mondo, dove tutto si basa sulle apparenze e si rimane sul superficiale delle cose e delle persone e quindi non si va fino in fondo, non c'è quella voglia di capire e d'imparare per raggiungere il vero senso della vita. Con quel sentimento di estraneità troviamo la necessità e il bisogno di creare un mondo nostro, un mondo in cui ci riconosciamo, e riusciamo a trovare noi stessi in esso, perché ci appartiene, l'abbiamo scelto noi perché ci crediamo veramente, e poi proviamo a progettare quel mondo sognato sugli altri, nella speranza di poterlo toccare nella realtà.
                Composto sabato 31 agosto 2013
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