Delusioni


Scritto da: Martina Boselli
in Diario (Delusioni)
Ho visto gente andare via dalla mia vita senza neanche chiedere scusa per il disturbo. Poi ho visto delle altre persone sedersi in modo silenzioso su una panchina aspettando che mi accorgessi che erano lì per me.
Ho conosciuto persone che appena incontrate mi hanno fatto pensare "io con una così non potrei mai condividerci del tempo" e sono diventate le persone più importanti della mia vita. Ci sono state quelle che mi sono piaciute al primo sguardo e mi hanno poi dimostrato, strada facendo, che era solo superficialità e sbaglio. Quelle persone che ho giudicato in modo negativo solo perché a pelle non mi convincevano, o perché non la pensavano come me su tanti e tanti argomenti e poi mi hanno insegnato che, nonostante le divergenze, le persone sanno essere belle proprio perché "diverse".
Ho conosciuto chi mi ha fatto dire con convinzione "non ti dimenticherò mai più", ma già dopo un paio d'anni non mi sono più chiesta dove fossero e come stessero, non per cattiveria, ma perché a volte succede e basta. E poi ho conosciuto chi ha fatto insieme a me solo un po' di strada e poi ha intrapreso il suo percorso, diverso e distinto dal mio e mi è rimasto dentro ancora oggi. Perché la vita è una strada da percorrere. Incontrerai tanti volti, alcuni resteranno semplicemente tali, altri saranno molto più di questo.
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    Scritto da: Biagio Di Girolamo
    in Diario (Delusioni)
    Oggi ti guardo e mi rendo conto... come ho potuto dare tanto ad una persona povera di sentimenti... fredda e insensibile... come ho potuto credere a tutte le bugie che mi raccontavi... come ho potuto non capire che stavi giocando con la mia vita... sono sicuro che prima poi la vita ti restituirà tutto quello che ti meriti!
    Composto domenica 5 gennaio 2014
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      Scritto da: Cinzia Coppola
      in Diario (Delusioni)
      Non esiste cura al dolore di un lutto importante, non esiste aria da respirare per star meglio, quando il dolore si fa sentire, non esiste una maniera giusta per riuscire a riemergere. Il dolore resta, la ferita aperta di quel "buio" accecante, ha bisogno di tempo, di dedizione, di spinte "curative" e di gente che con un po' di "tatto" sa dirti: "appoggiati a me" senza calpestarti, senza ferirti ulteriormente. Quando ti dicono: "io ci sono" non deve voler dire: "ci sono, per romperti le pa..." ma con pazienza e comprensione: "ci sono e se hai bisogno io sono qui" senza necessariamente affondare la lama nelle ferita, cosa, che fa parte della gente comune di oggi. Esistono tanti modi per poter rialzare un cuore affranto e di certo non occorre una grossa intelligenza.
      Composto lunedì 16 aprile 2018
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