Uomini che uccidono le proprie donne, maestre che usano violenze nei confronti dei bambini, badanti che maltrattano anziani, figli che tolgono la vita ai genitori, madri e padri indegni. È così che ebbe inizio la fine del mondo.
Viviamo in una società in cui si dà così tanto risalto a cose futili e lusinghiere, e tanta poca importanza a chi continuamente subisce soprusi e ingiustizie, ricevendo solo indifferenza da parte delle istituzioni.
Capita anche agli alberi di tenere stretto tra i suoi rami un frutto marcio. Così anche tra la gente può capitare che in mezzo ci siano parecchie mele marce. Ma questo non vuol dire che tutti i suoi frutti lo siano, persone comprese.
Oramai è giusto il consenso e disappunto della società che oggi è ancora primitiva, ovvero all'origine dell'ignoranza.
L'educazione è un pregio calibrato sui principi umani e culturali che distinguono ogni singola persona in questa società.
L'Italia è un paese meraviglioso, può esportare solo bellezza: agroalimentare, moda e design, industria manifatturiera, arte e cultura.
Un paese senza arte e cultura, è un paese senza emozioni.
Le tragedie uniscono, le squadre di calcio di Genova portano in giro per l'Italia il nome della città, giocando tutte le partite con il massimo impegno.
Siamo occidentali, la paura è la nostra cultura.
Il potere è una forma di pornografia che rompe le righe. Il politico, il re, il papa: sono tutti esseri pronti a trasformare il desiderio in cambio d'amore.