Chi brama l'energia altrui, non può che stupirsi del suo egoismo. Non è possibile imbruttire il significato della presenza, urlandoci dentro solo "aiuto" o "bisogno". Essere partecipi dell'esistenza altrui, va ben oltre.
Se la pazienza ha un limite, beh, io ho superato quello della sopportazione. Non ti conviene tirare tanto la corda, anzi ne potresti fare miglior uso ed io un'idea quasi quasi ce l'avrei.
Non mi interessa essere, pensare, agire e comportarmi come gli altri. Mi interessa essere me stessa, se mi vuoi bene, ti piaccio così.
Uno sguardo, un sorriso e un abbraccio a togliermi d'impaccio.
Non ho interesse del pensiero che la gente si crea su di me. Non hanno importanza opinione e giudizio di coloro che non fanno parte della mia vita. Troppe parole predicate, ma mai praticate e un senso di vergogna praticamente assente. Del resto la vergogna è una condizione che giunge solo dove esiste una coscienza.
Meglio vivere d'istanti e d'istinti che distanti e distinti.
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Se pensassimo di più alla nostra vita, invece di guardare e giudicare sempre quella degli altri, forse ci sarebbero più centenari che invidiosi.
La verità è che fare la cattiva a volte non mi dispiace affatto. Non è da me, ma non so per quale motivo in alcuni casi, con determinate persone mi viene proprio naturale. Del resto riflettiamoci un attimo: ognuno di noi si comporta in base a ciò che riceve. Anche passandoci sopra, sorvolando, pazientando, chi persevera poi trova. E scusatemi tanto, ma a quel punto è giusto dar loro ciò che tanto hanno desiderato!
Ho fatto cose per alcune persone che, se ci penso ora, mi prenderei a schiaffi.