Scritta da: Sarah Tarricone
in Frasi & Aforismi (Libri)
- Quando parlo con te mi lascio sempre scappare troppe cose. Questo è uno dei problemi.
- Non preoccuparti, tanto non ne capisco una.
dal libro "Twilight" di Stephenie Meyer
- Quando parlo con te mi lascio sempre scappare troppe cose. Questo è uno dei problemi.
- Non preoccuparti, tanto non ne capisco una.
"Ti amo" disse "è una giustificazione banale per quanto faccio, ma sincera".
Per salvarmi la vita, Edward aveva posto molti confini di sicurezza alla nostra relazione fisica. Benché rispettassi il suo bisogno di mantenere una certa distanza tra la mia pelle e i suoi denti affilati come rasoi e zeppi di veleno, quando mi baciava tendevo a dimenticare particolari così insignificanti.
Edward mi strinse con delicatezza. "Sono qui".
Respirai a fondo.
Era la verità. Edward mi era accanto, sentivo il suo abbraccio. Finché fosse stato così, avrei potuto affrontare qualsiasi cosa. Drizzai le spalle e andai incontro alla mia sorte, confortata dal destino che mi camminava al fianco.
Veniva da un tempo in cui avrei scommesso qualsiasi cosa sulla sincerità del suo amore per me.
Persino in quel momento, in punto di morte, il suo nome sfregava contro le mie ferite come carta vetrata.
Come la guardava! Era come un cieco che vedeva il sole per la prima volta. Come un collezionista che scopre un Leonardo sconosciuto, come una madre che guarda negli occhi in figlio appena nato.
Avrebbe mai smesso di emozionarmi, il fatto che ero l'unico a cui lei acconsentiva? Ne dubitai.
Girai attorno la macchina come un fulmine, eccitato di raggiungerla. Non mostrò nessun segno di shock alla mia improvvisa riapparizione.
Ma, diversamente dalla maggior parte delle notti, era appallottolata con le coperte tirate fino alle spalle. Per il freddo, immaginai. Prima che potessi sedermi nella solita sedia a dondolo, rabbrividì nel sonno, e le sue labbra tremarono.
Per un breve istante rimasi a pensare, poi uscii silenziosamente nell'ingresso, in esplorazione delle altri parti della sua casa, per la prima volta.
[...]
Là, sulla cima delle scale, c'era un armadio dall'aria promettente. Lo aprii speranzoso, e trovai quello che stavo cerando. Scelsi la coperta più pesante dal piccolo armadio di biancheria, e la portai nella sua stanza. L'avrei rimessa a posto prima che si svegliasse, e nessuno sarebbe stato più saggio.
Trattenendo il respiro, distesi la coperta sopra di lei; non reagì all'aggiunta di peso. Tornai alla sedia a dondolo.
Se fossi capace di sognare sognerei te.