Ma se lo fosse stato? Se durante il tempo che avevamo trascorso assieme si fosse comportato come qualsiasi altro vampiro? Se avesse iniziato a mietere vittime tra gli sconosciuti nei boschi? Sarebbe bastato a tenermi lontana da lui? Scossi la testa, triste. L'amore è irrazionale, pensai. Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose.
Per salvarmi la vita, Edward aveva posto molti confini di sicurezza alla nostra relazione fisica. Benché rispettassi il suo bisogno di mantenere una certa distanza tra la mia pelle e i suoi denti affilati come rasoi e zeppi di veleno, quando mi baciava tendevo a dimenticare particolari così insignificanti.
"Non so come spiegarlo... ma dietro la facciata è ancora più incredibile". Il vampiro che voleva essere buono, che andava in giro a salvare la vita delle persone per non sentirsi un mostro...
Guardarlo negli occhi mi faceva sentire sempre straordinaria, tanto leggera che quasi non sentivo più le ossa. Mi girava anche un po' la testa, forse perché mi ero dimenticata di respirare. Di nuovo.
Bella - Hai mai pensato che la mia ora doveva suonare già la prima volta, con l'incidente del furgoncino, e che tu hai di fatto interferito con il destino? Edward - Quella non è stata la prima volta. La tua ora è suonata quando ti ho conosciuta.