"È come una droga per te, Bella". Il suo tono era rimasto gentile, niente affatto critico. "Ormai ho capito che senza di lui non puoi vivere. È troppo tardi. Ma io sarei stato una scelta più sana. Non una droga: io sarei stato l'aria, il sole". Accennai un sorriso malinconico. "Anch'io ne ero convinta, sai. Eri come un sole. Il mio sole personale. Il rimedio migliore alle mie nuvole". Sospirò. "Con le nuvole posso farcela. Ma non posso cavarmela contro un'eclissi".
"E cosa avresti desiderato?" chiesi piena di dubbi "tu puoi avere tutto." "Ho desiderato te." E il suo sorriso si spense. "Non ne avevo il diritto ma ho allungato la mano e ti ho presa ugualmente. E ora, guardati cosa sei diventata! Stai cercando di sedurre un vampiro." Scosse la testa con finto orrore. "Non è peccato desiderare ciò che è già tuo, lo sai. E poi, pensavo fossi preoccupato per la mia virtù." "Lo sono. Se per me è troppo tardi... Bè andrei all'inferno, e dico sul serio, pur di impedire che ci finisca tu." "Non puoi lasciarmi andare in un posto in cui tu non ci sarai." dissi "Per me quello è l'inferno. Comunque, c'è una soluzione anche a questo: che ne dici di diventare immortali?"
"Ti sei davvero lasciata tutto alle spalle, come desideravo? Tutto sommato sarebbe... giusto. Non contesterò la tua decisione. Perciò non temere la mia reazione, ti prego. Dimmi solo se dopo tutto ciò che ti ho fatto puoi ancora amarmi o no. Puoi?", sussurrò. "Ma che razza di domanda scema è questa?" "Ti prego, rispondi. Per favore." Lo guardai cupa, per un istante interminabile. "Ciò che provo per te non cambierà mai. Certo che ti amo... e tu non puoi farci niente!" "Non avevo bisogno di sentire altro".
"Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso." Desideravo credergli. Ma stava descrivendo la mia vita senza di lui, non il contrario.
Quando arrivava per noi un cambiamento, era una cosa rara e permanente. Lo avevo visto accadere con Carlisle, e una decina di anni dopo con Rosalie. L'amore li aveva cambiati in modo eterno, un modo che non sarebbe mai svanito. Erano passati più di ottant'anni da quando Carlisle aveva trovato Esme, e ancora la guardava con gli occhi incredibili del primo amore. Per loro sarebbe stato così per sempre. Sarebbe stato così per sempre anche per me. Avrei sempre amato questa fragile ragazza umana, per il resto della mia infinita esistenza. Osservai il suo viso inconscio, sentendo questo amore sistemarsi in ogni parte del mio corpo di pietra.
Aveva senso proseguire? Lì non c'era niente. Nient'altro dei ricordi che avrei potuto rievocare a piacimento, se fossi stata capace di sopportare il dolore che scatenavano. Fui sorpresa da una sensazione che mi congelò. Quel luogo non aveva niente di speciale senza di lui. Benché non avessi aspettative precise, sentivo che nel prato non c'era atmosfera, non c'era niente, era un luogo come un altro. Come negli incubi.
Sarà come se non fossi mai esistito, me lo aveva promesso. Sentii il pavimento di legno liscio sotto le ginocchia, poi sul palmo delle mani e infine contro la guancia. Speravo di svenire, ma purtroppo non persi conoscenza. Le ondate di dolore da cui prima ero stata appena sfiorata ora si innalzavano di fronte a me e mi si infrangevano addosso, trascinandomi giù. E dal fondo non riemersi.
Non potevo pensarci, ma dovevo ricordare. Perché c'era una sola cosa alla quale dovevo credere se volevo continuare a vivere: la certezza della sua esistenza. Per me era tutto. Al resto avrei saputo resistere. A patto che lui fosse ancora vivo e reale.
Cercai la sua mano e sospirai quando le sue dita fredde trovarono le mie. Il contatto portò con sé una stranissima sensazione di sicurezza, come una sofferenza placata all'improvviso.