Scritta da: Silvia Nelli
Sono un tipo ragionevole: basta solo saper trovare il modo giusto di farmi ragionare. Se per farlo pretendi e non ascolti, farò sicuramente il contrario di ciò che chiedi.
Composta sabato 24 gennaio 2015
Sono un tipo ragionevole: basta solo saper trovare il modo giusto di farmi ragionare. Se per farlo pretendi e non ascolti, farò sicuramente il contrario di ciò che chiedi.
Il tempo è quel qualcosa che restituisce e toglie. Restituisce gli schiaffi presi, il male subìto e ciò che ingiustamente ci è stato tolto. Toglie la voglia di capire, la voglia di aspettare e la voglia di perdonare coloro che per troppo tempo hanno perseverato negli errori.
Arriva un punto nella vita in cui il sorriso spunta anche di fronte alle cose che fino a ieri ti hanno fatto male. Quello è il momento in cui capisci che non t'importa più niente. Quello è il giorno in cui una nuova strada si apre di fronte a te. Prendila e non fermarti.
Non è la donna a dover lottare per stare avanti a tutte le altre, ma il suo uomo a dover fare in modo che essa sieda sempre uno scalino sopra le altre.
Abbiamo troppo da lottare ogni giorno per ricordarci quanto piacevole sia la vita. Si fa presto a dire che non si deve mollare, che la vita è preziosa, ma quale prezzo abbia una vita "in ginocchio" solo chi la vive lo sa.
Si ama il sorriso delle persone semplici perché profuma di umiltà. Si ama lo sguardo delle persone che mostrano le ferite dell'anima attraverso esso, perché dimostrano di essere umani. Si ama la mano di chi senza pretendere stringe la nostra, perché ci dimostra che il vero amore, il vero bene non chiede mai.
Possessiva? No. Gelosa? Si, perché ciò che è mio è mio. Quindi smettiamo di dire che non ci girano le palle quando qualcuno respira troppo vicino alla nostra dolce metà. Perché, per quanto mi riguarda, anche il tentativo a volte diventa troppo.
Ti accorgi di aver dato troppo quando qualsiasi cosa chiedi la risposta che ricevi è sempre "no". Quando, nel momento del bisogno, resti sempre solo. Quando per chiedere trovano sempre il tempo, ma per dare no. Ti accorgi di esserti scocciato quando, elaborando tutto questo, ti volti, te ne vai e non ti penti.
L'ironia è qualcosa di sottile. Si può usare sia su se stessi che sugli altri. Quando diventa pesante, subdola, pungente, non è più ironia, ma pura cattiveria. L'ironia non ferisce,fa sorridere. Se ferisce e colpisce duro si chiama cattiveria.
È proprio quando diventi mamma che capisci tutte quelle preoccupazioni, quelle ansie e quei divieti che fino ad allora per te erano ingiusti ed esagerati. Lì capisci cosa voglia dire proteggere ciò che ami di più al mondo: tuo figlio.