Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Vita)
Quando la vita ci fa un "dono", per qualche dannato motivo, se lo riprende sempre.
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Quando la vita ci fa un "dono", per qualche dannato motivo, se lo riprende sempre.
Fino quando stai bene, finché vivi convinta di avere del tempo spesso non apprezzi quell'attimo. Non ti accorgi di quello che stai perdendo, dei sogni a cui hai rinunciato. Riesci a convincerti perfino che tutto sta andando bene e che sei felice così.
Le difficoltà della vita possono spegnere le passioni, ma rendono forti un grande amore.
I ricordi belli ci riempiono il cuore dando respiro alla nostra anima quando la vita sembra togliercelo.
A volte si arriva ad un certo punto dove dirsi addio è inevitabile.
Sogniamo ad occhi aperti e viviamo ad occhi chiusi.
Infondo cos'è un ricordo se non un pezzo della nostra anima? Un fotogramma cosi piccolo e forte da riuscire ad essere un flash eterno di un istante, riempiendoci il cuore di lacrime o di sorrisi. Così letale da toglierci il respiro, così vivo da farci sognare. Così arrogante da non lasciarci "andare". Allora cos'è infondo un ricordo? È una parte che ci compone.
Improvvisamente perfino dire "Ti voglio bene" diventa impossibile anche se la tua anima è piena d'amore, così piena che l'amore sembra traboccare, e senti queste parole "gridare" dal profondo, pronte ad uscire dalla tua bocca ma imprigionate dalle troppe lacrime versate.
Io credo in un Dio tutto mio, si chiama giustizia. Probabilmente è solo mio, ma rispetto il tuo.
L'ipocrisia a mio avviso è l'abito che indossa l'indifferente, l'opportunista, il calcolatore e il lecchino; si cela in genere sempre dietro un sorriso, mille abbracci e quegli infiniti complimenti che escono dalla bocca senza ragione di esistere. Il lecchinaggio ne è la forma più diffusa, siamo perfino capaci di farci calpestare l'anima pur di ottenere ciò che ci siamo prefissati. Ma la cosa più terrificante è che il "leccato" ci gode e si accontenta di tutta quella "finzione" sentendosi un Dio in terra, senza comprendere che essere "ignorato" spesso è di gran lunga più soddisfacente.