Scritta da: Silvana Stremiz
Il credere o meno in Dio deve essere una libertà. Conosco gente che vive predicando Dio e fregando continuamente il prossimo.
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Il credere o meno in Dio deve essere una libertà. Conosco gente che vive predicando Dio e fregando continuamente il prossimo.
Ci sono persone che a parole ti regalerebbero il mondo, con i fatti ti vorrebbero uccidere.
Non svenderti per un sogno, ma combatti con dignità per esso.
Conosco pochi silenzi, che non siano frecce al cuore.
Chi è colpito da un brutto male suscita solo compassione, mai amore. Perfino laddove c'era l'odio nasce la compassione e questo non può che ferire l'animo di chi la subisce, tanto da preferire l'odio perché la rendeva viva. Ancor più doloroso e umiliante è veder l'amore trasformarsi in compassione.
A volte basta un sorriso per trattenere chi ami.
Non puoi togliermi quello che mi hai "donato" perché di esso si nutre la mia anima, e se vedi scendere una lacrima sta sussurrando ancora una volta "ti voglio bene".
Possiamo negarci, ma non necessariamente vuol dire non "esserci".
Ti ho vista Mamma, seduta in riva alla paura, distesa sul letto mi tenevi la mano. Mi sono seduta accanto a te, ho condiviso il tuo terrore, quando la notte ti toglieva il respiro, poi... l'orologio ha suonato l'ultimo tic tac e, a nulla è servito tenerti per mano se a non donarti un attimo di figlia.
Non conta chi, materialmente, ci ha partorito, conta chi con il suo cuore ci ha accudito, chi ci è stato vicino asciugando le lacrime della la nostra crescita. È madre colei che ci ha protetto, amato, abbracciato e donato serenità. A queste mamme, le mamme "vere", fatte di concretezza, che si chiamano così perché hanno amato più di quanto l'amore possa amare faccio i miei più sentiti auguri.