Scritta da: Paul Mehis
Il dolore che si prova nell'abbandono è proporzionale a quanto si è riusciti ad amare. Se vi sentite morire, rallegratevi, avete provato il vero amore.
Composta mercoledì 15 luglio 2009
Il dolore che si prova nell'abbandono è proporzionale a quanto si è riusciti ad amare. Se vi sentite morire, rallegratevi, avete provato il vero amore.
Solo un idiota da più peso all'importanza del nome di chi sostiene un concetto, rispetto al concetto sostenuto, perché un idiota non possiede quel "filtro" che qualsiasi essere umano dovrebbe possedere: un cervello!
Ogni cosa è soggetta ad interpretazione personale.
Tutto è filtrato dal nostro vissuto, anche una semplice brocca d'acqua in base a chi la osserva può acquistare significati diversi. Per qualcuno può essere motivo di sopravvivenza
per altri un mezzo per lavare l'auto. Lo stesso concetto ritengo sia valido per le parole che si leggono o si scrivono.
Anzi, quelle sono ancor più diversamente interpretabili
a seconda del periodo vissuto di una persona. E credo
che nessuno alla fine può essere esente da tutto ciò,
talmente neutrale da potersi basare solo sui fatti.
Capisco che una persona non possa sapere esattamente cosa gli causerà appetito domani, ma perché negare quello che gliel'ha provocato ieri!?
Sento spesso gente dire "Ma cosa ho fatto di male?". Chissà se mai si sono chiesti "Ma cosa ho fatto di bene?"
Avrei sicuramente preferito ammirare l'immensità di un tuo sguardo... ma alla fine, mi sono accontentato di osservare la grandezza del mare abbracciato al cielo in una notte stellata, ma senza luna.
Credo sia indispensabile porsi molte domande, l'ho fatto per molto tempo, ma le risposte le cercavo solo in me.
Quelle più importanti le ho ottenute solamente vivendo.
Il più grande illuso è colui che spenderà la vita alla ricerca della verità assoluta.
Quando si è profondamente infelici, si tende ad additare la felicità altrui come ipocrisia o credere che sia causata dall'incoscienza e dall'ignoranza delle "condanne" proposteci dalla vita. Forse sarebbe meglio, tirar fuori i coglioni per tentare di raggiungere la propria felicità, chiedersi perché non si è finora riusciti e smetterla di disprezzare tutto il mondo intorno.
Non so se ti ho amata tanto o poco, nel modo corretto o sbagliando, con sufficiente passione e follia.
Una sola cosa so:
"Ti ho Amata con tutto l'Amore di cui il mio cuore e la mia mente disponevano. Ogni tuo sorriso, abbraccio, bacio ed orgasmo, è stato per me il raggiungimento di una gioia tale da comprendere il significato della parola felicità"