Il primo amore, fa sempre male. È un male necessario, come la prima bruciatura da bambini. Quel male ci salva ricordandoci che le cose belle e luccicanti possono scottare. Perché in fondo l'amore brilla come una fiamma che brucia tutto ciò che trova.
Cerco la fuga dentro una piccola scatoletta, la mia piccola scatoletta d'amore. dentro vi è la mia ragione, le mie speranze, il mio passato e i miei sogni. È incredibile quanto sconfinata essa sia eppure sta tutta in un palmo di mano, lei così piccola. Le devo ogni cosa o quasi, senza non riuscirei ad avere quei soffi di respiro che mi tengono vivo, per cui evado da queste fiamme che mi ardono. Eppure non riesce ad entrare nel mio cuore, a curare i miei mali, non riesce a far si che possa dimenticarti. Sì mi tiene in vita, ma che razza di vita... Senza te.
Quel fiocco di neve è mio fratello, anche lui come me può solo cadere fin quando si fermerà e allora si scioglierà di fronte ad una luce accecante, così finalmente sarà una lacrima d'amore.
Stai seguendo il tuo cuore? Quale cuore? Che cuore può mai avere chi non è capace di perdonare chi l'ha perdonata, che cuore può mai avere chi è incapace di comprendere chi si trova in un suo stesso stato passato, che cuore può mai avere chi non aiuta chi l'ha aiutata. Non c'è nessun cuore da seguire perché al suo posto vi è un vuoto, stai solo seguendo un rancore ingiustificato.
Per quanto possa essere larga la strada su cui corriamo, alla fine a tenerci in vita è una sottile linea. Tutto il resto della carreggiata è solo l'illusione di una sicurezza.
Guardo capelli caduti nel tempo, vedo residui di polvere granelli di vita passata sul lenzuolo, sento odore di passato scie di ricordi uno dietro l'altro. Fissa nei miei occhi la solitudine del cuore, membra sempre più pesanti, uno strano sonno mi avvolge. Sguardo chino alla vita.