Laura Di Nella

Sono stata la prima a commentare la tua frase e credo l'ultima a sapere della tua "vittoria" (è un po' di giorni che sono in "pausa riflessione" e... latitante su intenet) ...ti rinnovo i miei  complimenti per questa tua intima frase  lungimirante e meritevole.
Un saluto
laura

Più che leggere ciò che hai scritto, ho avuto la sensazione di percepire quel  nobile sentimento sotteso al "tuo dire" che racchiude l'essenza di chi riesce, con coraggio ma dolorosamente, a rinunciare a surrogati dell'Amore!
Con stima
Laura

Cosa dire: bella frase e nulla da eccepire!
Complimenti!

Una frase stupenda! Un rapporto duale, caratterizzato da un sentimento VERO (amore, amicizia...), si consolida solo se   supportato da  basi forti come la  capacità di assumersi le proprie responsabilità come singolo, evitando che una  problematica possa diventare   "... un fardello troppo pensante da portare sulle spalle..." per l'altro.
La chiosa finale "Vivi per te, ma fallo insieme a me", può, a mio avviso, essere uno slogan di una pubblicità progresso che invita a rapportarsi agli altri con responsabilità e rispetto, vedendo nella persona (o nel gruppo) nè un modo per annullare se stesso, nè un vile tentativo di sfuggire all'appello dei nostri doveri, tanto meno una modalità di utilizzo egoistico e/o utilitaristico dei sentimenti dell'altro o della fiducia del gruppo! Mi fermo qui, per non tediarvi inutilmente.
Un saluto

A volte tendiamo ad idealizzare le situazioni che si prospettano nell'immediato  futuro e spesso la realtà dei fatti ci stupise. Rimaniamo, ad esempio, sempre delusi quando   una situazione piacevole, su cui, spesso, abbiamo fantasticato, non si rivela all'altezza delle ns aspettative; analogamente, possiamo stupirci di noi stessi  nell'affrontare situazioni negative, e ritrovarci, dopo che  la struggente angoscia ci ha tormentato donandoci (!?!?)lunghe e interminabili notti insonni, a vivere  la meravigliosa scoperta di risorse personali sopite negli angoli della nostra personalità!
Complimenti Silvana ... anche perchè possiedi una capacità peculiare di sintesi (di cui io sono completamente sprovvista!) che ti permetterà di affrontare qualsiasi momento della vita, anche quello più negativo, cogliendo immediatamente il fulcro e ritrovando, in tempi brevi, un nuovo equilibrio!
Auguri
Laura

Bello questo indovinello ... l'hai inventato tu?

Prendersi "gioco di se stessi"  è indice di grande maturità; ci consente di non perdere di vista ciò che siamo realmente e di guardarci vivere e "tanare" le nostre debolezze ... Tornare  "un po' bambini" ci conferisce il candore della spontaneità sottraendoci a stereotipi ed  artefatti!
Spendida!!!

Forse esistono tanti modi per percipere e descrivere la Solitudine. Cio che li accomuna tutti è il"vuoto" ... quell'angoscioso smarrimento che ci aliena da noi stessi e dagli altri.
Un saluto

Parole sante!In un viaggio come nella vita nulla è scontato ma mi domando- che senso può avere percorrere strade di cui conosciamo "ogni angolo", quali emozioni possono trasmetterci e cosa potremmo conoscere e/o imparare? - Certo, a volte, i "percorsi sconosciuti" possono rivelarsi  tortuosi e  metterci a dura prova, ma sono proprio queste esperienze che ci aiutano a saper "leggere" in maniera adeguata (!?!?) la realtà che ci circonda e vivere la nostra esistenza con spirito costruttivo tipico di chi sa ascoltare, guardare, collegare gli eventi e riflettere. Il tuo "monito" è legittimo poiché prima di qualsiasi "viaggio" bisogna essere consapevoli che le nostre aspettative  potrebbero essere disattese e ... portarci lontano!
Un saluto