Il parroco Don Gualtiero, grande appassionato di golf, si sveglia una domenica mattina. È un'eccezionale giornata di sole e decide che quel giorno deve giocare a golf. Quindi, dice al curato che non si sente tanto bene e gli chiede se può dir Messa al suo posto.
Appena il curato se ne va, Don Gualtiero, quatto quatto, prende la macchina e, felice come una Pasqua raggiunge un campo da golf lontano un centinaio di chilometri, dove, sicuramente, non avrebbe mai incontrato nessuno della sua parrocchia.
Si prepara per la prima buca. Si guarda intorno. È da solo. Bene! Dopo tutto è domenica mattina e sono tutti in Chiesa!
Contemporaneamente, San Pietro che era seduto insieme a Dio e stavano guardando giù dal Paradiso, sbotta: "Non gliela farai mica passare liscia!"
Il Signore sospirando, risponde: "No, credo proprio di no".
Proprio in quel preciso istante, Don Gualtiero scocca il suo primo tiro. La pallina cade sul green, vicino alla buca e, rotolando piano piano ci finisce dentro. Incredibile! Un colpo impressionante! Una buca da 420 iarde in un colpo solo. Roba da fare invidia al campione del mondo di golf!
San Pietro è attonito. "Ma come" – chiede a Dio – "come hai potuto lasciargli fare un colpo del genere?"
Dio ridacchia, guarda San Pietro e risponde: "A chi credi che possa andare a raccontarlo?"
Un giorno, uscendo dal ristorante, vedo un vigile che sta facendo una contravvenzione per divieto di sosta. Mi avvicino rapidamente e gli dico: "Senta, sono stato appena cinque minuti dal fornaio. Me la potrebbe annullare?" Il vigile mi ignora completamente e continua a scrivere. Allora gli urlo "Tutti uguali, voi vigili! Vi basta fare multe! Ci prendete una percentuale vero?" Allora il vigile comincia a scrivere un'altra multa perché manca il catarifrangente davanti. Esplodo: "Schifoso, sottoprodotto del genere umano, cane maledetto, impotente, analfabeta, emorroide ipertrofica..." Il vigile continua a scrivere multe. Do la stura a tutta la ricchezza del mio vocabolario e vado avanti per un quarto d'ora, mentre il vigile, serafico, infila una multa dopo l'altra sotto il tergicristallo. Alla fine smetto e il vigile se ne va. A questo punto mi dirigo verso la mia macchina, dall'altro lato della strada, mi siedo e aspetto di vedere la faccia del mio padrone quando uscirà anche lui dal ristorante e vedrà in che stato è la propria macchina...
Il farmacista al cliente: - Mi dispiace, signore, ma non le posso dare dell'arsenico senza una ricetta. Il cliente: - Non potrebbe bastare la foto di mia suocera?
Durante una tempesta, un marinaio dice ad una passeggera: non resti lì, un'onda potrebbe portarla via! Un signore lì accanto gli urla: si faccia gli affari suoi! È mia suocera, mica la sua!
A Venezia, al Grand Hotel, il cameriere bussa alla porta di una coppia: - "Il signore ha bisogno di qualche cosa?" - "No, grazie" - "E per sua moglie" - "Ah, sì, buona idea... mi porti una cartolina postale."
Un uomo entra in una cartoleria: "Vorrei una bella penna per fare un regalo a mia moglie: è il suo compleanno." "Capisco, signore, le vuol fare una piccola sorpresa." "No, sarà una grossa sorpresa: lei si aspetta di ricevere una Porsche...
Una coppia di contadini assiste alla premiazione di un concorso di tori. Il presentatore annuncia: "Terzo premio al toro Gedeone, tre prestazioni al giorno!" La moglie sussurra al marito: "Hai sentito?" Il presentatore continua: "Secondo premio al toro Fiorellino, sei prestazioni al giorno!" La moglie, scaldandosi: "Hai sentito, hai sentito?" Il presentatore: "Infine, primo premio al toro Togo, con nove prestazioni al giorno!" La moglie, eccitatissima. "Hai sentito? Hai sentito!?" Il marito si rivolge allora al presentatore: "Ehi, senta, le nove prestazioni, con la medesima vacca? "Ma no, signore". Risponde il presentatore. Allora dice alla moglie "Hai sentito?".
Un uomo è all'ospedale per accompagnare sua moglie che sta per partorire. Siccome vede che lei soffre molto durante le contrazioni, cerca di consolarla, per cui le prende la mano e dice: "Oh, cara, quanto soffri! E tutto per colpa mia!" "Ma no, non è colpa tua, tu non c'entri per niente... assolutamente per niente!"
In Africa una colonia di formiche non ne può più di vedere un elefante che regolarmente distrugge il loro nido, per cui decidono di assalirlo e ucciderlo. A migliaia escono dal formicaio e gli saltano addosso, pizzicandolo furiosamente. L'elefante, sentendo questo pizzicore, si scrolla energicamente e tutte le formiche cadono a terra, tranne una che rimane attaccata alla gola dell'elefante. Allora le altre formiche si mettono a gridare: "Forza! Ci sei! Strangolalo!"