Due studenti di informatica si incontrano davanti all'università. Il primo dice: "Vedo che hai una nuova bicicletta!" Il secondo risponde: "È successo così. Incontro una ragazza in bicicletta, improvvisamente scende davanti a me, si toglie tutti i suoi vestiti e mi dice -puoi avere da me qualunque cosa-". Il primo commenta: "Buona scelta: i suoi vestiti ti sarebbero stati stretti".
Tizio: "Hai sentito? Il nostro capo è morto." Caio: "Sì." Tizio: "Però mi sto chiedendo chi sia morto con lui." Caio: "Come sarebbe... con lui?" Tizio: "Ma sì, non hai letto il giornale? C'era scritto:... con lui muore uno dei nostri più instancabili lavoratori..."
In mare, nel corso di una notte buia e senza luna, una motovedetta dei carabinieri avvista una luce di fronte a se in rapido avvicinamento. I carabinieri, prontamente, con il faro di segnalazione in linguaggio morse intimano: "virate dalla nostra rotta!" La risposta, sempre in segnali luminosi morse, è immediata: "virate voi!" Sorpresi dalla risposta, i carabinieri ripetono l'intimazione: "siamo una motovedetta dei carabinieri, virate dalla nostra rotta!" La risposta è di nuovo la stessa: "virate voi!" La comunicazione luminosa si fa serrata. "Sono il maresciallo de Pasquale, della motovedetta dei carabinieri, virate dalla nostra rotta!" la risposta è ancora quella: "virate voi!" Il tenente decide di prendere in mano la situazione: "sono il tenente lo Murno, comandante della motovedetta dei carabinieri, se non virate dalla nostra rotta apriamo il fuoco!" A questo punto la risposta cambia: "sono Giuseppe, il guardiano del faro, fate un po' come vi pare!"
Il giovane operaio al padrone: - Ehi, ci sono 5 euro di meno, nella mia busta paga! - Il mese scorso, però - replica l'altro - non hai detto niente, quando te ne avevo aggiunti dieci! - È vero - ammette il giovanotto - ma un errore si può lasciarlo perdere, una volta. Però due volte di seguito è inammissibile!
Il capo di una tribù Africana aveva chiamato un po' di gente per andare a prendere 3 persone di pelle bianca. Dopo aver fatto ciò, il capo tribù domandò al primo signore: - Da dove venire tu? - Francia. - Mmm... ottimo. Con tua pelle bianca io fare bellissima canoa. Però, prima che io ti ammazzi, ti faccio esprimere un desiderio. Cosa volere? - Un coltello. - Ecco a te un coltello. Il Francese col coltello si ammazzò. Il capo tribù andò dal secondo signore. - Da dove venire tu? - Grand Bretain. - Mmm... ottimo. Con tua pelle bianca io fare bellissima canoa. Però, prima che io ti ammazzi, ti faccio esprimere un desiderio. Cosa volere? - Un coltello. - Ecco a te un coltello. Il signore Inglese col coltello si ammazzò. Il Capo tribù andò dal Terzo signore. - Da dove venire tu? - Dall'Italia, precisament' da napoli. - Mmm... ottimo. Con tua pelle bianca io fare bellissima canoa. Però, prima che io ti ammazzi, ti faccio esprimere un desiderio. Cosa volere? - Na' forchett'. (Una Forchetta). -... Ecco a te una forchetta. Il capo tribù, stupito, diede la forchetta all'italiano. L'italiano però, si punzecchiava con la forchetta. - A ora vediam' com ta fa' sta canoa!
Pierino entra in un negozio per comprare un pallone ma è costretto ad uscirne perché non ha la somma necessaria. Tornando a casa vede una bella ragazza abbracciata ad un giovanotto, mentre passa coglie al volo questa frase: "Cara finalmente ti ho sverginato". Questa frase lo incuriosisce perché non ne sa il significato. Arriva a casa dove trova la sorella e il fidanzato in pieno conveno amoroso e mentre entra lo sente dire: "Cara finalmente ti ho sverginato". Incuriosito appena il fidanzato va via corre a chiedere alla sorella il significato di quella frase. Questa temendo di essere scoperta gli dice che vuol dire rubare. Il verbo rubare gli fa venire in mente come raggranellare i soldi per il pallone. Ne trova un po' nel cassetto della sorella li prende ma non bastano. Allora va in chiesa che è deserta, si avvicina alla cassetta delle offerte e tenta di forzarla, ma la serratura è vecchia e cigola, prende un po' d'olio da un lumino e lo versa su di essa. Proprio in quel momento entra una vecchia beghina lo scopre e presolo per un orecchio lo porta dal prete perché confessi il suo peccato. Impaurito Pierino confessa: "Padre, ho sverginato mia sorella". "È molto grave figlio mio! E poi?" "Padre ho sverginato anche lei". E il prete un po' sconcertato: "Ma come non mi sono accorto di nulla!". E Pierino trionfante: "Per forza padre ci ho messo prima l'olio!"
Un cammellino va dal cammello babbo e gli dice: "O' babbo, certo che noi 'ammelli siamo proprio brutti, 'on questi baffacci sul muso..."
Ed il babbo: "Ma il che tu va' a dire, bischero! brutti i baffi? Quando tu 'ssei nel deserto, ci sono le tempeste di sabbia e tutt l'altri animali moiano soffocati. Noi ciabbiamo 'baffi, che filtrano l'aria e si 'ampa lo stesso!"
Il cammellino: "Già, un c’avevo mica pensato. Ganzo!"
Dopo un po' torna il cammellino e dice: "Certo babbo, è vero la tempesta di sabbia e' baffi... però noi 'ammelli e siamo brutti lo stesso, bada te che piedoni lunghi e larghi cha ci s'ha!"
Ed il babbo: "Cosa?! brutti i piedoni? Allora tu' se' proprio bischero! Quando nel deserto l'altri animali affondano nella rena, e 'un riescano a arrivà all'oasi e tirano'l calzino, noi 'ammelli ci si 'ammina proprio bene e si 'ampa!"
Il cammellino: "Tu ha ragione, babbo! È vero... un c’avevo pensato neanche!"
Dopo un altro po' il cammellino: "Oh babbo, sì, 'apisco le tempeste, l'oasi, i piedoni, 'baffi che filtrano. Però noi 'ammelli, hai voglia di di', e siamo brutti davvero, con queste du' gobbacce!"
Ed il babbo: "Oooh nini! Che tu vo' dire? brutte le gobbe? Quando nel deserto l'altri animali moiano di sete perché 'un si trova l'acqua, noi nelle gobbe c'abbiamo la riserva d'acqua! E noi si 'ampa!"
Il cammellino: "Tu ha' ragione un'altra volta! 'Un c’avevo pensato."
Alla fine torna il cammellino dubbioso e dice: "Certo babbo io 'apisco tutto... La riserva d'acqua nelle gobbe, le tempeste di sabbia, i piedoni, ma mi spieghi una 'osina, allora? Che 'azzo ci si fa noi allo zoo di Pistoia?!"