...requisito principale che il professionista medico è costretto a dover affrontare. Il malato immaginario è un uomo con personalità distorta oppure vittima dell'abuso delle parole e delle credenze date dalle deficienze culturali.
Mi domando se possiamo considerare aggressione sociale la stessa ignoranza popolare conservata ottimamente in molti contesti sociali e quanto aggressivo può essere colui che consapevole della situazione la utilizza per sostenere le vessazioni più o meno gravi.
La psichiatria intesa come medicina che aiuta e difende chi realmente soffre avrà sempre delle lacune fino a quando il popolo non sarà rieducato con principi di comportamento solidali e rispettosi dell'altro.
Vanità e distorsione del pensiero danno l'avvio alle nuove patologie più o meno gravi che diventano comportamento caratteristico di disturbo sociale.
Valutare il vero paziente diventa un primo scoglio da superare perché lo psichiatra o lo psicologo non fanno miracoli. Non possono inculcare la conoscenza né il giusto comportamento educato e rispettoso.
Valutato che molte volte ad essere ammalato è il contesto sociale dove gli individui interagiscono si deve considerare l'inutilità di agire sui singoli senza prendere misure efficaci per il contesto generale.
L'esigenza di curare i pazienti individualmente considerandoli un caso isolato nella loro fattispecie, nasce da un ... [segue »]

Francesca Genna

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