...di un individuo patologico o con invalidità accertate all'origine.
A mio avviso, la psichiatria moderna dovrebbe condurci in questo epicentro comportamentale valutando con statistiche, lo stato di aggressività dei singoli come si riflette quando fanno gruppo. A quanto corrisponde il grado di cattiveria sociale in determinati contesti e valutazione degli equilibri che si creano, valutando l'incidenza delle dinamiche e le caratteristiche dei dominatori del gruppo. Dobbiamo tenere presente che questo comportamento alla base può non ritenersi realmente patologico in quanto tutti gli esseri animali presentano le stesse caratteristiche di esclusione di un individuo dal gruppo che spesso viene ucciso dal capo branco, ferito a volte e quando si allontana dal gruppo come avviene nella comunità degli insetti, crea un'altra popolazione e ne diviene il capo. Esempio: ape regina.
L'esempio negativo che porto è quello dello stormo dei passeri. Un passero viene messo all'angolo in un muro del giardino e uno stormo di passeri con cinguettio frenetico beccano in modo deciso e disordinato il cranio del passero vittima. Esso è ucciso per spaccamento del cranio e poi divorato facendolo a brandelli. Anche noi coalizziamo e distruggiamo la vita di un singolo. Questo può avvenire in un contesto lavorativo pubblico o privato.
Considerare il crimine sociale vuol dire monitorare lo stato di salute psichico originale dei cittadini. Io ogni volta che si crea un incidente di esclusione di una vittima conterei le incidenze e monitorerei gli attaccanti coalizzati. In Italia manca questa ricerca. Non esiste la coscienza di pensare l'aggressore patologico seriale potenzialmente pericoloso secondo stadi creati.

Francesca Genna

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