Quando si è ammalato mio marito ho avuto paura del dopo. Di come sarei sopravvissuta al dolore della perdita. Mi ha fatto coraggio una frase che poi è quella che mi ha sostenuto sempre. Me l'ha detta un impiegato che distribuiva lettere di licenziamento a persone che ho conosciuto come esemplari. A me ha portato la lettera di un provvedimento disciplinare non meritato. Mi ha detto con spontaneità: Guarda che anche te muori. Dov'è il problema? L'ho guardato in faccia come illuminata! Aveva ragione. Io muoio. Non me lo aveva detto nessuno prima e non ci avevo pensato. Non era la morte dunque la mia preoccupazione in quando condizione universale di ogni essere ma la sofferenza. Ho sostenuto anche quella con coraggio e determinazione. Ho scritto 12 libri non tutti pubblicati per motivi diversi ma ho esternato la mia vita per difendermi dagli sciacalli pronti a derubarmi al primo mio cedimento e per esserci e farmi conoscere dal popolo come patriota. Ho voluto reagire nel modo più plateale forse e mi sono riscoperta ricca di conoscenze e saggia anche nella mia ignoranza di cittadina semplice. Ho provato a guardare nella mia esperienza di vita e mentre sostenevo una lotta contro ... [segue »]

Francesca Genna

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