Ci sono persone che mi mancano così tanto e da tanto che non riesco più a ripercorrerne mentalmente il profilo con il dito immaginario della memoria. Riesco, però, a ricordarne odore della pelle e sapore al contatto con la bocca, tanto da rimanere meravigliata quando sento nell'aria ciò che apparteneva loro in modo esclusivo. Mi vien da dire che è solo la vista il senso più sacrificato, ma il resto rimane intatto e non subisce oblio o deterioramento, indelebile come un tatuaggio dove la china ostruisce i pori e rende affannoso il respiro tra ciò che c'è dentro e ciò che vivo fuori. Il ricordo non traspira. La memoria non evapora. Io non respiro, ma mi lascio soffocare dentro il cellofan del passato avariato, scaduto ed andato a male.
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