La piccola fiammiferaia

...udivano risate di bambini felici, mentre la povera bambina, allo stremo delle forze, cercava di vendere almeno un pacchetto di fiammiferi.

Fiammiferaia:  “Chi vuole dei fiammiferi? Comprate i miei fiammiferi!  (Pensando ad alta voce) Non posso tornare a casa! Oggi non ho venduto nulla e mi picchieranno certamente! Non ce la faccio più, ho tanto freddo e tanta fame!”

Narratrice: Era passata la mezzanotte e la fanciulla sedette e si rannicchiò in un angolino un po’ più riparato. Le manine erano quasi insensibili per il freddo.

Fiammiferaia: “Ho le mani così gelate! Forse, accendendo un fiammifero, avrei un po’ di calore!”  

Narratrice: Detto questo, accese un fiammifero e cominciò a sentire un po’ di calore sulle manine. Chiuse gli occhi per assaporare quel momento e improvvisamente le apparve davanti una grande stufa.

La fiammiferaia accende un fiammifero. Entrano in scena due folletti/angeli/personaggi di fantasia. Portano (danzando) una stufa di fronte alla fiammiferaia. Il tutto avviene sulle note di un appropriato brano musicale.

Fiammiferaia: “Che magnifico fuoco! (protende le mani per riscaldarsi) È un miracolo o forse è un sogno? Che meraviglia! Questo é un regalo del cielo!”

I personaggi di fantasia vanno via con la stufa. Si è spento il fiammifero.

Narratrice: ... [segue »]