Le migliori preghiere di Giuseppe Bartolomeo

Pensionato, nato venerdì 27 agosto 1943 a Cirigliano (MT) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Padre santo, tu che ci riveli lentamente i tuoi messaggi,
ti ringraziamo per averci fatto nascere nel tempo giusto.
Ascoltiamo ancora oggi le parole dettate a Paolo di Tarso:
"Quando venne la pienezza del tempo,
Dio mandò suo Figlio, nato da donna,
nato sotto la legge, per riscattare coloro
che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione
a figli...; quindi non sei più schiavo ma figlio".

Queste parole rivolte a tutti noi tuoi figli è il più bel regalo
che abbiamo ricevuto nascendo su questo pianeta terra:
culla, calvario, tomba e risurrezione del Tuo amato Figlio,
offertosi per tutti noi per salvarci dalla morte eterna.
Viviamo nella pienezza del tuo tempo, conosciamo l'inizio
ma la fine solo Tu la conosci per farci maturare in silenzio.
Mantienici per mano e il tuo Spirito ci consoli e ci guidi.

Facci maturare, Signore, per un giorno salire sulla montagna
dove ci aspetti per regalarci il tuo sorriso, il tuo abbraccio
paterno di pace che asciugherà ogni lacrima che ci lava.
Accetta, Padre santo, tutti i nostri sospiri, preghiere, dolori
di noi tutti tuoi figli che siamo pellegrini fuori del giardino.
Facci raggiungere la pienezza della fede e dell'amore filiale
prima di entrare nella tua dimora e baciare le piaghe d'amore
che ci hanno liberato da satana e dai nostri umani peccati.
Giuseppe Bartolomeo
Composta lunedì 8 aprile 2019
Vota la preghiera: Commenta
    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Abbiamo meditato, pianto e cantato sul Tuo calvario,
    Signore e fratello di tutti noi mortali, fedeli e infedeli.
    Ti abbiamo trascinato davanti ad autorità come Pilato,
    inviato come merce di pace davanti al tuo re Erode,
    incoronato, con beffe e burla, con pungenti spine,
    flagellandoti come malfattore a una fredda colonna.

    Tutto hai sopportato per noi come umile figlio di Dio:
    ti abbiamo beffeggiato vestendoti con manto di porpora,
    ti abbiamo caricato la nostra pesante croce di ogni giorno,
    abbiamo messo a sorte la tua intima tunica, simbolo d'unità.
    Anche i tuoi discepoli si sono allontanati per vigliaccheria.
    Abbiamo avuto paura della morte e ci siamo allontanati.

    Sentiamo il tuo grido: Dio mio perché mi hai abbandonato!
    Nella solitudine della morte il tuo grido ha scosso la terra,
    il cielo ha pianto e tremato, ha spaccato il velo del tempio,
    ha squarciato la terra e i morti sono usciti dalle loro tombe.
    Cosa ci resta ancora per credere che sei venuto a salvarci
    per dare dignità all'umanità beffeggiata dal nemico Satana?

    Viaggiamo insieme, Signore di pietà, su questa nostra terra:
    aiutaci a dimenticare il passato della nostra galoppata solitaria
    che ci portava fuori dalla pista divina e umana che ci hai tracciato.
    Dacci ogni tanto un pizzicotto che ci faccia aprire i nostri occhi.
    Aprici agli orizzonti vasti e infiniti della tua divina misericordia.
    Aiutaci a formare, come tuoi figli, un girotondo di vera fraternità.
    Giuseppe Bartolomeo
    Composta giovedì 21 marzo 2019
    Vota la preghiera: Commenta