Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Mi farai sentire solo... quando te ne andrai

La tua luce che illumina il mio lenzuolo
La pagina del tuo libro aperta su un addio
Le tue ultime parole esplodono nella mia testa
Le nostre canzoni stonate su pentagrammi dimenticati

Ho giocato d'azzardo su un tavolo sconosciuto
Con un mazzo di carte truccato
La fortuna mi ha voltato le spalle ed è sparita nella follia della vita
Il mio arcobaleno colorato ti indicherà la strada
E ci incontreremmo al centro dell'oceano – se lo vorrai
O su una spiaggia solitaria
Dove un poeta morente canterà i suoi versi al cielo
E i suonatori di tamburi intoneranno il loro tam tam per noi

Ci incontreremmo in un posto qualunque
Ci incontreremmo al centro delle nostre vite
E se addio è una parola troppo triste
Diremmo semplicemente ciao –
E una girandola di colori esploderà sulle nostre teste

Ed ora…
Ora….
Ricordami da laggiù … dal tuo treno deragliato
Ricordami dall'alto della tua montagna in fiamme
Ricordami con un pensiero mentre la luna illumina i tuoi occhi
Ricordami nel buio della mia notte e nella luce del tuo giorno
Ricordami nelle tue bufere di neve e nel soffio del tuo vento
Ricordami come un'onda che si infrange sulla tua spiaggia
Ricordami con le tue lebbra – con quelle labbra bastarde
Ricordami nei tuoi sogni sino all'alba di una nuova vita
Ricordami come tu vuoi
In questo giorno da dimenticare

Mi farai sentire solo…quando te ne andrai.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Dipingerò il mio capolavoro nel cielo

    Dipingerò il mio capolavoro nel cielo

    Questa è una storia realmente accaduta a due giovani amanti lungo il confine messicano. Io l'ho vista così

    Dipingerò il mio capolavoro nel cielo
    Sotto la pioggia lungo il confine messicano
    Siamo stati a Manzanillo e abbiamo visitato Puerto Aventuras
    Polvere negli stivali e sudore sotto la fronte
    In un albergo di Rosario mi hai dato il tuo cuore
    Ci siamo separati a Puerto Morales sotto un concerto di stelle cadenti
    la mia valigia di sogni si è aperta lungo la ferrovia per Mexicali
    Le porte del pregiudizio si sono spalancate tra noi
    La vita – dicevi – è bianco o nero
    Io ho imparato che la vita a volte prende e a volte dà
    Ti ricordo in una veste bianca di giglio nel buio che avvolge la valle
    Ombre d'argento sulle grandi pietre degli antichi templi Maya
    Hai improvvisato una danza alla luna
    Ma io ero cieco non vedevo il tuo splendore nell'aria - volteggiare fantasma
    Un menestrello errante disegna cerchi di note col suo tamburello africano
    Raccolgo i miei pensieri e li conservo in un angolo della mente
    Quando tutte le anime si prenderanno per mano
    Il cielo esploderà in una lucida follia colorata
    Se senti un rumore sordo nelle orecchie non avere paura
    Sto solo dipingendo il mio capolavoro nel cielo

    Sono stato all'inferno ed ho incontrato un angelo
    Com'è la morte – ho chiesto
    Invisibile – mi ha risposto
    Nel labirinto dei miei sentimenti sono entrato e uscito infinite volte
    Il giorno è un lungo film muto in bianco e nero
    Il mio cielo piange
    Dopo pochi minuti di sole si trasforma in tempesta
    In quest'aria che respiro c'è odore di morte
    Mi ricordo di Francis Bacon dipingere figure mutilate
    Che sputano un urlo disperato in pezzi di carne lacerata
    Sogno un mondo dove i poeti cantano e i musicisti scrivono
    Su questa curva sulla quale sono sospeso
    Su questa strada che cammino
    Su questa pista che percorro
    Sei volata via sul cavallo di Pablo Ramirez
    Hai accennato ad un pacifico addio e sei uscita dalla mia vita
    Mentre dipingevo il mio capolavoro nel cielo

    La musica alla radio grida musica moderna
    Ho sognato Charlie Parker in piedi – nella notte
    All'angolo di Trafalgar Square
    Mi ha portato da qualche parte e mi ha riportato indietro
    Ho solo bisogno di qualcuno che mi mostri una nuova via di fuga
    Ho bisogno di qualcuno che mi porti lontano dal pensiero di te
    La pioggia racconta lunghe storie
    Se pioverà anche da te allora saprai quanto sto soffrendo
    Mentre cammino per la mia strada e canto la mia canzone al cielo
    Come un giullare di corte ferito
    In attesa di dipingere il mio capolavoro nel cielo

    Ho incontrato una Regina zingara con collane di bronzo al collo
    E un anello d'amore gitano
    Le ho chiesto di raccontarmi qualcosa di te
    Occhi di Perla e Denti di Diamante mi fissa negli occhi e dice
    " in ogni respiro di donna c'è un uomo imprigionato nel suo cuore"
    Le regalo un mazzo di violette
    E scappo via in una nuvola di polvere come un angelo cow-boy
    a cavallo del proprio destino di amante offeso
    Attraverso la pianura con luci di lampi e fragore di tuoni
    Che disegnano ombre lunghe negli abissi del dolore
    Il cielo esplode in poemi di nuda meraviglia
    Sento l'eco delle campane a morte dal campanile della chiesa di San Sebastian
    Un coyote canta un canto di guerra nella notte della mia vita
    Due venti soffiano attorno alla tua casa
    Due piogge battono sul tetto di legno della tua casa
    Due tuoni esplodono nella tua camera da letto
    Due spari rimbombano come il frastuono di un uragano
    Due occhi lucidi sulla porta - sotto la veranda
    In una veste bianca di giglio
    Mi hai detto – Non sei migliore di nessuno e nessuno è migliore di te
    Mi volevi dare le stelle di tutta una notte e i diamanti di tutto il pianeta
    Mi hai promesso un giardino di fiori e sogni da vivere ogni giorno
    Ma io volevo soltanto un tuo dolce bacio amore – solo un tuo dolce bacio
    Ti ho abbracciata forte e ho sentito il tuo cuore battere per me
    Ho visto polvere di stelle nei tuoi occhi da fiaba
    Il tuo mondo di illusioni è crollato come il boato dell'oceano
    Aprimmo le prigioni dei nostri cuori
    E tutti gli uccelli predatori che mangiavano le briciole del nostro amore
    Sono volati via nelle foreste di nuvole piovose
    Non ho più parole per esprimere il mio amore ciarlatano
    Aladino ha spento la sua lampada
    E fiamme pallide disegnano due cuori amanti sulla terra bagnata di pioggia
    La cartomante nasconde le sue cose in casseforti di bugie
    Le navi dei pirati sono ancorate in porti sicuri
    Tutti i suonatori scalzi abbandonano la scena
    Restiamo io e te da soli a celebrare uno spicchio di luna
    E mentre la luce dell'alba comincia a brillare
    Ringrazio Dio perché anche tu ora puoi vedere.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      C'è un sassofono che suona nella parte buia della luna

      C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
      I ladri hanno rubato tutti i fiori dai balconi di principesse scolorite
      Non c'è più nessun regno da conquistare
      Qualcuno stanotte ha imbiancato i cimiteri della vergogna
      Tu ed io con il nostro egoismo troppe tombe abbiamo profanato e poi ricostruito
      L'uno contro l'altro armati abbiamo abbattuto le nostri torri di guardia

      C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
      Io e te distesi su pensieri che pensano pensando di pensare al passato
      Io e te al tavolo della 5° strada con due bicchieri di vino italiano
      Io e te inebriati dal frizzante fiume alcolico passato per gole secche di parole
      Io e te con l'anima distante una spedizione lunare

      L'effetto del vino come l'esplosione di una supernova tra scintille di ricordi
      Magica visione di Cisca tra le betulle nane del Rio delle Amazzoni
      Tra rami di piante secolari tra discese di canoa primitiva
      Avvolti su nebbie basse abbiamo conosciuto il desiderio
      E spogliati di vesti non vesti ci siamo buttati nel nostro piacere
      Con l'orecchio teso al sassofono – nella parte buia della luna

      E quella sera a casa di Whitman tutti scrivevano poesie
      Io e te leggevamo Dante - tu chiedevi il Paradiso ma l'Inferno era il mio pallino
      Che Guevara era morto da un pezzo Fidel Castro celebrava il suo fantasma
      In Italia i treni saltavano e pure le banche saltavano
      Polvere nera polvere rossa unite in un bang senza fine
      lacrime e sangue schizzati sui muri e mentre qualcuno cercava di capire
      Un sassofono suonava - nella parte buia della luna

      Ho seguito l'arco colorato di un arcobaleno
      E ti ho trovata seduta accanto ai fiori di loto
      Hai bussato al mio cuore - tutte le foglie d'autunno erano a terra, rosse di paura
      Io ho spalancato la porta della mia anima e il vento le ha disperse tutte
      E non c'è nulla che rimane sul tavolo da gioco della vita tra il Re e la Regina di cuori
      A parte questo sassofono che suona - nella parte buia della luna

      I nostri destini su mari in tempesta lontani da spiagge sicure
      Cascate di rimpianti allagano i nostri anni futuri
      a nulla serve soffrire o piangere
      Siamo come due giovani amanti stretti in un abbraccio passato
      Il vento soffia tra i rami di pino - dammi la mano e ascolta
      C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna

      Siamo due cuori solitari persi in una valle di solitudine
      Ho sentito l'odore del fango ed ho visto le stelle brillare
      Tutti i nostri guerrieri sono in fila dietro la nostra porta
      Ho fatto un sogno stanotte ho visto acrobati deporre mazzi di rose ai tuoi piedi
      I ladri hanno rubato tutto ma non hanno toccato la luna
      E un sassofono festeggia suonando nella sua parte buia

      C'è un sassofono che suona - nella parte buia della luna
      Se la prossima pioggia laverà le nostre anime incontrerò i tuoi occhi di mare
      Se la pioggia non cadrà vorrei perdermi nelle strade bianche della mia mente
      E ondeggiare nell'aria indeciso se essere un uccello o una nuvola
      o essere un pesce-scrittura per riempire il mare di parole
      e scrivere un libro a tutti i naufraghi della vita
      Che leggerebbero l'amore in due parole bagnate
      Mentre il sassofono continua a suonare - nella parte buia della luna.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        Col mio amore scontroso e umido
        umido di te delle tue labbra carnose di mare
        m'inoltro viandante d'insolite allegrie
        per le radici estese dei nostri fiumi neri
        filamenti incandescenti di aquiloni
        spirali acuminate contro il muro del tempo
        che si scioglie su di noi come il miele
        in un giorno di aprile e di sole.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Liar Liar

          Tra le rovine del nostro giardino
          ora brullo
          senza vita nè colori
          incenerito da una menzogna,
          incido una lapide
          al nulla,
          guardando le parole
          che stramazzano una a una sulla terra nuda.
          Erano le mie parole
          erano le tue parole
          ora sono solo carta sporca
          nella luce artificiale
          di false verità.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            La mia strada

            È la complicanza che affascina,
            è lo sguardo che intarsia,
            la mia strada sei tu che sbalordisci,
            sei tu che non capisci,
            sei tu che fuggi,
            e dopo dunque torni;
            rammento un poco,
            sporto dal parapetto,
            da cui ammiro il panorama,
            poi cammino solo,
            scivolata via la tua mano,
            nuvole che mi somigliano,
            vento che le porta lontano;
            la mia strada non si traccia,
            può essere solo percorsa,
            fermandosi, tra le pause, ad osservare,
            aspettando un fiore, che sul ciglio, non vuole ancora sbocciare,
            recitando l'ultimo rosario,
            attendendo un poco,
            per poi ancora di nuovo morire;
            peso e leggerezza,
            che mi si oppongono, dilaniando,
            tristezza che è compagna,
            che sfiora le dita,
            rilegge la tua bocca, per ogni volta che l'ho accarezzata.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Pezzi di ghiaccio

              Gli ultimi pezzi di ghiaccio,
              sciolti tra le scorze d’arancio,
              vorticano con i miei occhi
              che indietro nel tempo li inseguono;
              squillano ancora le voci,
              stesso luogo,
              ma altri momenti;
              immensi rettangoli di vetro
              e strade che scheggiano,
              di là colossi d’ali si librano,
              poi case con chiome di montagne,
              sfumando,
              senza pause,
              questa macchina infernale sovrappone,
              confondendo,
              anche nell’edera abbarbicata,
              pendula e cadente
              su lastre tagliate nel cemento;
              parole sommerse riecheggiano,
              sussurri flebili,
              scivolando dal buio,
              si spengono;
              lì, davanti, seduta,
              nel bruno che luccica,
              i chiari e i rosa
              dipingo distesi a sfiorarmi,
              sognanti gli istanti di nessuno.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Restano solo le mie parole per te

                Hai reso alla mia penna
                la scintilla dell'oblio,
                la cupezza dei momenti
                da tradurre in scritti e graffi,
                con cui io mi dilanio il cuore
                e rigenero i suoi battiti;
                sentimenti scavati dalla risacca,
                che penetra nei più profondi anfratti,
                portati al largo e di lì di nuovo a riva,
                tra le conchiglie capovolte e frantumate,
                assopiti e stanchi,
                tra i riflessi brillanti della luna sulla sabbia;
                scrivo per me
                e leggo per rileggerti,
                per perdermi nell'illusione dei tuoi occhi rapiti,
                della forza del mio pensiero
                che diviene azione di straziante passione,
                catalizzata dalla tua ispirazione,
                estasiato nell'idea d'autodistruzione
                che tanta luce
                non potrà che costringerti
                a distogliere lo sguardo.
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