Poesie inserite da Daduncolo

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Scritta da: Daduncolo

The Tyger

Tyger! Tyger! Burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye
Could frame thy fearful symmetry?
In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?

What the hand dare seize the fire?
And what shoulder, and what art,
Could twist the sinews of thy heart?
And when thy heart began to beat,
What dread hand? And what dread feet?
What the hammer? What the chain?

In what furnace was thy brain?
What the anvil? What dread grasp
Dare its deadly terrors grasp?
When the stars threw down their spears,
And water'd heaven with their tears
Did he smile his work to see?
Did he who made the Lamb make thee?

Tyger! Tyger! Burning bright
In the forests of the night,
What immortal hand or eye,
Dare frame thy fearful symmetry?
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    Scritta da: Daduncolo

    Benedetto sia'l giorno e'l mese e l'anno

    Benedetto sia'l giorno e'l mese e l'anno
    e la stagione e'l tempo e l'ora e'l punto
    e'l bel paese e'l loco ov'io fui giunto
    da'duo begli occhi che legato m'ànno;

    E benedetto il primo dolce affanno
    ch'ì ebbi ad esser con Amor congiunto,
    e l'arco e le saette ond'ì fui punto,
    e le piaghe che'nfin al cor mi vanno.

    Benedette le voci tante ch'io
    chiamando il nome de mia donna ò sparte,
    e i sospiri e le lagrime e'l desio;

    e benedette sian tutte le carte
    ov'io fama l'acquisto, e'l pensier mio,
    ch'è sol di lei; si ch'altra non v'à parte.
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      Scritta da: Daduncolo

      Passa la nave mia colma d'oblio

      Passa la nave mia colma d'oblio
      per aspro mare, a mezza notte, il verno,
      enfra Scilla e Cariddi; ed al governo
      siede'l signore, anzi'l nimico mio;

      a ciascun remo un penser pronto e rio
      che la tempesta e'l fin par ch'abbi a scherno;
      la vela rompe un vento umido, eterno
      di sospir', di speranze e di desio;

      pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni
      bagna e rallenta le già stanche sarte,
      che son d'error con ignoranza attorto.

      Celansi i duo mei dolci usati segni;
      morta fra l'onde è la ragion e l'arte:
      tal ch'incomincio a desperar del porto.
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        Scritta da: Daduncolo

        L'assiduo mare

        Le forti onde forgiano lievi danze di spuma che blandiscono la natura marina, e a pochi passi ascolto la dolce voce del mare, tra le mani stringo una conchiglia e con la mente viaggio e cammino in questo incantevole paradiso.
        Solo e triste osservo e cerco il possibile affetto per la mia anima delusa dalla realtà simultanea che urta giorno dopo giorno la mia esistenza.
        Un respiro di vento vezzeggia il mio viso e fa desistere le lacrime che avvolgono i miei occhi e la speranza che passò di lì afferrai e con esso il mio cuore ricucì dalle profonde ferite...
        Nell'infinito scruto la vasta distesa di fluente blu che pare trovare tregua al cospetto del tramonto, il mio corpo distante dal giorno giace di freddo e la mia anima più vicina a quella sfumatura tanto lontana trova affetto e si rinfranca...
        Il mare come un analgesico agisce e come un amico ti accoglie tra le sue braccia pronto per farti risentire il gusto della vita.
        Gli ultimi riflessi del sole si posano nei miei occhi e un colore d'oro si espande nel mare, nel lieve spegnersi del cielo una lacrima di emozione lascia i miei occhi e si spegne fra quell'immenso litorale velato dalle onde marine...

        Il mondo è pieno di magia, di pensieri,
        e di luoghi stupendi proprio come il
        mare, esso è un amico, un diario dei segreti,
        tu unico a cui basti, lui unico che ti scolta...
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          Scritta da: Daduncolo

          Santa Praga

          Paese irreale povero d'ostilità
          ma ricco di felicità,
          fa si che l'amore e l'amicizia
          sia come un infinito e perpetuo
          desiderio di vita.

          Clima caldo e clima freddo,
          sole e neve, fuoco e acqua
          van d'accordo come affini...

          Triade vette,
          tutte alte e tutte verdi,
          ogni sera son nascoste
          da un immenso e sottile velo,
          che alle strida del
          nuovo giorno, fan mutare
          la campagna...

          I mille lumi che
          avvolgon le botteghe e le vetrine,
          rallegran i poveri e romiti borghi,
          che fan mutare il paese
          come il nido dell'amore...

          Le genti del paese treman
          dinanzi alle slavine e
          con soavi parole
          chiedon soccorso al
          grande maggiore...

          Cittadini praghiani mai non
          mentano dinanzi al signore,
          esso sarà generoso e dall'alto dei
          cieli saprà distinguere il
          bene dal male...

          Tutti son contigui e generosi,
          come il signor hai sui fedeli.
          Nessuno oserà trattar male
          alcuna creatura vivente e non vivente
          di questo esteso, infinito e raro mondo,
          immerso nella grazia
          divina...

          La taverna sarà, la
          dimora dei fannulloni.
          La chiesa sarà, la dimora dei
          grandi signori.
          L'ospedale invece sarà, una dimora
          piena d'infelicità, dove
          la speranza e la brama
          sono le ultime a morire...

          Alla fine il paese se ne andrà
          ma alla fine tornerà, con
          novità belle o brutte ma alla
          fine riverrà,
          tra la neve e la nebbia scomparirà
          ma con l'amore e l'amicizia Santa Praga
          rimarrà....
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            Scritta da: Daduncolo

            11 Settembre 2001 - Per non dimenticare!

            L'uomo cade in basso e privo di fune non riesce a risalire dal baratro, non perché la corda non ci sia, ma perché dalla troppa ignoranza non riesce per sua sfortuna a farne buon uso...
            La vita sarà pure un sogno,
            ma per sognare sofferenza e distruzione
            preferisco fare incubi la notte.
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              Scritta da: Daduncolo

              Erano i capei d'oro a l'aura sparsi

              Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
              che'n mille dolci nodi gli avolgea,
              e'l vago lume oltra misura ardea
              di quei begli occhi, ch'or ne son si scarsi;

              e il viso di pietosi color'farsi,
              non so se vero o falso, mi parea:
              i'che l'esca amorosa al petto avea,
              qual meraviglia se di subito arsi?

              Non era l'andar suo cosa mortale,
              ma d'angelica forma, e le parole
              sonavan altro, che pur voce umana.

              Uno spirito celeste, un viso sole
              fu quel ch'i'vidi; e se non fosse or tale,
              piaga per allentar d'arco non sana.
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                Scritta da: Daduncolo

                La realtà di un sogno

                Per anni ho sognato, sperato, cercato e alla fine trovato
                tre splendide creature, che hanno reso la mia vita
                come un libro di fiabe, che continuo a leggere
                giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, e
                senza fine non mi stanco mai di chiuderlo.

                Il mio angelo, la mia sirena e la mia stella
                popolano la mia celeste sfera, che nel mondo
                in cui vivo riflettono la realtà di un sogno
                infinito e sereno.

                Il mio libro fantastico è divenuto per me
                l'epico poema che tanto ha reso magica
                la mia vita, e come l'Orlando furioso
                che vinse mille battaglie, io vinsi la
                più importante, quella di non aver
                mai più avuto paura di rimanere solo.

                Come preziosi diamanti ripongo il vostro
                valore nel mio cuore, come uno scrigno
                conservo il vostro ricordo nella mia mente,
                come leggiadre melodie risuonano nell'anima,
                i vostri sguardi come specchi riflettono la speranza
                di una vita.

                Angelo mio, creatura di pace e salvezza,
                le tue gesta di affetto danno vigore al mio
                cuore e i tuoi lisci e soffici capelli come
                preziosi guanciali di seta mi danno la
                facoltà di riposare e cullare i miei più
                intimi sogni.

                Sirena mia, creatura di perenne fortuna
                e destino, ogni giorno il tuo profondo
                sguardo riflette l'infinito mare che come
                una grande lacrima posata sulla terra mi
                regala immense emozioni, e il tuo fulgido
                sorriso come raggi del sole filtrano e
                illuminano anche i più profondi
                fondali marini.

                Stella mia, guida della mia vita,
                come una bussola mostri il mio cammino
                e fai in modo che la mia barca in mare aperto
                raggiunga il suo porto.
                Sono però anche sicuro che la mia vita
                senza di te continuerà, ma sarà come
                conseguire un vita senza scopo.

                La vita è fatta di certezze, le mie uniche sono:
                un angelo, una sirena e una stella;
                finché siete delle creature non smettete
                mai di volare, perché voi ne siete capaci
                ed io con voi!
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                  Scritta da: Daduncolo

                  Lode alla donna

                  Sublime creatura tra cielo e terra
                  quasi diafana e lieve compare
                  e scompare per poi riapparire
                  hai nostri occhi tra quella limpida
                  e immensa distesa celeste per portar
                  del bene in questo imperfetto mondo.

                  Candida creatura dagli occhi
                  celesti e dai capelli d'oro
                  incanti e proteggi noi malefici
                  uomini dai troppi vizi che nel
                  piccolo mondo ci concediamo.

                  Creatura irraggiungibile, tu che
                  rifletti colore e splendore, il tuo
                  profondo sguardo cattura l'attenzione
                  e rende gentili, anche un malvagio
                  demone si presta ai tuoi piedi e
                  ti chiede perdono dal basso fondo.

                  Il tuo alone illumina il nostro
                  cammino e ci conduce alla
                  perenne beatitudine, le tue gesta
                  riempiono il nostro cuore di solo amore.

                  Le donne sono angeli, e per
                  questo noi uomini prestiamo
                  loro immensa devozione perciò
                  che di importante svolgono
                  nella nostra esistenza.
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