Poesie generazionali


Scritta da: Eriseld Laci
in Poesie (Poesie generazionali)
Il giorno in cui ti ho incontrata il mio cuore ha lampeggiato.
Il tuo bacio di rosso il mio cuore ha tinto.
Le parole che mi hai sussurrato mi hanno ipnotizzato.
Al mondo che abbiamo creato come password il nostro amore abbiam dato.
Con te io sono rinato perché mi sono innamorato.
Se mai mi addormenterò solo col tuo amore mi risveglierò.
Non lasciarmi mai più perché ti amo sempre di più.
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    La strada

    La strada che da te m'ha separata
    È lunga e torta e nessuno l'ha spianata:

    Ricordo che è iniziato in una sera:
    sul bivio c'era scritto "vai di qua"
    ma i fiori e l'aria a primavera
    chiamavano il mio corpo per di là.
    Ricordo che correvo disperata,
    le luci intorno non mi risvegliavano,
    volevo rimanere innamorata,
    e il senno e la ragione non mi consolavano.
    A un tratto in una scritta lì impiantata,
    ho letto: non sei più desiderata,
    e il vento col suo fare da pirata
    m'ha preso stretta e via m'ha trascinata.
    Aiuto mi gridava forte il cuore:
    lasciatemi sperare nella vita
    e poi ci siam giurati eterno amore:
    ti prego non lasciar che sia finita.
    ... Ma poi, abbandonata sul sentiero,
    ho visto un uomo lasciato dall'amante.
    Un attimo e lui non mi era più straniero:
    l'amore è rifiorito in un istante.
    Un muro che si sfalda lentamente
    ben presto viene su ricostruito
    chissà che non resista eternamente
    e non che crolli sfiorato con un dito.
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      Scritta da: Giulia Guglielmino
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Nessuno

      Nessuno può capire,
      nessuno può sapere.

      Tutti parlano,
      tutti giudicano.
      Tutti credono di sapere
      come mi sento.
      Tutti credono di avere il diritto
      di sapere ciò che è giusto per me.
      Tutti parteggiano.

      Nessuno può capire,
      nessuno può sapere.

      "C'era una volta..."
      "E vissero felici e contenti..."
      Doveva andare così.
      Per me... e per tutti.
      Favola scritta
      e concepita senza fine:
      Favola di una ballerina
      e del suo principe azzurro;
      Favola senza antagonisti,
      favola scritta a mano;
      Favola semplicemente rosa.
      Era questo...

      Nessuno può capire,
      nessuno può sapere.

      Il mio animo soffre,
      qualcosa è cambiato.
      Sto leggendo i capitoli
      più realistici,
      più dolorosi.
      Sto leggendo il riepilogo di tutto ciò che è stato e che mai più sarà.
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        Scritta da: Rita R.
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Per te Antonio...

        Il mio cuore in mano
        non ti è bastato.
        Anche le "ragazzine" sanno amare...
        Ti lascio andare con le mani ancora occupate, perché non è facile riprendersi ciò che hai donato con amore...
        Io resto a mani vuote... perché tu, il tuo cuore l'hai preservato, forse per non soffrire.
        Lascia che una bambina ti insegni una cosa: chi ama è la persona più felice del mondo... quando crescerai ti renderai conto di cosa ti sei perso.
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          Scritta da: NikkiPinki
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Metà mattina.
          Una Swift in riserva.
          Cazzo devo fare benzina!
          Via Gianturco.
          Un semaforo.
          Rosso.
          Specchietto. Occhiali da sole. Mani tra i capelli.
          Ho dimenticato il Labello sul comodino.
          Un minicooper grigio si affianca. Musica.
          È bello.
          Canta. Sottovoce.
          Sorride. Manda un bacio. Me la tiro. Mi giro.
          Un bambino parla napoletano.
          Non lo è.
          Vuole lavarmi il vetro. Accendo i tergicristalli.
          Lo lava lo stesso.
          Ha le mani stanche. Ha gli occhi tristi. Sorride. Un euro di felicità.
          Il cantante vuole che mi fermi.
          Verde.
          Prima.
          Faccio benzina.
          20.
          Tutto sa di sempre. Di Minicooper. Di C3. Di Z3. Di Ml. Di X5.
          Tutto sa di sguardi. Di musica.
          Tutto sa di sempre. Di niente.
          Mia sorella è incinta. È bella. È innamorata.
          Prossimi angoli di cielo: Portogallo e Mexico.
          Ieri mi ha telefonato David.
          Cazzo è ancora preso.
          Usciamo?
          Ho un evento.
          Sabato?
          Sono a Roma.
          Domenica?
          Vado al mare.
          In settimana?
          C'è il negozio.
          Piace a tutte le mie amiche.
          Bello sguardo. Bei denti. Bel fisico. Bei soldi.
          Piace a tutte. A me no!
          A me non piace nessuno.
          O forse uno. Uno stronzo. Mi piace perché è come me.
          È un Diamante. Non lo sa.
          È un pazzo. Non lo sa.
          È mio. Non lo sa.
          L'amore ti incorona come una corona di spine
          È quella certezza che manca e mai arriva.
          È quel sorriso che lo racconta solo a te.
          È quell'andare e venire solo vostro.
          Perché siete maree di oceani.
          Siete maree di oceani di profonda ed incontrollabile umanità.
          Napoli oggi chiede pietà.
          Ha voglia di andare al mare.
          Di non guardare il listino dei prezzi
          di portarsi a casa una mignotta
          e dire a tutti Au Revoir.
          Napoli fallo.
          Lo meriti.
          Oggi ho mandato a fanculo un'amica.
          Si dice in giro che sono egoista. Troppo simpatica. Ma egoista.
          Che ho voglia solo di cazzi miei.
          Che non ascolto.
          Si dice in giro che me la tiro.
          Che so tutto io.
          Fanculo Ross. Si dice in giro?
          Cazzi loro. Fanculo al giro.
          Sono disponibile con chi voglio.
          Sono dolce con chi voglio.
          Sono io con chi voglio.
          E se non ti telefono oggi
          è perché non mi va.
          E se ho voglia di vedere uno che ha dieci anni più di me
          e ti sta sul cazzo
          sono cazzi miei
          E se ti piace così tanto David
          escici tu!
          Il Diamante dice: Fanculo.
          (e domani ti telefono... che ho voglia di fare jogging)
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Che dire

            Devo dire che mi piace il tuo sorriso,
            devo dire che stasera mi hai incantata,
            devo dire che son sola nel tuo viso,
            e nemmeno la paura mi ha fermata.

            Ma una cosa più d'ogni altra la direi:
            è che il giorno si avvicina alla tua sera,
            tutto il bene che nel sogno ti darei,
            si è gettato tra le fronde a primavera.

            Un amore abbandonato non si perde
            Nel perdono silenzioso si introduce,
            guarda, ascolta, pensa e poi nel verde
            del tuo cuore solitario mi conduce.
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              Scritta da: NikkiPinki
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Silenzi

              Silenzi.
              I tuoi fottuti silenzi: ritornano!
              Lontano.
              Febbre. Ancora?
              I pensieri tuoi
              sono ancora miei?
              Tu hai ancora
              voglia di labbra rosse?
              Di capelli lunghi e lisci da accarezzare
              di mare e piedi bagnati
              di vetri su cui appoggiare mani
              e acrobazie desiderate?
              Ma i silenzi
              ritornano
              e la voglia pure.
              Giuda!
              Sei proprio come Giuda!
              Ritorna
              per un po'.
              Meglio.
              Così non ci penso.
              Tu? Tu dove sei?
              E continuo a farmi male di te.
              E c'è un fiume di parole
              perché ci sono giorni
              in cui non esisti.
              Non esisti!
              E giorni in cui sei mio
              dentro
              nello stomaco
              mi prendi
              arrivi al cuore
              e li ti fermi
              per uccidermi un po'
              per toccarmi
              per desiderare ancora.
              (Fra un minuto
              me ne andrò
              anni luce da qui
              e non dovrò dire sempre di sì)
              Ma ora? Sono ancora qui!
              E vorrei stelle e luna
              incatenerei la tua anima
              al mio letto.
              Danzerei per te. Con te. Su di te.
              Ma se per caso
              non ti penso più.
              Se per caso
              il Diamante
              ti manda a fanculo per sempre...
              tu cosa fai?
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                Scritta da: Anonimo Anonimo
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Ciò che non potrò mai avere

                E vorresti stare sola a pensare
                senza dare troppa importanza a ciò che ti dice la gente...
                eppure le parole che ancor non si son dette
                già risuonano nella tua mente facendoti impazzire...
                e ciò che si è detto o che ti hanno detto ti rendono debole
                facendoti riflettere su cose impensabili di cui prima non te ne importava niente...
                e stai li immobile cercando in qualche modo di svegliarti
                sperando che tutto questo sia solo un sogno
                ma invece no, è la pura realtà
                e cerchi con tutte le forze di far finta che nella tua vita non manchi niente
                solo per rendere le tue giornate più semplici e migliori.

                Ma come fare? Qual è la soluzione?
                Io non l'ho ancora trovata
                perché mi dai il tormento in ogni istante della mia vita
                pensando a quei sentimenti che tu non proverai mai per me...
                e mi sforzo di pensare a vari attimi di noi due
                che so per certo che non si avvereranno mai...
                eppure tutto sembra così reale... così vivo
                che i miei pensieri mi illudono di cose che non potrò mai avere.
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