Poesie catartiche


Scritta da: Giuseppe Catalfamo
in Poesie (Poesie catartiche)
Dura è l'esistenza per quanto Dura.
Stringere in Vita la cintola, per tutta la Vita.
Muta di feroci lupi, spesso costringono il cuore a scena Muta.
Provi a frequentare baroni o Conti, sempre solo a pagare i tuoi Conti.
Puoi distrarti, magari col Calcio, qualcuno ti distoglierà con un Calcio.

Le Pene della vita che ci coinvolgono paiono sempre doppie.
Sarà perché in realtà a nessuno importa un Pene.
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo
    in Poesie (Poesie catartiche)

    La settima arte

    Il tuo Cantare è eterea melodia.
    Il tuo Danzare è sinuosamente ammiccante.
    Il tuo Suonare l'arpa rapisce i sensi.
    Le tue Sculture sembrano vivere.
    I tuoi Dipinti dan gioia e colore.
    Le tue Poesie carpiscono anime.
    Ma il meglio della tua essenza lo dai quando lo succhi nei Film porno.
    Composta mercoledì 4 agosto 2010
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      Scritta da: Giuseppe Catalfamo
      in Poesie (Poesie catartiche)

      Ma chi... age?

      Quante cose dicevi di fare per me, amore mio.

      Dicevi che per ridurre la sensibilità "putanea"
      ti davi l'idrante' per aver la pelle morbida.
      Che per donarmi capelli fluidi allo sguardo usavi "Enea".
      Che pensavi a me accarezzandoti fino all'inguine mettendo i "collanti".
      Che ti piace quando guardo l'"autoreagente".
      Giocavi col riflesso dei tuoi occhi usando il "sorbetto".
      Che la "scoglionatura" era per omaggiarmi i tuoi seni.

      Amore, se vuoi far qualcosa per me vai a scuola d'italiano
      che dici un sacco di cazzate.
      Composta mercoledì 14 luglio 2010
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        Scritta da: Giuseppe Catalfamo
        in Poesie (Poesie catartiche)

        La vita.

        La vita è come la mano, a volte prende spesso dà.

        La vita è come il naso
        a volte intasato, spesso un prato arioso.

        La vita è come un capello
        a volte cadente, spesso fiorente pistillo.

        La vita è come le labbra
        a volte con l'herpes, spesso di baci ebbra.

        La vita è come il culo, a volte dà, spesso prende.
        Composta lunedì 5 luglio 2010
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          Scritta da: A. Montella
          in Poesie (Poesie catartiche)

          Il volo della fenice

          Con urla mute tesserò ragnatele di silenzi
          e lascerò che il vento cancelli la mia voce...
          Vestirò la mia anima nuda di stracci colorati
          e camminerò per sentieri senza nome
          turbini di sabbia copriranno le mie impronte...
          Il mio passo leggero si perderà tra volti senza nome
          e il mio canto si leverà sulle note di una melodia senza suoni...
          Con dita di cristallo squarcerò l'azzurro
          cercando la tempesta
          e lascerò che rivoli di pioggia scorrano sulla mia pelle
          arsa dal gelo di mille inverni...
          Erigerò nel deserto cattedrali di mani tese
          e fiori di pietra prenderanno vita
          all'ombra di segreti dimenticati.
          Fuochi nomadi accenderanno la notte
          in una preghiera muta e zingara senza storia
          danzerò nel cerchio infinito dei ritorni.
          Volterò le spalle all'oro del tramonto
          e intreccerò ghirlande di emozioni
          rubando l'argento delle stelle
          e nelle segrete inaccessibili di torri senza tempo
          rinchiuderò i miei sogni e i miei sorrisi...
          Novella Gòrgone solleverò il mio sguardo sul mondo
          e scioglierò i capelli confondendomi con i colori del buio.
          Composta venerdì 30 novembre 2001
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