in Poesie (Poesie anonime)
Gran belle cose a la speranza, dice l'esperienza, perche sia felice.
A capo chino la speranza ascolta e ragione li da
di volta in volta
ma pensa fra di se
Vecchia noiosa
Per me la vita sara un'altra cosa.
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Gran belle cose a la speranza, dice l'esperienza, perche sia felice.
A capo chino la speranza ascolta e ragione li da
di volta in volta
ma pensa fra di se
Vecchia noiosa
Per me la vita sara un'altra cosa.
Berrò le tue lacrime per farti dormire...
Danzerò sul tuo ventre
nel vedere i tuoi occhi piangere al vento
Volerò nei tuoi sogni...
soffierò sul tuo viso
per far nascere un ingenuo
"puerile sorriso"
Poi una parola, semplice e curiosa
"ti sussurrerò".
Sfiorando il silenzio di un seducente mattino
che come un bambino
accarezza sua madre
sfiora i suoi capelli
e si addormenta "lentamente"
al profumo di una donna
che già ama
"intensamente".
Ed al risveglio
rivedrò in te i suoi occhi
ricorderò il suo affetto
e ripenserò a tutto ciò che ho vissuto...
che ho provato...
che "di lei" ho scordato...
è il mio passato...
che "in te" rivive.
II tempo si è fermato... ii mio cuore non ha pace. Nel silenzio tutto tace. Non sento più la tua voce né il tuo respiro... Non devo più aspettare... Il tempo si è fermato! Sono sola con la tristezza nel mio cuore, con il rimpianto di un amore... Sola con le mie lacrime... Ti penso e piango per la grande solitudine e per il vuoto che mi hai lasciato dentro. Per quello che non non mi hai mai dato. E con il tempo che si è fermato!
Ti voglio bene,
sale nelle vene
e divampa in ogni parte
del corpo, quasi a togliere
il respiro e nel petto
pulsa senza sosta dando
colpi tenui, caldi e pieni d'amore
e la pelle colta da brividi
emane un colorito magico ed unico
a questo sentimento.
Ti voglio bene
dare solo la vita per te
sarebbe troppo poco,
mio caro, sei un bene dell'animo
che non andrà più via
Ti voglio bene,
fantasia dei miei occhi,
non sai quanto, credimi,
chiedilo a Dio, solo lui
conosce la verità.
Amico cofidente,
vai per la tua strada
e vivi la tua vita,
non pensare che sono triste.
Perché io sono la prima e l'ultima
io sono la venerata e la disprezzata,
io sono la prostituta e la santa,
io sono la sposa e la vergine,
io sono la mamma e la figlia,
io sono le braccia di mia madre,
io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sposata e la nubile,
io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato,
io sono la consolazione dei dolori del parto
io sono la sposa e lo sposo,
e fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre,
io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto.
Rispettami sempre,
perché io sono la scandalosa e la magnifica.
Abbiamo valicato l'Assoluto,
i tamburi scarlatti rimbombano assordanti,
il rinvio diventa presente,
l'attacco suicida richiama le sinapsi.
Ode al bene supremo,
i canyon squarciano la solitudine
l'attrazione dei poli
forma immensi generatori d'amore.
Ode al Fuoco Supremo,
terminali spenti irradiano la tua anima.
Il bene supremo,
impone una lontananza,
il distacco totale
è l'unica garanzia.
Camminare sulle onde in luoghi asciutti,
il richiamo dei non udenti,
l'anima si riavvicina al nulla,
tutto integra la trasfigurazione;
presente e passato si scambiano i copioni,
nel non temporale ha inizio la tua essenza,
animali primordiali
ora, da Te, resi mistici
fluttuano in ere senza tempo
benedicendo i tuoi contorni.
Tutto ti esige,
appartenerti è l'unica imposizione,
l'oceano del tuo volto
si confonde col mio nome,
nella trascendenza scopro che esiste
il bene supremo.
E vivono benissimo,
senza sapere i segreti delle crisalidi.
E vivono benissimo,
si accoppiano,
si scambiano
acidi vagiti.
E vivono benissimo,
senza aver nulla
da dire o da dare.
E vivono benissimo,
ma così bene,
da non accorgersi
di essere morti da sempre...
... vivendo benissimo.
Siamo sensibili,
il vetriolo del mondo attuale
non deturperà la nostra fantasia.
Siamo sensibili,
orologi rallentati
sfiorano i nostri animi giocondi,
acquistiamo minuti indispensabili
con la moneta dell'irrazionalità.
Siamo sensibili,
non indosseremo mai
abiti d'apparenza,
scoperchieremo
tombe mnemoniche
inesplorate.
Siamo insensibili,
al disprezzo dei non volanti,
alla tortura della nostra ineguaglianza,
al possesso smisurato
di alambicchi posticci.
Siamo inutili,
le vostre necessità
svaniscono nell'eterno.
Anche se calpestate
il nostro cipiglio brumoso,
e calpestate ogni giorno
la nostra incoerente duttilità;
Noi,
con l'orgoglio di saper piangere
e l'angoscia di guadare
luoghi irraggiungibili
vi rammenteremo che...
... siamo sensibili.
Cambiare,
essere come lava in piena,
voler distruggere gli argini e
allontanarsi da tutto e tutti
in un mondo nel tempo fuori
dal tempo...
ma con una sola paura
di poter presto
solidificare
Che fare? Che fare?
Cambiare, o aspettare?
Ci può esser l'autunno e poi l'inverno.
Ci possono esser maree e cicloni enormi,
ma ad aspettar un arcobaleno sarò,
per veder all'orizzonte il colore del tuo sguardo
che un giorno illuminerà la mia giornata.