Poesie anonime


Scritta da: Jim M
in Poesie (Poesie anonime)
Berrò le tue lacrime per farti dormire...
Danzerò sul tuo ventre
nel vedere i tuoi occhi piangere al vento
Volerò nei tuoi sogni...
soffierò sul tuo viso
per far nascere un ingenuo
"puerile sorriso"
Poi una parola, semplice e curiosa
"ti sussurrerò".
Sfiorando il silenzio di un seducente mattino
che come un bambino
accarezza sua madre
sfiora i suoi capelli
e si addormenta "lentamente"
al profumo di una donna
che già ama
"intensamente".
Ed al risveglio
rivedrò in te i suoi occhi
ricorderò il suo affetto
e ripenserò a tutto ciò che ho vissuto...
che ho provato...
che "di lei" ho scordato...
è il mio passato...
che "in te" rivive.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)
    II tempo si è fermato... ii mio cuore non ha pace. Nel silenzio tutto tace. Non sento più la tua voce né il tuo respiro... Non devo più aspettare... Il tempo si è fermato! Sono sola con la tristezza nel mio cuore, con il rimpianto di un amore... Sola con le mie lacrime... Ti penso e piango per la grande solitudine e per il vuoto che mi hai lasciato dentro. Per quello che non non mi hai mai dato. E con il tempo che si è fermato!
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)
      Ti voglio bene,
      sale nelle vene
      e divampa in ogni parte
      del corpo, quasi a togliere
      il respiro e nel petto
      pulsa senza sosta dando
      colpi tenui, caldi e pieni d'amore
      e la pelle colta da brividi
      emane un colorito magico ed unico
      a questo sentimento.

      Ti voglio bene
      dare solo la vita per te
      sarebbe troppo poco,
      mio caro, sei un bene dell'animo
      che non andrà più via

      Ti voglio bene,
      fantasia dei miei occhi,
      non sai quanto, credimi,
      chiedilo a Dio, solo lui
      conosce la verità.

      Amico cofidente,
      vai per la tua strada
      e vivi la tua vita,
      non pensare che sono triste.
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        in Poesie (Poesie anonime)
        Perché io sono la prima e l'ultima
        io sono la venerata e la disprezzata,
        io sono la prostituta e la santa,
        io sono la sposa e la vergine,
        io sono la mamma e la figlia,
        io sono le braccia di mia madre,
        io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
        Io sono la donna sposata e la nubile,
        io sono colei che da la luce a colei che non ha mai procreato,
        io sono la consolazione dei dolori del parto
        io sono la sposa e lo sposo,
        e fu il mio uomo che mi creò.
        Io sono la madre di mio padre,
        io sono la sorella di mio marito, ed egli è il mio figlio respinto.
        Rispettami sempre,
        perché io sono la scandalosa e la magnifica.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          Ode al bene supremo

          Abbiamo valicato l'Assoluto,
          i tamburi scarlatti rimbombano assordanti,
          il rinvio diventa presente,
          l'attacco suicida richiama le sinapsi.

          Ode al bene supremo,
          i canyon squarciano la solitudine
          l'attrazione dei poli
          forma immensi generatori d'amore.

          Ode al Fuoco Supremo,
          terminali spenti irradiano la tua anima.

          Il bene supremo,
          impone una lontananza,
          il distacco totale
          è l'unica garanzia.

          Camminare sulle onde in luoghi asciutti,
          il richiamo dei non udenti,
          l'anima si riavvicina al nulla,
          tutto integra la trasfigurazione;
          presente e passato si scambiano i copioni,
          nel non temporale ha inizio la tua essenza,
          animali primordiali
          ora, da Te, resi mistici
          fluttuano in ere senza tempo
          benedicendo i tuoi contorni.

          Tutto ti esige,
          appartenerti è l'unica imposizione,
          l'oceano del tuo volto
          si confonde col mio nome,
          nella trascendenza scopro che esiste
          il bene supremo.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)
            Siamo sensibili,
            il vetriolo del mondo attuale
            non deturperà la nostra fantasia.

            Siamo sensibili,
            orologi rallentati
            sfiorano i nostri animi giocondi,
            acquistiamo minuti indispensabili
            con la moneta dell'irrazionalità.

            Siamo sensibili,
            non indosseremo mai
            abiti d'apparenza,
            scoperchieremo
            tombe mnemoniche
            inesplorate.

            Siamo insensibili,
            al disprezzo dei non volanti,
            alla tortura della nostra ineguaglianza,
            al possesso smisurato
            di alambicchi posticci.

            Siamo inutili,
            le vostre necessità
            svaniscono nell'eterno.

            Anche se calpestate
            il nostro cipiglio brumoso,
            e calpestate ogni giorno
            la nostra incoerente duttilità;
            Noi,
            con l'orgoglio di saper piangere
            e l'angoscia di guadare
            luoghi irraggiungibili
            vi rammenteremo che...
            ... siamo sensibili.
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