Poesie anonime


Scritta da: Chiaretta Moce
in Poesie (Poesie anonime)

L'emozione ancora...

Ti ricordi quel momento...
quando i nostri sguardi
si abbracciarono...
si conoscevano già,
ma il nostro cuore
ne era estraneo...
Lo rivivo ancora
quel momento,
come se non fosse
mai passato,
come se il tempo
si fosse fermato...
sarà per sempre,
perché l'emozione
non svanisce,
non si stanca mai
di farmi sognare.
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    Scritta da: Tuocucciolo .
    in Poesie (Poesie anonime)

    Impazzirò d'amore

    Sentire una bella canzone ma non averti vicino,
    vedere il mare al tramonto e non averti vicino,
    sentirsi tristi e non averti vicino,
    sentirsi felici e non condividerlo con Te,
    non ti ho vicino ma sarai sempre nel mio cuore.
    Come un arcobaleno senza colori,
    come una stella senza luce,
    come un albero senza foglie,
    come un gabbiano senza ali mi sentirò,
    ma quando aprirò il ricordo di Te nel mio cuore,
    impazzirò d'amore.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)

      Gli arcangeli non giocano a flipper, ma gli angeli giocano al pacman

      Anche di notte
      come eclettici artisti le nuvole
      forgiano forme nel cielo
      per ispirare gl'insonni poeti.
      Ridisegnata da due piccoli
      e assai bizzarri nembetti scuri,
      la luna sembra un pacman.
      Giocano la notte gli angeli
      a scacciare i fantasmi
      dai sogni della gente
      fagocitando stelle
      tra i labirinti zodiacali.
      All'indomani, esausti
      delle scorribande notturne,
      li possiamo scorgere appollaiati
      sui fili tesi del sole
      con le ali abbassate
      a vigilare.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)
        L'anziana signora coi canuti capelli
        ordinati alla nuca
        aspetta, in coda
        allo sportello postale
        col suo cappotto verde bottiglia
        e la pelliccetta di coniglio spelacchiato.
        Aspetta, in coda
        di riscuotere la pensione di reversibilità
        col suo cappotto rivoltato
        come una bottiglia verde
        messa a scolare.
        Aspetto anch'io, in coda,
        col mio cardigan leggero
        e i capelli colorati
        d'improbabile giovinezza,
        aspetto, in coda allo sportello
        di pagare i miei gravami.
        Da giovani non si ha mai freddo
        - dice guardandomi
        e soffiandosi il naso –
        mentre un forte odore
        dalle sue tasche esala.
        Sento un brivido alla schiena
        e mi sovviene il pensiero dell'inverno.
        Riconosco il profumo,
        lo stesso, ogni anno.
        Il profumo della naftalina
        che le anziane signore
        mettono ancora nelle tasche
        dei cappotti rivoltati
        color verde bottiglia.
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