Poesie anonime


Scritta da: calypsina90
in Poesie (Poesie anonime)

Amore tra rugiada

Fare guerra con un ideale
lontano dal reale
lacerava questo cuore,
stanco di cercare un fiore
che potesse farti sentire l'odore dei miei pensieri...
credere nel tuo cuore
allungava i tempi
di quella guerra,
che guerra non era sulla superficie terrena
ma che battaglia era in questo animo,
confuso tra istinto e ragione.
Innaffiai questo amore
seppur tra rugiada...
la pioggia mi procurò poca acqua
ma abbastanza per bleffare
contro le atrocità di questo cuore.
Mentre il tempo accresceva
l'amore verso di te,
piccolo dolce fiore
cresciuto tra rugiada
eppur saldatosi sul connubio
di queste anime indivisibili.
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    Scritta da: calypsina90
    in Poesie (Poesie anonime)

    Vorrei talora...

    Vorrei talora colorare
    il tuo ego della mia forza
    per poter un giorno
    vederti alzare la mano verso il cielo
    e urlare vittoria contro la vita...
    vorrei talora espandere
    il mio urlo al tuo cuore
    per renderlo così forte...
    vorrei talora sentire la tua forza
    crescere la mia e non viceversa...
    vorrei ma senza il tuo volere
    tutto rimane sul filo dell'equilibrio personale
    che equilibrio non è.
    E allora non resta che guardarti
    ricordandoti sempre
    che si finisce per divenire così piccoli
    da essere risucchiati dalla vita stessa
    se si rende grandi piccoli problemi.
    E allora non resta che darti la mano
    finché avrai bisogno per poi
    correre dietro la vita
    con le tue sole forze.
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      Scritta da: calypsina90
      in Poesie (Poesie anonime)

      Questo cuore che è in me ma che è tuo...

      Contemplare il tuo viso nel buio della notte,
      mamma, porta in sé
      mille granelli di serenità
      impersonati nel vento che muove
      dolcemente l'esterno del mondo...
      sentire il tuo respiro, mamma,
      mentre tutto tace intorno
      vive di un'immortalità interiore,
      che niente e nessuno può soppiantare...
      avvertire il suono del tuo sorriso,
      mamma, traspone questo cuore
      che è in me ma che è tuo
      in una dimensione sconosciuta,
      ove non esiste rancore né rabbia...
      viverti, mamma,
      è come guardare da spettatrice
      a quello scenario creato da te
      qual è la mia vita.
      Il tempo passa e sembra
      che le tue prime rughe contino
      ancor più i miei giorni con te
      e nel contempo non trovo
      alcun numero che possa avvolgerti
      in una gelida notte d'inverno
      per scaldarti
      perché è l'infinito a unire il mio cuore al tuo
      e non la finitezza.
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        Scritta da: JDC
        in Poesie (Poesie anonime)

        Pianoforte

        È stata liberazione
        in continua evoluzione
        quelle note come pozione
        antidolorifico
        venerazione
        mentre suonavo
        pensavo
        e col cuore urlavo
        cantavo
        in testa piano
        e senza rumore
        andavo
        in un'altra dimensione lontano
        trasgressione dei miei pensieri
        una serie di sieri
        travolta dall'emozione
        in quelle poche note
        doppie mani
        respiri vani
        dosi di estasi
        armoniosi
        dolci casi invasi
        e pervasi
        da quello che sei
        che mi fai
        mani come ali
        ed il vibrarsi
        in alto
        un salto
        assorto
        coinvolto
        libero
        vero
        sogno di zucchero
        sentito in gola
        da sola
        ascoltando la mia vita
        tra le dita
        ero viva
        una locomotiva
        che saliva
        e
        mi ha rapita
        senza freni
        trasportata via
        Io
        diventata poesia.
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          Scritta da: calypsina90
          in Poesie (Poesie anonime)

          Corri, senza mai fermarti...

          Corri nelle più grandi distese del cuore,
          laddove non esiste orizzonte che possa
          condurti nella certezza,
          corri laddove la luna si confonde
          con la tua ombra
          per poter un giorno, all'alba del sol,
          abbracciare la luce.
          Corri e non fermarti.
          Corri e non lasciarti ingannare
          dall'immortal selva dei dolori
          perché di lì si può uscire
          solo se corri, senza mai fermarti.
          Un giorno contemplerai le tue mani
          e capirai di aver vinto
          contro un cuore privo di
          scorciatoie.
          E sarà allora che una luce diversa
          ti attraverserà per sempre.
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            Scritta da: Rosarita De Martino
            in Poesie (Poesie anonime)

            Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare...

            Caro Bambino,
            ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra,
            ti voglio avvisare:

            Non nascere nella cristiana Europa:
            ti metterebbero solo solo davanti alla Tv
            riempiendoti di pop corn e merendine
            e ti educherebbero a essere competitivo,
            uomo di potere e di successo,
            e a essere un "lupo" per altri bambini
            semmai africani, latinoamericani o asiatici.
            Tu che sei l'Agnello mite del servizio.

            Non nascere nel cristiano Nord America:
            ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini,
            che il tempo è denaro,
            che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,
            che ogni uomo "ha un prezzo"
            e tutti possono essere comprati e corrotti;
            e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi
            che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
            Tu che sei il Principe della pace.

            Evita l'Africa:
            ti capiterebbe di nascere con l'aids
            e di morire di diarrea, ancora neonato
            oppure di finire profugo in un Paese non tuo
            per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
            Tu che sei il Signore della Vita.

            Evita l'America Latina:
            finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
            per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao
            per i bambini del Nord del mondo
            senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.
            Tu che sei il Signore del creato.

            Evita anche l'Asia:
            ti metterebbero "a padrone" lavorando quattordici ore al giorno
            per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
            da regalare... a Natale... ai bambini del Nord del mondo,
            e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.
            Tu che sei il Padrone del mondo.

            Ma soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:
            alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano
            e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... di stesso Padre:
            gli ebrei, i musulmani e i cristiani.
            Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

            Caro Bambino, a pensarci bene,
            devi proprio rinascere in tutti questi posti
            ma non nei cuori dei bambini,
            e dei Paesi "piccoli e deboli":
            là ci stai già,
            ma nei cuori dei grandi e dei Paesi "grandi e potenti"
            perché come hai fatto tu stesso:
            Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch'essi:
            piccoli, innocenti e finalmente... deboli.
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              Scritta da: Andrea Carducci
              in Poesie (Poesie anonime)

              Solitudine

              Il mio sguardo vaga
              attraverso questo vetro che
              mi nasconde dal mondo.

              La pioggia disperde le luci della strada e
              amplifica la notte che si appanna
              appoggiandosi sul velo caldo del mio alito.

              La conosco questa.
              È una notte come tante altre, piena di pensieri,
              che arriva da sottoterra e ti penetra dentro le scarpe
              arrampicandosi su nella testa con un brivido.

              Maledetta la notte e
              maledetta la solitudine che mi strema.
              Guardo fuori attraverso il vetro ma
              vedo solo il riflesso di me stesso
              inghiottito dall'oscurità.
              Composta lunedì 11 maggio 2009
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