Poesie anonime


Scritta da: calypsina90
in Poesie (Poesie anonime)

Vorrei talora...

Vorrei talora colorare
il tuo ego della mia forza
per poter un giorno
vederti alzare la mano verso il cielo
e urlare vittoria contro la vita...
vorrei talora espandere
il mio urlo al tuo cuore
per renderlo così forte...
vorrei talora sentire la tua forza
crescere la mia e non viceversa...
vorrei ma senza il tuo volere
tutto rimane sul filo dell'equilibrio personale
che equilibrio non è.
E allora non resta che guardarti
ricordandoti sempre
che si finisce per divenire così piccoli
da essere risucchiati dalla vita stessa
se si rende grandi piccoli problemi.
E allora non resta che darti la mano
finché avrai bisogno per poi
correre dietro la vita
con le tue sole forze.
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    Scritta da: calypsina90
    in Poesie (Poesie anonime)

    Questo cuore che è in me ma che è tuo...

    Contemplare il tuo viso nel buio della notte,
    mamma, porta in sé
    mille granelli di serenità
    impersonati nel vento che muove
    dolcemente l'esterno del mondo...
    sentire il tuo respiro, mamma,
    mentre tutto tace intorno
    vive di un'immortalità interiore,
    che niente e nessuno può soppiantare...
    avvertire il suono del tuo sorriso,
    mamma, traspone questo cuore
    che è in me ma che è tuo
    in una dimensione sconosciuta,
    ove non esiste rancore né rabbia...
    viverti, mamma,
    è come guardare da spettatrice
    a quello scenario creato da te
    qual è la mia vita.
    Il tempo passa e sembra
    che le tue prime rughe contino
    ancor più i miei giorni con te
    e nel contempo non trovo
    alcun numero che possa avvolgerti
    in una gelida notte d'inverno
    per scaldarti
    perché è l'infinito a unire il mio cuore al tuo
    e non la finitezza.
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      Scritta da: JDC
      in Poesie (Poesie anonime)

      Pianoforte

      È stata liberazione
      in continua evoluzione
      quelle note come pozione
      antidolorifico
      venerazione
      mentre suonavo
      pensavo
      e col cuore urlavo
      cantavo
      in testa piano
      e senza rumore
      andavo
      in un'altra dimensione lontano
      trasgressione dei miei pensieri
      una serie di sieri
      travolta dall'emozione
      in quelle poche note
      doppie mani
      respiri vani
      dosi di estasi
      armoniosi
      dolci casi invasi
      e pervasi
      da quello che sei
      che mi fai
      mani come ali
      ed il vibrarsi
      in alto
      un salto
      assorto
      coinvolto
      libero
      vero
      sogno di zucchero
      sentito in gola
      da sola
      ascoltando la mia vita
      tra le dita
      ero viva
      una locomotiva
      che saliva
      e
      mi ha rapita
      senza freni
      trasportata via
      Io
      diventata poesia.
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        Scritta da: calypsina90
        in Poesie (Poesie anonime)

        Corri, senza mai fermarti...

        Corri nelle più grandi distese del cuore,
        laddove non esiste orizzonte che possa
        condurti nella certezza,
        corri laddove la luna si confonde
        con la tua ombra
        per poter un giorno, all'alba del sol,
        abbracciare la luce.
        Corri e non fermarti.
        Corri e non lasciarti ingannare
        dall'immortal selva dei dolori
        perché di lì si può uscire
        solo se corri, senza mai fermarti.
        Un giorno contemplerai le tue mani
        e capirai di aver vinto
        contro un cuore privo di
        scorciatoie.
        E sarà allora che una luce diversa
        ti attraverserà per sempre.
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          Scritta da: Rosarita De Martino
          in Poesie (Poesie anonime)

          Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare...

          Caro Bambino,
          ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra,
          ti voglio avvisare:

          Non nascere nella cristiana Europa:
          ti metterebbero solo solo davanti alla Tv
          riempiendoti di pop corn e merendine
          e ti educherebbero a essere competitivo,
          uomo di potere e di successo,
          e a essere un "lupo" per altri bambini
          semmai africani, latinoamericani o asiatici.
          Tu che sei l'Agnello mite del servizio.

          Non nascere nel cristiano Nord America:
          ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini,
          che il tempo è denaro,
          che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,
          che ogni uomo "ha un prezzo"
          e tutti possono essere comprati e corrotti;
          e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi
          che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
          Tu che sei il Principe della pace.

          Evita l'Africa:
          ti capiterebbe di nascere con l'aids
          e di morire di diarrea, ancora neonato
          oppure di finire profugo in un Paese non tuo
          per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
          Tu che sei il Signore della Vita.

          Evita l'America Latina:
          finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
          per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao
          per i bambini del Nord del mondo
          senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.
          Tu che sei il Signore del creato.

          Evita anche l'Asia:
          ti metterebbero "a padrone" lavorando quattordici ore al giorno
          per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
          da regalare... a Natale... ai bambini del Nord del mondo,
          e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.
          Tu che sei il Padrone del mondo.

          Ma soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:
          alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano
          e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... di stesso Padre:
          gli ebrei, i musulmani e i cristiani.
          Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

          Caro Bambino, a pensarci bene,
          devi proprio rinascere in tutti questi posti
          ma non nei cuori dei bambini,
          e dei Paesi "piccoli e deboli":
          là ci stai già,
          ma nei cuori dei grandi e dei Paesi "grandi e potenti"
          perché come hai fatto tu stesso:
          Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch'essi:
          piccoli, innocenti e finalmente... deboli.
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            Scritta da: Andrea Carducci
            in Poesie (Poesie anonime)

            Solitudine

            Il mio sguardo vaga
            attraverso questo vetro che
            mi nasconde dal mondo.

            La pioggia disperde le luci della strada e
            amplifica la notte che si appanna
            appoggiandosi sul velo caldo del mio alito.

            La conosco questa.
            È una notte come tante altre, piena di pensieri,
            che arriva da sottoterra e ti penetra dentro le scarpe
            arrampicandosi su nella testa con un brivido.

            Maledetta la notte e
            maledetta la solitudine che mi strema.
            Guardo fuori attraverso il vetro ma
            vedo solo il riflesso di me stesso
            inghiottito dall'oscurità.
            Composta lunedì 11 maggio 2009
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              Scritta da: calypsina90
              in Poesie (Poesie anonime)

              Mille facce

              Questo tempo pare talvolta accarezzarmi
              l'anima invogliando quest'ultima ad
              affrontare quella corsa infinita
              qual è il tempo, appunto.
              Questo tempo pare talvolta strapparmi
              le ossa insieme a mille pensieri
              confusi o nitidi,
              a seconda dello sgocciolare o meno della luna.
              Quella luna che tutti posson guardar
              e che eppur ha fin troppe facce
              da poter avere una conformazione definita.
              Mille facce come gli atri del cuore e della mente.
              Mille facce come i pensieri degli uomini.
              Mille facce come quelle delle stelle:
              stelle luminose e non, del cui volto ci si prende gioco
              a proprio piacimento,
              in linea al proprio sentire.
              Eppur non tutti sentono la voce del cuore.
              Non tutti. Forse incute paura la voce della luna
              che si fonde con quella del sole
              creando uno squilibrio, talora, immortale tra ragione e istinto.
              Forse. Ma certo è che quelle mille facce
              scorrono innanzi senza mai riuscire a catturarle
              per una vecchia foto ingiallita
              da poter ricordare per ogni passo errato.
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