Non ha più lacrime la mia terra...

Poesie dal Libro:Non ha più lacrime la mia terra...

Questo autore lo trovi anche in Diario.
Anno:
2010
Autore:
Giorgio De Luca
Editore:
PensieriParole

Scritta da: Giorgio De Luca

Muto è il pianto che lento scende nella cheta terra

Gli anni hanno il sapore del tempo,
delle stagioni invecchiate,
degli amori appassiti e buttati via.

Disegna tristi pareti di solitudine,
di fosca beltà colora albe appena nate.
È prigioniero dei ricordi,
di un passato logoro, polveroso...

La Vita scorre tra illusioni di ieri,
viaggia sull'autostrada dei misteri
senza trovare la Verità ch'essa cela.

Là dove l'ombra è grave, muto è il pianto
che lento scende nella cheta terra,
ove bambino udì dei flauti il suono
e dell'usignolo il canto...
dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Non ha più lacrime la mia terra...

    Non ha più lacrime la mia terra,
    scivolate nel terribile fiume
    della disperazione.

    È ferita la mia terra:

    ferita a morte!

    Fissano il nulla i miei fratelli...

    Sussurrano preghiere.

    In silenzio.

    Vecchi pastori
    preparano le greggi alla transumanza
    indossando il dolore...

    ... In cerca di pascoli senza ombre.

    Dove l'erba non è amara.
    Composta lunedì 6 aprile 2009
    dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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      Scritta da: Giorgio De Luca

      L'antico canto del fiume

      Nel lento fluir de l'acque vive
      scendea pel solatio sentiero
      tra sonori canti di fanelli e canapini.

      L'eco d'una musica giungea festosa,
      l'allegra voce del mattino
      accompagnava il lento andare.

      Sedette ad ascoltare i suoni dei liuti
      lungo le vie dei carpini bianchi
      e nontiscordardimè.

      Fragorosa digrada a valle
      l'antico canto del fiume
      mentr'ella,
      là dove un tempo rideano felici l'ore,

      mirò l'aurora tingersi d'oro
      e, nel confuso vocio dei boschi,
      sentì la dolce musica dei flauti cullare
      l'innocente infanzia...
      dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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        Scritta da: Giorgio De Luca

        I cavalieri del cielo

        Che strano...

        Li ho incontrati,
        non ho avuto paura.

        Silenziosi,
        cavalcavano le nuvole.

        Li aspettavo...

        Sapevo che sarebbero venuti
        per cambiare il mondo...

        Oggi, come ieri, non sarà domani.

        S'alza il vento...

        Che strano...

        Li ho incontrati,
        non ho avuto paura.
        Composta venerdì 21 aprile 2000
        dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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          Scritta da: Giorgio De Luca

          Un fiocco di neve (a mio fratello)

          Prego in ginocchio
          davanti alla tomba
          coperta di rose e gardenie
          profumate.

          Accarezzo i ricordi di quando
          giocavi con me.

          Leggero ti sento arrivare...

          Un fiocco di neve mi sfiora la guancia.

          Vorrei abbracciarti...

          sei già andato via.
          Composta sabato 10 ottobre 2009
          dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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            Scritta da: Giorgio De Luca

            Il guardiano del faro

            Naviga
            su agitate acque
            sfidando venti e tempeste.

            Nella casa in riva al mare
            lascia il rimpianto
            dell'amore.

            A quanti,
            come lui,
            soffrono in silenzio,

            vorrebbe raccontare la sua vita
            ed ascoltare quella voce
            che non c'è.
            Composta venerdì 10 settembre 1999
            dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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              Scritta da: Giorgio De Luca

              L'estate il temporale portò via

              Tra le sue braccia soffocai,
              bambino,
              il disperato pianto.

              Stagioni di piogge
              l'alma ferisce,
              speranze tradisce.

              Più sognar potei,
              né luci vedere,
              voci ascoltare.

              S'aprì la porta...

              L'estate
              il temporale portò via.

              Vidi il mare,
              un bianco airone volare,
              gli occhi suoi brillare.
              Composta domenica 13 ottobre 2002
              dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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                Scritta da: Giorgio De Luca

                Il tema della vita

                Sei uscito presto stamattina...

                Come ogni giorno, ormai,
                indossi il vecchio cappotto liso dal tempo.

                Sordo ai suoni,
                indifferente ai richiami,
                vaghi solitario per le vie della città.

                Una parte di te si sveglia ai ricordi di un passato
                che non c'è stato,
                ad un presente che non hai vissuto.

                Per una volta ti accorgi di esistere,
                ma è solo un attimo, un clic,
                un flash...

                Hai fotografato la tua vita,
                scoperto quanto basta per continuare a vivere
                quella che non hai.

                Piove...

                Alzi il bavero del vecchio cappotto
                per nascondere a te stesso la verità.

                Dentro di te esiste la Vita?
                Composta mercoledì 14 ottobre 2009
                dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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                  Scritta da: Giorgio De Luca

                  S'ode una musica nell'aria

                  Bambina, ti rifugiavi
                  nei silenzi del tramonto,
                  parlavi all'amica stella.

                  S'ode una musica nell'aria...

                  Canta la notte il vago uccello
                  allor che il Gran Carro s'accende
                  nelle argentee vie del cielo.

                  S'illumina l'alba, sorride il mattino
                  ch'apre le braccia al bianco cigno
                  tra rose vermiglie e fiori d'arancio.

                  Dalla vecchia balera
                  le note dell'orchestra vibrano e danzano
                  tra le nuvole.
                  Composta venerdì 29 ottobre 2004
                  dal libro "Non ha più lacrime la mia terra..." di Giorgio De Luca
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