Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Calogero

Profumo d'oleandro

Con ansia
assaporiamo
scampoli di eternità
che di più
il tempo non concede
su questo letto
che sa di profumo
dolce-amaro di oleandro.

Tu rinnovi litanie
e canti
al tempo che sordo
bussa alla finestra...

-Ci saranno ancora
speranze da spendere
sull'altare
degli assegnati destini-
ci chiediamo
ed incuranti di risposte
che tardano a venire
corriamo
incontro al domani
come naufrago
impavido e corrivo
che intravede
agli ultimi orizzonti
oasi di calma e di ìalmizi.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Mi Hai Insegnato

    Mi hai insegnato
    che anche il dolore ti concede una sosta,
    che le lacrime mutano al nascere di un sogno,
    che ogni tormento può trovare pace,
    che anche se il tempo nulla cancella,
    tutto può mutare tutto può evolvere,
    tutto può essere, tutto può
    miracolosamente compiersi e "diventare".

    Mi hai insegnato
    che il male si può celare dietro un sorriso
    ma che dietro uno sguardo traspare solo la verità
    dove ogni male si spoglia si veste di sé.

    Mi hai insegnato
    che il silenzio può essere un dono
    o una freccia avvelenata
    pronta a uccidere e togliere il respiro.

    Ed ho imparato ascoltando
    la tua anima, perché l'ho sentita
    guardandoti negli occhi,
    perché ti ho guardato
    e ho sentito che ogni silenzio ha una sua verità.
    Ho Imparato che ogni verità è un dono
    che facciamo a chi crede in noi
    e che tutte le anime si nutrono di verità.
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      Mi manchi

      La fiamma del camino illumina la stanza altrimenti immersa nell'oscurità,
      il profumo dell'incenso riempie la stanza altrimenti vuota di sensazioni,
      la musica di Giovanni Allevi riempie l'aria altrimenti povera di rumori,
      il fuoco scalda la stanza altrimenti fredda come il mio cuore,
      e io sono qui, incapace di godere delle piccole cose.

      Sei andato via, sei lontano da me, senza dirmi perché,
      e io sono qui a combattere con il mio orgoglio, con la solitudine e con i ricordi.
      Non c'è nessuno a tenermi compagnia in questa stanza vuota,
      alla mia vista non basta la fiamma del camino,
      al mio olfatto non basta l'odore dell'incenso,
      all'udito non basta la musica,
      al mio cuore non basta il fuoco del camino.

      Mi manchi tu.
      Il tuo volto saziava i miei occhi,
      il tuo odore riempiva il mio naso,
      le tue parole rallegravano le mie orecchie,
      i tuoi baci scaldavano il mio cuore.
      Mi manchi tu.
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        Il Vento del mondo

        Lento sospira oggi il vento di questo Sud:
        Parole sussurrate brillano soavi dinanzi alla fede.
        Noi siamo qui, la brezza estiva ci porta lontano...
        nell'eco delle immagini di un primo sorriso
        custodito per sempre nel connubio di queste mani piene di luce.

        Lontano dal mondo, lontano da ogni emisfero, tornare alla vita.
        Lontano da tutto e lontano da mille oceani il vento ci trascina ovunque...

        Oggi cadono dal sole piogge di stelle e incoronano il nostro amore
        ma tutto può essere eterno perché io con te ricordo notti di raggi splendenti
        che nel buio disegnavano il tuo viso suadente,
        un uomo sempre presente.
        Guardo avanti e il vento torna a soffiare,
        mi trasporta sul tuo cuore avvolta nel mio velo, mi trasporta lontano dolcemente...

        Lontano dal mondo, lontano da ogni pianeta, arrivare alla fonte.
        Lontano da tutto e lontano da ogni cielo il vento ci trascina ovunque...

        Assieme a te io sono il vento del mondo e posso andare in ogni dove poiché so di essere tua sposa.
        La mia anima felice è la gioia di tutto il mondo, di tutta l'esistenza.
        Le ore si fermano ma il tempo è nostro;
        So che la mia lacrima d'amore è diventata un fiore sul tuo petto,
        la sua radice è il tuo respiro in cui i passi miei avranno per sempre compagnia.

        Lontano dal mondo, lontano da mille voci, intrecciare i pensieri.
        Lontano da tutto e lontano da questa terra il vento mi lascia qui con te...
        Composta martedì 3 novembre 2009
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          Nelle favole che nessuno sa

          Come quelle favole che nessuno sa,
          prova ad immaginare un aquilone nel cielo.

          I colori dell'arcobaleno su questo viso,
          il tuo respiro soffia tutta la forza del mondo sulle mie ciglia.
          Anche se difficile è sognare, ti tengo sul mio cuscino.
          Racconto questa storia di felicità e di speranza,
          la sussurro al cielo in una notte di sole.

          Come nelle favole che nessuno sa,
          prova a cercare un bosco silente.

          La stradina già illuminata dove so che sei passata tu,
          marcare le tue stesse orme e trovarti alla fine del sentiero
          nella corteccia del mio cuore.
          Anche se misterioso è vivere, ti sento sulla pelle come parte di me.
          Racconto di questa donna che disegna le stelle nei miei capelli,
          lo racconto dal libro delle favole d'infanzia.

          Come in alcune favole che nessuno sa,
          prova a vedere quello che nessuno ha.
          Composta venerdì 13 novembre 2009
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            Scritta da: FEDERICO COSTANTINI

            Canto del cielo

            Per le vie oscure di boschi bruni,
            per mari spumosi e profondi
            di tanto peregrinar vado.
            A causa dell'amor veggo innanzi a me cader il tedio
            e la angustia umana dissolversi.
            La natura mi abbraccia come rami di vischio
            e bacche aulenti in questa vita lieve.

            Tu mi osservi come estraniata ed io ti confido
            il mio abbandono a Dio.
            Disperso nel destino della vita, amaro come acerbi frutti di marzo
            ora sono, di vinta virtù audace e tu di pallido amor
            insieme andiamo pellegrini nella vita fuggiasca.

            Uniti da un vincolo d'oro, che sfuma nel blu
            dei monti perpetui, nel cielo dipinto da angeli, giunti erriamo
            per le vie del dolore, nei terreni ricordi.
            Smarriti nella moltitudine umana
            di tutti i tempi, giace
            un bimbo avvolto in fasce.

            La luce bianca di spazi immensi
            ci conduce al creato
            a vedere quel che dire non si può.
            Migliaia di persone, millesimi attimi
            di ogni vita, raccolti in una cesta.
            Ed io, stravolto nei sensi, in una spirale di vento
            vado a cercar riposo, fatto un dì di argilla,
            nella vita vetusta e breve.
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              Scritta da: FEDERICO COSTANTINI

              Dolce settembre

              Nelle corte giornate di settembre
              a cercar riposo per le vie si va,
              nel paese mele ed uva al sapor
              che da sotto le campagne sale,
              i frutti maturi anticipano il sottile
              autunno, il vento da nord scuote
              delle abitazioni le persiane ed i
              robusti campanili.

              I camini accesi ai paesani dan conforto,
              mentre il vino si raccoglie ai piè dell'orto,
              un tempo a man, ora moderno è tutto.
              Non cessa la tradizionale messe, che contadini
              ancora con forconi per l'erba usano
              al nutrir dei buoi, le donne a casa portan
              i frutti dell'orto.

              Le rondini lasciano le case, al riveder esse
              dan saluto, il freddo giunge, con piogge irriga
              i campi, ed il cielo incerto, nubi minacciose
              di qua e là l'arcobaleno dai sette colori schiude.
              Un romantico pittore forse mi vede correre
              in bicicletta da Novilara fino al mare,
              al tepore salmastro delle onde spumose,
              mirando quieto sto, su di una barca rossa
              in riva ad attendere la sera, penso gli altri
              altre cose fare nelle case, pioggerella
              invisibile cade.
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                Scritta da: Pier Luigi Lando

                Denaro idolo esoterico

                A torto molti vedono
                la futura sicurezza,
                della vita la bellezza
                nel denaro accumulato.
                Ed è fiato già sprecato
                Se di altro a loro tu parli
                col denaro devi cibarli
                Nel denaro solo prendono.
                Io non metto in discussione
                che il denaro è la ragione
                di tante nostre dure azioni
                e che adesso è pur una fonte
                di tanti nostri piaceri;
                ma qui voglio precisare
                ch'è ormai una corsa pazza
                adesso solo accumulare:
                l'è una vita che ci ammazza!
                Composta nel 1962
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                  Scritta da: Francesco Gatto
                  Molte cose non so fare. Molte cose vorrei saper fare. Molte cose non vorrei essere...
                  una cosa però la so fare ed è pensare.
                  Pensare come in un miraggio il mare.
                  Pensare con nostalgia vederci limonare
                  pensare che la nostra storia non può tramontare.
                  Pensare che in realtà forse io non sappia amare.
                  Pensare a qualcosa da poterti regalare.
                  Pensare che in questo momento mi sono messo a divagare
                  di cose che a nessuno può importare
                  ma rileggendo queste parole
                  penso che senza te passerò le giornate senza sole.
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                    Scritta da: Paolo Bau'

                    Cerca di ascoltare

                    Cerca di ascoltare
                    quel che non riesco a dire
                    cerca di capire
                    perché non lo riesco a fare

                    ma ogni parola che conosco
                    è troppo piccola nel significato
                    per racchiudere in sé
                    l'immenso di quel che provo

                    Ogni parola che dico
                    è troppo limitata nel suono
                    per dire in sé
                    tutto quel che sento

                    Ogni parola che leggo
                    è sempre troppo avara di colori
                    per mostrare in sé
                    ogni cosa che in te vedo

                    Non ho parole per dire
                    quel che vorrei farti ascoltare
                    non ho parole da scrivere
                    per quel che vorrei farti sapere

                    ma cerca di ascoltare
                    cerca di vedere
                    cerca di capire,
                    sarà così facile per te
                    vedere di me
                    tutto quel che già sai
                    anche se non te l'ho mai detto.
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