Poesie di Renato Pergola

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Io ti perdonerò

Dentro al tuo caldo ventre
sentivo le tue carezze sul mio corpo
Per nove mesi aspettai di vedere
il tuo dolce viso,
di poter un giorno chiamarti mamma
e vivere accanto a fino a vedere
la tua testa bianca.
Ma tutto questo non fu mai possibile,
perché mi gettasti in un buoi cassonetto
dove la luce mai più rivedrò.
La dove i miei sogni svanirono.
Perché l'hai fatto? Perché non mi hai voluto?
Io ti avrei amato contro tutto e contro tutti.
Ora ritornerò dov'ero prima che gli occhi
miei si aprissero al fato.
E ti perdonerò per non avermi amato.
Renato Pergola
Composta venerdì 13 giugno 2025
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    La più grande vittoria

    Anch'io sono stato un grande campione.
    Ho combattuto contro milioni di avversari,
    ho evitato innumerevoli ostacoli,
    ho lottato strenuamente per giungere alla metà.
    Solo uno doveva essere il vincitore:
    e quello sono stato io.
    Mi chiamavo "spermatozoo" ora mi chiamo uomo.
    Renato Pergola
    Composta venerdì 16 aprile 2021
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      Per favore non gridate.
      Fate tacere il vostro odio,
      quel rumore violento dell'ira,
      quel grido soffocato d'angoscia,
      quel battere impetuoso del vostro cuore.
      Per favore non gridate.
      Per molto tempo ho sentito le vittime
      innocenti gridare le loro suppliche
      ai suoi carnefici, ad amanti, mariti, amici,
      rassicuranti mostri dai volti angelici.
      Per favore non gridate.
      Lasciatemi sentire lo scroscio della pioggia,
      il rumore dell'acqua, dell'erba che cresce,
      del fiore che sboccia, del bacio che schiocca.
      Per favore ascoltate.
      Non sentite anche voi questo assordante
      desiderio d'amore.
      Renato Pergola
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        Il Redentore del 1954

        Ricordo ancora con nostalgia
        prima dea festa del Redentor
        a casa xe preparava, con euforia,
        paste e fasioi peperonata e saor.

        E dopo de corsa in fondamenta,
        per tenir el posto su eà riva più bea.
        Eà gente girava feice e contenta,
        mio pare arivava portando eà toea.

        Mia mare el magnar e queo che serve
        e noialtri fioi co e careghe in testa.
        Eà gente che canta, che bala, che beve,
        per tuta eà Giudecca ghe gera na festa.

        Tuto el Canal xe impegnio de barche
        co i baoni impissai e tute inghirlandae
        de figure de luce e piene de frasche,
        eà gente rideva... che grande cantae!.

        Se stua i fanai, se sente un boto in cieo,
        comincia i foghi e eà gente co eà testa in sù
        i varda disendo: " Hooo mama che beo
        eà sembra eà corona del nostro Gesù

        I foghi pareva ghirlande de fiori,
        el rosso col verde faseva un bel sogo
        iluminando Venesia de mie colori
        el Canal dea Giudecca pareva de fogo.

        Tre boti anunciava che eà vesta xe finia,
        tra el sacro el profano xe finio Redentor
        eà gente pian pian xe alsa e va via,
        questo ricordo me resta nel cuor.
        Renato Pergola
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          Se penso ai tempi bei

          Ghe se dei scaraboci nea vita mia,
          e mi voria (come se faseva da putei)
          strapasar i giorni bruti e butarli via
          e de tenir un quaderno dei più bei.
          Però se penso a quando gero fio,
          anca se co eà fame se faseva eà guera,
          mi sensa esitar tornaria indrio,
          per respirar quell'aria che ghe gera.
          Ghe gera un'aria spensierada, un'allegria,
          e penso ae done che sogava eà tombola su eà cae:
          e do ochete! ciamava eà sora Maria,
          eà dona che teneva el carteon e misiava e bae.
          De istà se andava a nuar tutti quanti
          in fondamenta sul canal deà Giudecca,
          de soghi po se ghe ne faseva tanti,
          eà corda, el campanon, eà mosca ceca.
          Po, quando so cresuo e go trovà eà morosa,
          na tosa che par mi se tutta un pregio,
          dopo tre ani eà se deventada sposa,
          e eà vita ga comincià andar sempre megio.
          Ogni ano se trovemo co nevodi i fradei
          per far un pranso tutti in compagnia,
          e questo me ricorda i tempi bei,
          che no ti voressi mai che i andasse via.
          Renato Pergola
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            Tornerò

            Un giorno tornerò dov'ero prima
            che gli occhi miei si aprissero al fato,
            dove l'amor divino ha posto in cima
            quelle cose belle che per noi ha creato.
            E lascerò questo mondo crudele
            fatto d'invidie, di odi e rancori,
            di guerre e di intricate ragnatele
            che gli uomini hanno posto nei cuori.
            Ma lascerò anche un'immenso amore
            per le persone da me tanto amate,
            per ritrovarle in altre dimore
            in altri luoghi di anime popolate.
            Renato Pergola
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              Solo un ricordo

              Cosa rimane di noi,
              se non un vecchio stanco amore vissuto intensamente.
              Di quell'amore che nulla a chiesto e tutto ha dato.
              Solo un ricordo di giovanili passioni,
              di forti emozioni di due giovani amanti.
              Ed è per questo amore che fino all'ultimo vivrò per sentirti dire ancora: ti amo!
              Renato Pergola
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                In ricordo del mio gatto

                Prima di dirti addio.
                Vorrei ricordare il tuo arrivo
                nella mia casa e nella mia vita,
                ricordare il tuo bel muso vivo,
                e la tua tenerezza infinita.
                Ricordare il tuoi occhi grandi
                e dell'amore che hai saputo dare,
                ricordare il tuoi dolci sguardi
                che solo baci potevano rubare.
                Ricordare che per casa correvi
                e a noi tutti che ti abbiamo amato,
                il ricordo che la gioia esprimevi,
                con i tuoi richiami per essere coccolato.
                Tutto questo vorrei ricordare,
                amico di sempre, caro amico mio,
                dirti che hai saputo farti amare.
                Questo ricorderò prima di dirti... Addio.
                Renato Pergola
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                  Io credo

                  Credo in un mondo pieno di speranza,
                  per chi avrà il coraggio di perdonare,
                  per chi nel dolore avrà saputo dare,
                  senza tornaconto amore in abbondanza.
                  Credo in una vita fatta d'amore intenso
                  che si più duratura e più completa,
                  che possa dire anch'io, come disse il poeta,
                  di questo amore "m'illumino d'immenso".
                  Renato Pergola
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