Poesie di Renato Pergola

Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Ricompensa d'amore

Cuore vagabondo dove vai?
Vado dove un giorno mi portò colei
che ho tanto amato e tanto pianto.
Dove l'amore senza età e senza tempo mi conforta, in un posto dove l'amore sboccia una sola volta.
Cuore vagabondo, quando un giorno sarai al mio cospetto, verrò ad asciugarti quelle lacrime che meritano rispetto.
Renato Pergola
Vota la poesia: Commenta

    Morire

    Passa la morte gelida e silente,
    ci scruta, ci osserva ma non dice niente.
    Poi d'improvviso si ferma sul tuo letto,
    la guardi e ti accorgi che merita rispetto,
    di lei non devi aver paura e mandare via,
    ma del mostro che ti ha reso infelice, la malattia.
    Lasciami vita, lasciami andare,
    ho donato tutto il mio amore, più niente posso dare.
    Renato Pergola
    Vota la poesia: Commenta

      Narciso

      Finalmente di ho visto e te lo voglio dire,
      no! Non andare via, lasciami finire,
      voglio dirti che ti amo da morire.
      Sento che intorno a me tutto svanisce
      e solo la tua immagine mi appare,
      mi guarisce, mi lusinga, mi rapisce.
      E tu dimmi che mi ami, voglio sentirtelo dire,
      dimmi: amo il tuo sorriso, la tua bocca,
      e il tuo bel viso, accarezzare i tuoi capelli
      biondi... stupido specchio perché non mi rispondi!
      Renato Pergola
      Vota la poesia: Commenta

        L'uomo

        Mi sono chiesto invero molte volte,
        dov'ero quando tutto incominciò?
        Le mie domande al fin saranno sciolte
        quando la morte un giorno incontrerò.
        Mi dissero di esser stato Adamo,
        che nel giardino dell'Eden si smarrì,
        dopo aver condiviso di quel ramo,
        il frutto che la donna gli offrì.
        Scacciati fummo un di da quel giardino,
        per vivere in una terra desolata,
        per ordine del Padre mio divino,
        per dare vita ad una umanità ingrata.
        Poca è la pace che il mondo ha generato,
        che in secoli di vita insiem si visse.
        Guerra, morte, fame, carestia hanno intonato
        i quattro cavalieri dell'Apocalisse.
        Ma un dì sarem chiamati tutti quanti
        e nel giardin ci rivedremo un giorno,
        ma nel morir non ci saran rimpianti,
        la morte... è solo un mezzo di ritorno.
        Renato Pergola
        Vota la poesia: Commenta

          Buonanotte Venezia

          Come vorrei essere un gabbiano e librarmi nell'aria per osservare Venezia di notte, con le sue luci, i campanili, le chiese, i suoi palazzi e poi planare dolcemente nell'acqua e guardare la luna spargere i suoi argentei raggi sulla laguna, che si fondono con il verde smeraldo dell'acqua generando brillantini colorati, dove Venezia si specchia prima di coricarsi.
          Renato Pergola
          Vota la poesia: Commenta