Scritta da: Anna De Santis

Per una notte

Ti ho cercato per non morire,
mia finta compagnia di storie facili,
pagate ad ore per non morire,
non dirmi mai che te ne vai.
Dammi il tuo amore per non soffrire
Senza pensare fammi sognare,
sei qui solo per me, dimmi sei unica,
scaldami il cuore, per non morire.
Non ti conosco, non so il tuo nome,
chiamami amore, lo griderò
ma non mi dire mai,
che te ne andrai,
fai finta che, sia solo tua.
Sono io l'unica, stringimi forte
non ti racconterò, la mia tristezza,
fammi sai compagnia, amami come puoi,
non ho pensato mai, sei come me.
Baciami ancora, stringimi come sai,
per una notte ormai, dimmi sei mia...
Anna De Santis
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    Scritta da: Anna De Santis

    Sono principessa

    Voglio essere principessa,
    ed aspetto il mio principe azzurro
    ho buttato messaggio e bottiglia
    poi qualcuno lo leggerà.
    Ora aspetto qui sulla spiaggia,
    la mia casa è vicino al mare
    ogni tanto sento bussare spero sempre e lo faccio entrare.
    È passato un pescatore
    era bello e abbiam fatto l'amore
    sotto il cielo, sotto le stelle: vuoi sposarmi? Ho detto di no.
    Io aspetto il mio principe azzurro
    so che un giorno da qui passerà
    sul suo cavallo bianco, principessa mi farà.
    Ha bussato un marinaio
    sceso appena dalla nave
    a lui anche ho dato la chiave ogni volta che vuole son quà.
    L'ho amato con tutto l'ardore,
    sotto il sole abbiam fatto l'amore,
    mi ha chiesto: vuoi essere mia, anche a lui ho detto di no.
    Aspetto il mio principe azzurro,
    so che un giorno da qui passerà
    sul suo cavallo bianco principessa mi farà.
    Son passati ormai tanti anni,
    principessa io vengo chiamata,
    senza corona e dignità
    non mi chiede nessuno più in sposa
    ed il principe non passa di quà,
    poco importa, sapete una cosa?
    Principessa lo sono già.
    Anna De Santis
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      Scritta da: Anna De Santis

      Noi due

      Soli, abbracciati, su questo scoglio,
      mentre il sole al tramonto
      sparse brillanti sopra il mare
      e di merletti di spuma
      s'addobbarono l'onde.
      Sparse le barche dei pescatori,
      a ritirar le reti
      e noi a sognare.
      Un giorno sei andato via,
      per tutto questo tempo ti ho desiderato,
      tutti negli occhi ho guardato
      ma non ti ho più trovato,
      poi mi sono persa e non ti ho più cercato.
      Un giorno son tornata e ti ho visto arrivare,
      i tuoi occhi nei miei, un dolce turbamento,
      è stato un momento, mentre lei ti baciava.
      Volevo urlare, per quello che sentivo,
      non era giusto, ma dalla rabbia morivo.
      È sera, seduta sullo scoglio, sola volevo dimenticare,
      ma una tua carezza mi ha fatto ricordare,
      noi due abbracciati di fronte al mare.
      Anna De Santis
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        Scritta da: Anna De Santis

        M'hai dato troppo core

        Caro er mio Signore
        m'hai dato troppo core,
        me sciorgo a na carezza,
        davanti ar tramonto, a un fiore
        nun sopporto er pianto de na creatura
        tutto me fà tenerezza.

        Me dovevi da fà
        er core più duro
        privo de sensibilità
        così che davanti a tutti
        me potevo parà
        e sicura nelli occhi a li guardà.
        Certo che un poco e un poco
        puro m'accontentavo
        ma cor core così bono
        tutti se n'approfittano.
        Bè, nun fà niente
        vojo esse così come sono.
        Anna De Santis
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          Scritta da: Anna De Santis

          Santiago del cile

          Cantavo al mio bambino,
          per non fargli sentire l'eco dei fucili
          in piazza grande.
          Lo tenevo stretto al cuore per non morire.
          Tremando si addormentò.
          Angelo mio quanto soffrire,
          in questa terra meravigliosa e affranta
          dove la gente è ormai stanca di tanto subire.
          Soli io e te, mi bastava guardarti,
          tutto il mondo fuori,
          e ad ogni bacio, ad ogni carezza
          avere la certezza
          che quell'incubo presto sarebbe finito,
          e che Il sogno ormai di averti si era realizzato,
          il desiderio di sentirmi donna e mamma,
          il mio cuore aveva pacato.
          Ricordo ancora la voglia di tornare,
          di arrivare finalmente a casa,
          e non ti finito mai di raccontare,
          di quell'uccello dalle ali possenti
          che ci riportava, sopra cielo e mare
          dove cominciava il sole.
          Anna De Santis
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            Scritta da: Anna De Santis

            Ad Isabella dolce zitella

            La voglia di sentirti pienamente donna
            e la paura,
            ancora in te è continua guerra,
            non affrontare, è dura,
            non calcolare,
            sarà un'altra avventura?
            Che vuoi che sia, lasciati andare,
            non serve sia per sempre,
            comincia ad amare,
            si pensa sempre troppo
            e si lascia stare,
            per quanto vuoi negarti all'amore,
            non hai paura d'invecchiare?
            Ancora bella, dolce, seducente,
            ma la paura di essere coinvolta,
            di dare alla tua vita quella svolta
            ti fa tremare, ti sconvolge la mente
            sola nella tua stanza, rimani a pensare...
            Vale la pena forse di tentare,
            buttarsi e perdere la testa
            oppure raccogliere i cocci della tua vita
            e di quello che resta.
            Anna De Santis
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              Scritta da: Anna De Santis

              Non è peccato

              Sei riuscito a spingermi su per la salita,
              raggiungendo il culmine,
              quella voglia infinita,
              di te che tanto ho desiderato,
              amarti non è stato mai peccato.
              Abbiamo scalato insieme quella vetta,
              senza troppa fretta,
              e finalmente liberi ci siam guardati intorno,
              su verdi monti, e cieli tersi,
              irrimediabilmente ci siamo persi.
              Anna De Santis
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                Scritta da: Anna De Santis

                La vendemmia

                S'alzò la gonna per salir sul carro,
                tra i cesti per raccoglier l'uva.
                Avea le cosce ben tornite
                e le labbra di vino saporite,
                coperta era di mosto,
                mentre l'uva pestava, tutta di sangue grondava,
                fin nel suo seno turgido, c'era uva vermiglia, una meraviglia.
                Da un gran calore l'aria fu pervasa,
                l'uomo che svuotava i tini, la guardava,
                e mosto e amore, complici nel cuore,
                un bacio ardente al calor del sole,
                tanta voglia di lei,
                poi non capì più niente,
                ma a sera si trovarono stretti in quell'abbraccio
                tra l'euforia del mosto profumato,
                non fu peccato.
                Anna De Santis
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Sonotuttaundifetto

                  Sonotuttaundifetto, chi l'avrebbe detto
                  ma mi amo da morire,
                  dovrei dimagrire,
                  potrei meglio, le persone moleste, digerire
                  ma non mi resta che continuare a vivere, subire
                  e passare al resto.
                  Sempre tardi per poter capire che c'è di peggio
                  come morire,
                  ma per me è presto.
                  Sono sull'onda fortunata,
                  sono sulla rima baciata,
                  mi ritrovo a far follie
                  perché di questa vita mi sono un po' scocciata.
                  Cosa resta a me tuttaundifetto,
                  prendermela comoda, non più di petto,
                  le situazioni strane le lascio agli altri
                  perché non voglio più intervenire,
                  chi me lo fa fare,
                  finalmente appagata, me la posso godere!
                  Anna De Santis
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