Poesie d'amore


in Poesie (Poesie d'amore)
Non ti rincorro,
lascio la porta aperta per quando vorrai planare
fra le mie braccia,
inondare il mio cielo di colori di fuoco
e trovare una nuova fede nella mia anima.
Non ti chiedo dove stai andando,
parlo di te alle mie ombre
e affitto un pezzo di paradiso
per quando saremo insieme.
Composta giovedì 16 agosto 2018
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    in Poesie (Poesie d'amore)
    Punti colorati su uno sfondo grigio,
    pennelli che stracciano e intersecano
    le parabole della vita,
    così siamo noi umani,
    corpi sottili in spiriti immensi,
    così siamo noi viandanti,
    senza acqua e cibo,
    lungo sentieri oscuri e sopra mari ignoti,
    così siamo noi donne,
    voliamo nelle notti di luna piena
    e ci addestriamo come guerrieri alla vita,
    così siamo noi sventurati,
    manteniamo intatto l'orgoglio e la fede,
    perché l'unico atto di coraggio
    è la sapienza dell'amore.
    Composta mercoledì 13 giugno 2018
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      Scritta da: Roberto Di Nardo
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Tu che dormivi

      Tu che dormivi tra due mani sporche
      di sangue, vecchi debiti e difetti,
      come se fosse l'uomo tra i giganti,
      a darti, lui, amore e sicurezza.

      Saltavi tra emozioni e sentimenti,
      sembrava che nascessero a seguirti,
      avevi gli occhi grandi come il sole
      che se a guardarlo, in lacrime pioveva.

      Ebbene, cuore soffice, leggero,
      sei sempre stata marmo di certezza,
      e vita passerebbe nell'eterno,
      all'ultimo respiro ad aspettarti.

      Cercando un dio nascosto tra le stelle
      desiderando a crederne esistenza,
      tra lacrime malate ad impotenza,
      ad implorarne scambio a sofferenza.

      Vivi tra chi ti ha vista sì felice,
      cui hai trasmesso sogni e tenerezza,
      quella che senza nulla, davi in cambio,
      perché era dentr'essenza di te stessa.
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        Scritta da: Roberto Di Nardo
        in Poesie (Poesie d'amore)

        ...che canta e che spera

        Sei tu che mi hai dato l'amore per sempre, passando per caso, sì semplicemente,
        hai dato pulsione ad un cuore sommerso,
        convinto ogni giorno di saper di niente

        Se un gioco che un dio ha voluto provare,
        o scherzo destino a poter osservare
        per quanto avrei chiesto chi fossi nel mondo,
        fantasma, miraggio, pagliaccio balordo.

        Ogni mio sentimento, anche il fiato del cuore,
        rimetterei in pegno a poterti aiutare,
        ché bella cui il cielo dovrebbe creare
        più grande destino a doverti abbracciare.

        Perché non importa chi dentro i tuoi occhi
        ti desse certezza di quanto tu cerchi,
        che sia vero amore che attorno ti avvolga
        e il mio sacrificio, si sappia non valga.

        Eppur non ho mai concepito il coraggio
        che tu possa mai camminare al mio fianco.
        Sarebbe di un uomo, cui sogno si avvera
        ma è solo un buffone che canta e che spera.
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          Scritta da: Roberto Di Nardo
          in Poesie (Poesie d'amore)

          E terra poi cadde a volare

          Colora il pennello pittore, di voce
          che musica ti esca, dal cuore alla luce,
          scolpisci ed intaglia l'amore d'eterno
          di piume e di fiori, di bianco d'inverno,
          cantando rapito disegna di stelle
          che scoppino allegre, creando scintille
          tra cieli di prati, cui il sole si culla,
          cent'anni in ricami per sogni a fanciulla
          da te nascerebbe bellezza, danzando
          dei passi, faresti parlare, inventando
          creatura di strisce infinite, ribelle,
          al dio di cui soffia di argilla e di pelle,
          lo so, toglieresti ogni verso a creare
          quel giorno che terra poi cadde a volare.
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            Scritta da: Roberto Di Nardo
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Sapessi che amore

            Sapessi che amore ti avessi incontrato,
            l'ho sempre e soltanto per sempre sperato,
            tra carte e parole dal cuore strappate
            da un nero profondo, a colori segnate
            e descritte da sogno ogni segno, sentito,
            qualsiasi disegno avrei fatto, mentito.

            Tra passi di nuvole senza ragione,
            in mezzo a ruscelli di pura emozione,
            che amore ti avessi davvero trovato,
            più forte che il tempo abbia desiderato.

            Hai scritto il linguaggio che bocca mi urlava,
            hai fatto in coraggio che tutto mancava,
            trasposto illusioni all'interno canzoni
            dimentico pezzi di vita e ragioni,
            perché tutto sfuma e la nebbia dirada
            se non ti appartiene si perde per strada.

            Sapessi che amore ti avessi trovato
            sarei dove prima non sono mai stato,
            un mondo che basta girarmi di fianco,
            dormire ti guardo che non son mai stanco.
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              Scritta da: Roberto Di Nardo
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Non te ne andare

              Non te ne andare
              speranza di attimi in pace,
              sereni
              da nuvole a mente mai sgombra di oscuri pensieri e tormenti.
              Senza dire mai più che "magari va meglio",
              errore che porta a serrare poi i pugni,
              con qualcosa che accade,
              o qualcosa che torna alla mente a mancare.

              Non ti è mai appartenuto l'amore qualunque,
              ché a soffrire nel petto ne hai reso destino.

              Non hai mai rinunciato al tuo esser te stesso, rinnegando l'orgoglio a rivendicazione,
              per le scelte che altri han pagato.

              Amore che senti fuggire,
              amore che temi poi possa morire,
              amore mai nato.
              Perduto, sia che oggi o domani.
              O che è impresso al passato.

              Oh ti prego speranza,
              non te ne andare col prossimo pezzo a mancare.
              Di frammenti perduti son piene le strade percorse,
              e non resta che un cuore malato,
              sconfitto,
              disincantato.

              Eppure era nato tra i sogni più puri
              ed ingenui a far schifo.

              Adesso a cercare un ultimo scoglio,
              il bisogno di un altro respiro.

              E che poi sia la carne
              inerme in attesa a tormento
              di avvoltoi che dilaniino,
              e di corvi stupendi,
              cui affidarsi a volare nel vento del mondo perduto.
              E perdente da quando ricordi esser vivo.
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