Scritta da: Roberto Di Nardo

E terra poi cadde a volare

Colora il pennello pittore, di voce
che musica ti esca, dal cuore alla luce,
scolpisci ed intaglia l'amore d'eterno
di piume e di fiori, di bianco d'inverno,
cantando rapito disegna di stelle
che scoppino allegre, creando scintille
tra cieli di prati, cui il sole si culla,
cent'anni in ricami per sogni a fanciulla
da te nascerebbe bellezza, danzando
dei passi, faresti parlare, inventando
creatura di strisce infinite, ribelle,
al dio di cui soffia di argilla e di pelle,
lo so, toglieresti ogni verso a creare
quel giorno che terra poi cadde a volare.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Roberto Di Nardo

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:10.00 in un voto

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti