Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Telefilm
La vita non si basa sui se.
dal film "Settimo Cielo" di Serie TV
La vita non si basa sui se.
Jen: io non posso stasera... esco con Chris...
Dawson:... è un appuntamento...
Jen: ti dà fastidio?
Dawson: dovrebbe?
Jen: non lo so... dimmelo tu
Dawson: no... e a te? Dà fastidio che a me non dia fastidio?
Jen: dovrebbe?
Dawson: non lo so... dimmelo tu
Jen: no... non mi dà fastidio!
Joey: Bene... non dà fastidio a nessuno!
Ho una zia che ogni volta che versa qualcosa da bere a qualcuno dice "dimmi tu quando basta".
Mia zia diceva sempre "dimmi quando basta" e noi ovviamente non lo dicevamo mai. Nessuno dice mai "basta", così resta aperta la possibilità di averne ancora. Più tequila. Più amore. Più di tutto. Di più è meglio.
...
Vorrei dire una cosa a proposito del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, e del sapere quando dire basta. La linea che divide il vuoto dal pieno è un barometro dei nostri bisogni e dei nostri desideri. Decidiamo noi dov'è quella linea.
Tutto dipende anche da cosa ci stanno versando.
A volte ne vogliamo soltanto un sorso, altre volte non è mai abbastanza, il bicchiere è senza fondo... e vogliamo averne di più.
È la stessa cosa per tutti noi. Cerchiamo di non avvicinarci troppo alle persone che vivono alla porta accanto. È più facile fare un cordiale cenno, piuttosto che chiedere cos'è che non va, è più facile continuare a camminare che essere coinvolti. A volte però, facciamo conoscenza con persone con cui condividiamo un recinto e diventiamo amici per tutta la vita, ma soprattutto manteniamo le distanze, perché preferiamo che i vicini sappiano poco di noi, piuttosto che troppo.
- Meredith: bene un'altra chiacchierata cuore a cuore?
- Richard: so che non mi sopporti, e hai tutto il diritto di non sopportarmi. Ho abusato del mio potere, ma ora sono qui, nel tuo territorio, e quello che voglio dire... quello che voglio dire è che vedevo cosa tua madre stava facendo, vedevo che ti trascurava, che respingeva tuo padre e per molto tempo mi sono sentito in colpa per questo. Ma tu che ne guadagnavi? Niente! Niente! Non ero il tuo difensore, non ho lottato per te, non mi sono mai imposto per te, mi sono tirato fuori da tutto, mi sono detto che ero giovane e non sapevo fare di meglio, ma sapevo fare di meglio! Non ero molto più giovane di quanto tu sia ora, avrei dovuto difenderti, Meredith, come tu hai difeso quella bambina oggi. Mi sono detto che non ero tuo padre, che non era una mia responsabilità, che facevo bene a non intromettermi, mi sono tirato fuori da tutto, tu eri indifesa, eri una bambina, una bella bambina, simpatica e intelligente... e nessuno ha alzato un dito per te, mi dispiace tanto, tantissimo... mi dispiace tanto, mi dispiace...
Se non metti te stesso al primo posto, ogni tanto e non insegui un tuo sogno personale; temo che ti sveglierai un giorno rimpiangendo quello che potevi essere.
Abbiamo perso Clarke. Non possiamo perdere anche Bellamy.
Come puoi mandarmi da un'altra? Come puoi?
Le ho estratto una stalattite dal torace, Callie. Le ho fatto il bagno quando non ci riusciva. Non riesco a immaginare di poter essere di un'altra in quel modo.
In sala operatoria il tempo perde ogni significato: mentre si sutura e si salvano vite, l'orologio non ha importanza. 15 minuti, 15 ore. In sala operatoria i chirurghi fanno volare il tempo. Fuori dalla sala operatoria comunque, il tempo si diverte e ci prende a calci nel sedere. Anche ai più forti di noi gioca brutti scherzi: rallenta, indugia, fino a fermarsi, lasciandoci intrappolati in un attimo incapaci di muoverci in una direzione o nell'altra.