Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Telefilm
Credevo fossi troppo contorto per amare, ma mi sbagliavo... è me che non vuoi amare...
dal film "Dr. House - Medical Division" di Serie TV
Credevo fossi troppo contorto per amare, ma mi sbagliavo... è me che non vuoi amare...
Non dev'essere solo il momento giusto, o la situazione giusta Dawson. Dev'essere anche la persona giusta.
Ha un nome questa oscurità?
Questa crudeltà, questo odio... come ci hanno trovato?
Hanno rubato le nostre vite o li abbiamo cercati e accolti tra le braccia?
Che cosa ci è successo?
Perché oggi mandiamo i nostri figli al mono come mandiamo i giovani in guerra?
Sperando che tornino sani e salvi, ma consapevoli del fatto che alcuni si perderanno lungo la strada.
Quando abbiamo perso la nostra strada?
Consumati dalle ombre, inghiottiti dall'oscurità più profonda.
Ha un nome questa oscurità?
È tuo quel nome?
Fa' che le cose che ami siano il tuo rifugio.
Arriva un momento in cui senti che la vita ti sfugge di mano. È un momento di disperazione. Devi decidere che direzione prendere... Combatterai per chi ami? Saranno gli altri a dirti cosa fare o ti nasconderai nel più profondo? Sarai perseguitato per la tua scelta o imboccherai una nuova strada? Sceglierai di andare avanti stringendo i denti o semplicemente sopravviverai?
Il mio migliore amico mi ha ricordato una citazione di William Shakespeare che mi sembra appropriata: "vi è una marea nelle cose degli uomini la quale se colta al flusso porta al successo. Se è negletta l'intero viaggio della loro vita resta arenato nei bassifondi e nelle disgrazie. Ora noi navighiamo in un mare aperto. Dobbiamo dunque prendere la corrente finché è a favore. Oppure fallire l'impresa avanti a noi". Io credo che questa frase significhi che la vita è breve e le opportunità sono rare e noi dobbiamo essere pronti ad afferrarle. Non solo le opportunità di successo ma anche quelle di ridere, di vedere le meraviglie del mondo e di vivere. Perché la vita non ci deve nulla. In realtà siamo noi che dobbiamo qualcosa alla vita e se riuscissimo a renderci conto che... scusate avrei altro... è solo che sto per avere il mio bambino.
- Buffy: Angel!
- Angel: penso ai bambini svegli in questa notte di Natale, con l'orecchio teso... per sentire il suono di una slitta...
- Buffy: Angel, ti prego, devi metterti al coperto! Restano pochi minuti di buio!
- Angel: lo so, i miei sensi percepiscono l'arrivo dell'alba...
- Buffy: non ho tempo per le spiegazioni, devi solo fidarti di me! Quella presenza che ti tormenta...
- Angel: non mi sta tormentando, mi ha indicato la via.
- Buffy: ti ha indicato...
- Angel:... cosa sono
- Buffy: cosa eri!
- Angel: e sempre sarò. Volevo sapere il perché del mio ritorno e ora lo so!
- Buffy: tu non sai niente. Un'entità malvagia ha il potere di farti fare quello che vuole e tu l'assecondi!? Ti arrendi così!?
- Angel: non posso ricominciare da capo, non posso continuare a uccidere!
- Buffy: allora combatti!
- Angel: no... è troppo dura!
- Buffy: Angel, ti prego... vieni a metterti al riparo...
- Angel: mi ha ordinato di ucciderti, c'eri anche tu nel mio sogno... mi ha ordinato di dannarmi definitivamente e tornare un mostro!
- Buffy: so cosa ti ha ordinato! E a te cosa importa!?
- Angel: Anch'io lo volevo! Perché mi sei indispensabile... vorrei trovare la pace in te... anche se dovessi pagare con la mia anima... e una parte di me lo vorrebbe... sono debole... sono sempre stato un debole... non era il demone in me a farmi essere malvagio... era l'uomo...
- Buffy: sei debole? Chiunque lo è... chiunque può sbagliare. Forse quest'entità ti porta verso il male, ma lo fa solo perché ha bisogno di te... e questo vuol dire che è vulnerabile! Angel, non capisci? Ti viene concesso di poter fare del bene, di poter fare ammenda... ma se tu dovessi morire in questo momento, saresti stato solo un mostro... Angel, ti prego! Il sole sta sorgendo...
- Angel: vattene...
- Buffy: no...
- Angel: credi davvero che a uno come me possa essere concesso il perdono!? Tu non immagini nemmeno quello che ho fatto! Ora vattene!
- Buffy: tu non resterai qui! Non ti lascio morire!
- Angel: vattene!
- Buffy: non... no... lasciami!
- Angel: non vale la pena di salvarmi, sono stato un uomo ignobile, tutto il mondo vuole la mia morte...
- Buffy: non pensi a me? Ti amo da morire... ho fatto di tutto per dimenticarti... ti ho anche ucciso ma non è servito! Odio tutto questo, che sia impossibile dimenticarti e che tu abbia il potere di ferirmi così... so bene tutto quello che hai fatto perché l'hai fatto anche a me... oddio, vorrei desiderare la tua morte, ma non posso... non ci riesco...
- Angel: Buffy ti prego... solo per questa volta, lasciami essere forte...
- Buffy: la forza è nella lotta! Che è dura e molto dolorosa e quotidiana... è questo il nostro compito e dobbiamo farlo insieme... ma se sei troppo vigliacco per reagire, allora brucia, se non sai ancora convvinto di appartenere a questo mondo, non ho più argomenti... ma non aspettarti che io stia a guardare e neppure che pianga la tua morte! Perché io...
- [il sole non sorge, ma cade una leggera neve... Angel e Buffy, si tengono per mano, passeggiando nelle vie innevate...]
Quando non piaci a nessuno Devi avere ragione, altrimenti non vali niente.
- Veronica: Pare non ci siano segni di effrazione.?
- Piz: Non era chiusa.
- Veronica: Campus del college. Tutti i tuoi averi. Da dove vieni, Disneyland?
- Piz: Portland, oh beh, un po' fuori da Portland, una zona residenziale chiamata Beaverton, tutta gente timorata di Dio. Un minivan in ogni vialetto, un pollo in ogni forno.
- Veronica: Dove non fanno mai domande retoriche.
Preferisco il secondo bacio... perché è quello che ti dà la conferma, il più sicuro!