Quando si accende l'amore è una pazzia temporanea. L'amore scoppia come un terremoto e in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione, bisogna riuscire a capire se le nostre radica sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle. perché questo è... l'amore è questo. L'amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare svegli alla notte immaginando che lui sia lì a baciare ogni parte del tuo corpo. Non arrossire, ti sto dicendo delle verità. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo. L'amore è invece, è quello che resta nel fuoco quando l'innamoramento si è consumato. Non sembra una cosa molto eccitante, vero? Ma lo è. Tu credi di poter anche solo immaginare che arriverai a provare questo per il Capitano Corelli?
Che stupidi che siamo... Quanti inviti respinti, quanti... quante frasi non dette, quanti sguardi non ricambiati... Molte volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno...
L'amore è una pazzia temporanea, erutta come un vulcano e poi si placa, e quando accade bisogna prendere una decisione. Devi capire se le vostre radici si sono intrecciate al punto da rendere inconcepibile una separazione. Perché questo è l'amore. Non è l'ardore, l'eccitazione, le imperiture promesse d'eterna passione, il desiderio di accoppiarsi in ogni minuto del giorno. Non è restare sveglia la notte a immaginare che lui baci ogni angolo del tuo corpo. No, non arrossire, ti sto dicendo qualche verità. Questo è semplicemente essere "innamorati". Una cosa che sa fare qualunque sciocco. L'amore è ciò che resta quando l'innamorato si è bruciato; ed è sia un arte sia un caso fortunato. Ci sono radici che si protendono sottoterra l'una verso l'altra e quando i bei fiori cadono si scopre che si è un albero solo, non due. Ma a volte i petali cadono senza che le radici si siano intrecciate.
La prima volta che seppi che mia madre stava male fu quando mio padre ributtò in mare il pesce e la sera soffrimmo la fame. "Per capire il vuoto", lui ci disse.
- È vero, sono caduta. - E ora guardala... Così elegante. - Signor direttore generale, dovremo sbrigarci, perderemo l'inizio. - Vediamo le danze di primavera ogni anno, possiamo perdere un minuto. Come ti chiami? Non avere paura di guardarmi. Ti piacciono le prugne dolci o le ciliege? - Vuol dire da mangiare? - A me piacciono le prugne dolci. Vieni. Nella vita nessuno di noi trova la gentilezza che dovrebbe. Buongiorno. Uno di ognuno, per favore. I miei figli li aspettano tutte le primavere. - Ora sono una geisha anch'io! - Eh, si. Lo sei. Dove hai preso questi occhi sorprendenti? - Mia madre mi ha dato questi occhi. - Generoso di parte sua. - Come lo è stato lei con me. - Fammi un sorriso, non vuoi? Ecco, così. È il tuo regalo a me. Con questi ti comperai la cena. Ed ora promettimi una cosa: quando farai un capitombolo, niente broncio. Molto meglio.
Vieni con me. Tu credi che non ci sia niente per te là fuori, ma non è vero. Sei tu che non vuoi che ci sia. Marlena, meriti una vita migliore di questa: se quella vita sia con me o no, o se tu mi ami o no, non importa. Ma devi cominciare adesso.