I giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo.
dal film "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino
I giorni in cui dimentico sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui ricordo.
Comunque la pensino gli altri, con l'aiuto di Dio gli uomini possono fare qualsiasi cosa.Commenta
Stanotte mia madre mi ha mostrato una foto: ne mancava la metà. Non ho voluto dirglielo, ma anche a me manca lo stesso pezzo.
In ogni strada di questo paese c'è un nessuno che sogna di diventare qualcuno. È un uomo dimenticato e solitario che deve disperatamente provare di essere vivo.
Ci teniamo tutti ad essere accettati ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani ed impopolari. Come ha detto Frost "due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso".
Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno: radicata nel terreno come un albero Sakura. Ma a ne diceva che ero come l'acqua. L'acqua si scava la strada anche attraverso la pietra, e quando è intrappolata l'acqua si crea un nuovo varco.
- Carol: È stato tuo padre a parlarti di questa musica?
- Stefano: Sì! Dice che è l'unica volta in cui ti ha visto piangere.
- Carol: Allora è per questo che mi hai portato qui!? Una serata particolare, un posto magico e un secondo fine... come sempre.
- Stefano: Io non ti ho mentito quando ti ho detto che volevo vederti sotto una luce diversa... era la verità.
- Carol: E pensavi davvero che bastasse un po' di musica per vedermi crollare?
- Stefano: Io pensavo solo che bastasse un po' di musica per capire qualcosa in più di te.
- Carol: Non sempre conoscere il passato di una persona aiuta a capirla, vedi tuo padre.
- Stefano: Carol che cosa c'entra mio padre? Non cercare di cambiare discorso.
- Carol: C'entra invece, dimenticando il suo passato lui ha dimenticato chi era veramente, ma questo a me non succederà mai.
- Stefano: Se hai alzato un muro così alto... quello che difendi deve essere davvero molto importante... e io voglio scoprirlo...
- Carol: Sì! Su questo hai ragione, la cosa più preziosa che ha una persona sono i ricordi!
La fedeltà di un cane ci insegna che l'amicizia può durare per sempre...
Non mi hai chiesto perché amo ballare. Lo vuoi sapere? Io ballo perché la danza può cambiare le cose. È bastato un passo per liberare la generazione di Elvis, un solo passo può farti diventare qualcuno ricordi?
E questi passi possono dare a un ragazzino riccio, un po' di speranza e farlo sentire speciale.
- Serena: Non ne posso più, Blair.
- Blair: Perché avevi quasi perso. Ti avevo bloccata con quella presa, non negarlo.
- Serena: Non intendevo questo, ma la situazione in sé. Le lotte, i tradimenti, il dover guardarsi da ogni possibile mina vagante. Sono esausta.
- Blair: Sono stufa anch'io. Stufa di sembrare sempre Lord Fenner accanto a Sanshai Barbie. La vita è breve, ma tu la fai sembrare così lunga.
- Serena: Beh, se è così che la pensi veramente, forse non dovremmo essere amiche. Forse il college ci avrebbe separate comunque. Quindi tanto vale cominciare da adesso, giusto?
- Blair: Per me va bene. Tu vivi la tua vita ed io la mia.
- Serena: Sembra fantastico.
- Blair: Sono d'accordo.
- Gg: Da amiche ad avversarie. Credevamo di aver visto tutto, ma questo non si era mai visto. Serena e Blair dichiarano un "cessate il fuoco". Dopo tanta terra bruciata, chi delle due può dirsi vincitrice?