La sola cosa che ci resta è il ricordo che tu avrai di me... e io ho bisogno che questo ricordo sia intenso e bellissimo. se te ne vai ora il tuo ricordo di me sarà perfetto... tu sei la mia immortalità.
[Blair sta per partire] - Serena: Blair. - Blair: Che c'è? Vuoi un passaggio a JFK? - Serena: Tua madre mi ha detto che parti per la Francia. - Blair: Ha la bocca un po' troppo larga. - Serena: B, sono la tua migliore amica, era scioccata che non lo sapessi. - Blair: Beh, ora lo sai. - Serena: So bene come ti sei sentita quando sono partita senza dirtelo. - Blair: Perché sei venuta qui? - Serena: Resta. Non permettere ad uno stupido scandalo di farti scappare come ho fatto io. Come fanno tutti quelli del nostro ambiente. - Blair: È tutto così orribile. La mia vita è andata in pezzi. - Serena: E allora ricostruiscila. Sei una Waldorf, ricordi? Non è la gente a dirti che sei. Sei tu a dirlo a loro. Resta e combatti. Io combatterò con te. - Blair: Sono così imbarazzata. Io sono così. - Serena: Così cosa? Ricomincia da capo, si può fare. Io lo so. Insieme possiamo farcela. - Blair: Prometti? - Serena: Promesso.
No, non vuoi, perché non ti sei mai provato in nulla e se non ti provi in nulla, non puoi fallire... Ci vuole spina dorsale per vivere la vita che vuoi, Frank.
Il ballo può cambiare la tua vita. Un passo può trasformare le persone. Un passo può farti credere di essere migliore. Un passo può rendere libera un'intera generazione.
Che stupidi che siamo... Quanti inviti respinti, quanti... quante frasi non dette, quanti sguardi non ricambiati... Molte volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno...
- È vero, sono caduta. - E ora guardala... Così elegante. - Signor direttore generale, dovremo sbrigarci, perderemo l'inizio. - Vediamo le danze di primavera ogni anno, possiamo perdere un minuto. Come ti chiami? Non avere paura di guardarmi. Ti piacciono le prugne dolci o le ciliege? - Vuol dire da mangiare? - A me piacciono le prugne dolci. Vieni. Nella vita nessuno di noi trova la gentilezza che dovrebbe. Buongiorno. Uno di ognuno, per favore. I miei figli li aspettano tutte le primavere. - Ora sono una geisha anch'io! - Eh, si. Lo sei. Dove hai preso questi occhi sorprendenti? - Mia madre mi ha dato questi occhi. - Generoso di parte sua. - Come lo è stato lei con me. - Fammi un sorriso, non vuoi? Ecco, così. È il tuo regalo a me. Con questi ti comperai la cena. Ed ora promettimi una cosa: quando farai un capitombolo, niente broncio. Molto meglio.
Il mio eroe è Hachiko, un cane, lo chiamavano Hachi, il cane del mistero, perché nessuno sapeva da dove venisse, e qui comincia la sua storia... quando mi raccontano di Hachi io sento di conoscerlo, Hachi mi ha insegnato cos'è la fedeltà ecco perché Hachi sarà sempre il mio eroe...