Post inseriti da Silvia Nelli

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Scritto da: Silvia Nelli
A me non basta un amore qualunque, un momento di passione, qualche sguardo, due parole e poca presenza. Io non voglio un amore maniacale, un letto che bolle 24 h su 24 h, occhi puntati perennemente sulle mie mosse, dover spiegare ogni minimo passo. Sentirmi addosso una continua presenza fino a soffocarmi. Tra un amore "distratto" e un amore "ossessivo" c'è l'amore! Il vero volto di esso è quello che da presenza senza soffocare. Ama corpo e anima con un giusto equilibrio. Sa di essere legato, ma lascia l'altra persona libera di essere se stessa. Un amore sano non si muove con possessività, ma con rispetto. Un amore che ama non impone e non controlla, ma asseconda e respira con te senza toglierti l'aria.
Composto sabato 19 novembre 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Molte volte non è una questione di educazione, ma di limiti! Persone che superano limiti a loro consentiti e pretenderebbero che tu stessi zitta, ferma, buona e aspettassi che abbiano finito i loro comodi e le loro convenienze. Io ho il mio spazio, tu il tuo. Io rispetto il mio limite, tu fai altrettanto. Se scegli di non rispettarlo sappi che se vieni "nel mio". Lì; comando io!
    Composto venerdì 18 novembre 2016
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      Scritto da: Silvia Nelli
      Ma no, non è vero che chi diventa più diffidente, rigido e si chiude un poco non ha più sogni. Io ho smesso di fidarmi di tutti, mi sono dedicata a me stessa e a quei pochi che amo, ma di sogni ne ho ancora. Forse non li manifesto più apertamente come prima, non li confido più con la mia voce, ma quella luce che ho negli occhi parla chiaro. E forse è meglio così perché quella luce solo chi ci tiene a me, mi ama e vuole proteggermi può notarla e capire cosa sogno... Al resto del mondo è un bene che non arrivi. I sogni sono difficili da realizzare perché sono poche le persone che ti darebbero una mano per raggiungerli e troppe quelle che si dannerebbero per distruggerteli.
      Composto venerdì 18 novembre 2016
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Non ho bisogno di avere "assi nella manica" da sfoderare per difendermi, io ho le tasche piene di verità. Quando si prova ad infangare qualcuno si fa solo per codardia, cattiveria e senso di inferiorità. Io non sento la necessità di farlo semplicemente perché vivo come penso, penso ciò che dico e di solito alle parole... le azioni arrivano di conseguenza. Se inventate scuse, tessete trame, create false motivazioni alle vostre mosse aspettatevi risposte adeguate. Io non crollo sotto i vostri colpi... ma il giorno che scelgo di sferrare il mio, capirete quanto una sola verità pesi molto di più di milioni di bugie.
        Composto giovedì 17 novembre 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          Lettera a me stessa. Quante parole vorrei dirti. Parole che se per un secondo ti guardo dal di fuori mi escono a fiumi dalla bocca. Quanto coraggio hai saputo costruire, anche quello che non avevi e quanta forza hai tirato su dagli abissi più profondi per non morirci dentro. Sei stata sciocca e stupida in molte occasioni. A volte alcune cose non le volevi proprio vedere e ti rifugiavi dentro l'ennesima bugia. Ti ho visto dire un'infinità di volte: "va tutto bene", ma in realtà di "bene" ne avevi davvero poco in quel momento. Hai avanzato comunque; tra rovi, erbacce, sentieri aridi e tempeste; e non ti sei mai posta il problema di quando sarebbe finita la strada, la pena o il calvario. Hai dato attenzioni e le hai sprecate e hai dato amore e ne hai ricevuto. Hai abbracciato amici veri, puliti e sinceri e hai sbagliato alcune strette di mano, qualche inizio e anche qualche fine. Perché di sbagli ne hai fatti, di errori ne hai commessi, ma non ti è importato... te li sei caricati nel tuo bagaglio di esperienze e li hai messi al sicuro dietro il tuo senso di "responsabilità". A volte sei così strana, sfuggente quasi dannata e in altri momenti sembri fragile, pronta a crollare e a mollare tutto. Non hai avuto sconti, ma il non averli ti ha insegnato a non concederli, perché la vita non regala niente e di possibilità ne da veramente poche. Hai imparato a non sprecarle, a valutarle e a non dipingerle come qualcosa che "se non faccio oggi, pazienza... lo farò domani". L'amore poi, non ne parliamo... è qualcosa in cui non hai mai indovinato. Santo cielo! Ragazza, non ne hai "azzeccata" mezza, ma anche qua non ti sei fermata e hai continuato a credere che ogni forma d'amore va goduta, sperata e protetta, ma mai rincorsa, tradita ed elemosinata. Hai fatto molto chiasso e spesso hai saputo far parlare di te. A volte in positivo e altre in negativo. Hai scombinato mondi fatti di certezze e hai ricostruito mondi interamente distrutti e rasi al suolo. Hai davvero saputo proteggere le persone che amavi, ma non tutti hanno protetto te. Hai arricchito il cuore e la vita di molti, ma alcuni cuori li hai delusi e alcune vite lacerate. Hai tanti ricordi che non lascerai andare mai, altri li hai distrutti, ma ciò che si vede in te oggi è la certezza che anche tu sarai nei ricordi di qualcuno. Adesso rientrerò in te e ti amerò più di prima perché quello che sei non è poi così male agli occhi del mondo e credo che tutto sommato io possa essere fiera di me stessa.
          Composto venerdì 9 settembre 2016
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            Scritto da: Silvia Nelli
            La verità è che nella vita di persone ne ho rincorse troppe. Ho rincorso se sbagliavo, ho rincorso perché l'orgoglio quando vuoi bene deve essere abbassato e ho rincorso anche quando avevo ragione per non perdere coloro a cui tenevo. La verità non è che io ho il fiatone e non ce la faccio più a correre. La verità è che io non ho più voglia di rincorrere. Dopo tanto dannarmi ho capito che le persone che restano insieme e vicine ci restano perché è un tenersi strette reciproco. Non si rincorrono, ma si tengono strette per correre assieme. E se uno dei due perde il passo l'altro rallenta per adeguarsi. Rispetta i suoi tempi per riprendere successivamente insieme la corsa. Ma durante questo processo quella "stretta" resta ben salda sempre e comunque ed è proprio questo a fare la differenza.
            Composto giovedì 17 novembre 2016
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              Scritto da: Silvia Nelli
              Noi persone vere siamo stanche! Siamo stanche di vedere "uomini" tornare a casa dalle loro famiglie illusorie, fare i bravi mariti lavati, cucinati, stirati e poi fuori vivono 500 vite parallele ed è più difficile trovare qualcuna che non si siano "fatti" di qualcuna ancora da farsi. Siamo stanche di vedere "donne" offrirsi senza problemi, sentirle poi giudicare l'universo femminile quando qualcuna si avvicina al loro bamboccio di turno. Siamo stanche di questo basso livello di valori e sentimenti. Siamo stanche, ma tanto fiere del fatto che anche se sole, messe un po nel buio, ferite e deluse non abbiamo perso mai di vista che il valore della dignità è qualcosa che non va toccato né svenduto a basso costo.
              Composto mercoledì 16 novembre 2016
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Beh sì... ogni tanto ti penso ancora e forse a te penserò sempre. Le cose importanti non si cancellano mai completamente al massimo le lasci andare. Sì, passi ancora per i miei pensieri e nonostante il tempo, nonostante il silenzio e la delusione il cuore ancora ti ascolta, ti sente e ti ama. Sì... ogni tanto sei ancora quel "qualcuno" che un qualcuno qualunque non è mai stato. Sei ancora quel qualcuno che dietro difetti e menzogne resta "unico". È sì, continui a divorarmi a tratti e a momenti, ma ora so difendermi perché quando mi passi nella mente il cuore non solo sente il "bello" che gli hai negato, ma riassapora anche il "male" che gli hai donato. Sì, ogni tanto ti penso ancora...
                Composto martedì 15 novembre 2016
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  Ho ascoltato persone fare prediche di ore sui comportamenti altrui per poi cadere ben più in basso di chi hanno giudicato. Resta difficile accettare che qualcuno possa pensarla diversamente da noi. E che il suo modo di agire, di rapportarsi con il mondo possa avere modi e tempi diversi dai nostri. Facile giudicarli "sbagliati", "deboli", "fragili" e "senza palle"... del resto "capire" costa di più esattamente come parlare riesce meglio che ascoltare. Scendete dal quel finto "trono" di re del mondo che vi siete ideologicamente costruiti e ricordate che il "giusto" sta in ciò che ognuno di noi sente di essere e non in ciò che voi vorreste che fosse o diventasse.
                  Composto martedì 15 novembre 2016
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