Dicono che credere:
è essere certi dell'esistenza
di qualcuno o di qualcosa,
che credere è prestare fede a cose impossibili,
credere è prestare fede alle parole,
ai sentimenti alle emozioni,
alla concretezza di ciò che
ci circonda e di chi abbiamo
scelto per credere.
Beh, nello scorrere del mio tempo
Ho capito che di concreto, di certo e
di esistenziale
ci siamo solo io e il mio caffè in tazza grande,
e ci prestiamo molta fede.
Bisogna avere un bel rapporto con il necessario per sapere amare e apprezzare ciò che abbiamo e cosicché rendersi speciali.
Ho il cuore negli occhi, ecco perché so dove guardare quando sto cercando la mia ragione, il mio desiderio.
Indurre le persone a capire quando è il cuore a non volerlo è un'impresa complessa. Non resta altro che lasciarli liberi di estendersi nella loro indifferenza complicata e nell'antinomia delle loro affermazioni.
A volte
Le parole,
Le immagini,
Le persone,
Sono come nascono
Due volti sovrapposti
Due lati peggiori
Due personalità
contrastati di falsità ideologica.
Ormai siamo diventati
così bravi a non abbracciarci,
a non guardarci a non ascoltarci.
Siamo diventati così bravi a non toccarci
a non starci vicino a non accarezzarci,
perfino a non pensarci e a non parlarci
Siamo così diventati bravi
a credere che tutto andrà bene,
quando bene non va e non è.
Ma, in tutto questo "Non",
Non siamo diventati bravi ad amarci
Probabilmente perché questo per alcuni è l'amore.
E poi... prendo le distanze al sproloquiare finto, inconcludente e incoerente.