Ma il giudizio di gran lunga più deleterio [...] è quello che, quasi sempre, diamo di noi stessi: pensiamo di avere insormontabili difetti fisici e di carattere, sicuri che, così come siamo, non possiamo assolutamente essere amati da chicchessia, in un circolo vizioso che ci incatena a un senso di indegnità spesso ingiustificato. Questo è l'errore più grosso che si possa fare.
Coloro che parlano male degli altri e giudicano tutto e tutti non hanno una vita soddisfacente e credono che quella sensazione che procura loro tale agire sia vita, ma è solo lo stomaco che si rivolta a loro stessi.
Facile e giusto è augurare buon anno a chi si vuol bene. Meno facile potrebbe essere augurarlo a coloro che si vedono in un dato momento come nemici. Io credo che quest'ultimo augurio possa contribuire a cambiare in meglio il cuore di chi abbiamo contro di noi o l'antagonista. E se il suo cuore si trasforma in meglio, è prima di tutto a suo vantaggio; è per se stesso. Auguri al mondo.
Quest'anno proponiamoci di cambiare il nostro mondo interiore in bene e tutto il mondo potrà cambiare in bene. Guardiamoci intorno senza alcuna paura e vedremo e scopriremo in noi la gioia, anche nelle piccole cose; nella costanza, questo ci porterà a gioie più grandi e le consoliderà. Così potremo fare la differenza nella qualità di noi stessi e per la nostra personale felicità. Non abbiamo dubbi sul fatto di poter fare la differenza.