Post di Gianni Santocchio

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Scritto da: Gianni Santocchio
Sai chi è che mi fa più male?
Tu, perché sai quello che ho passato e te ne sbatti il cazzo, non ti interessa, ci sputi sopra e come una pallina di carta mi accartocci e mi contorci, mi calpesti e mi colpisci, nonostante io ti abbia sempre affidato la mia verità... Non ti dirò mai più nulla, diventerò un mistero per te, così potrai immaginarmi come ti pare, sarò una tela nera dove potrai dipingere o scarabocchiare, potrai tenerla nella cornice più bella che possiedi o strapparla e buttarla... Perché tanto la versione originale cel ho io, piena dei suoi dettagli, piena dei suoi colori e della sua bellezza, piena di se stessa perché non ha bisogno d'altro per affascinare... Un ultimo bacio affettuoso, perché da oggi mi sono stufato, non toccherai più il mio quadro, non te lo lascerò neanche osservare... è troppo bello e pieno d'impegno per essere rovinato da te, dalla tua malizia... Addio comune mortale.
Gianni Santocchio
Composto lunedì 6 dicembre 2021
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    Scritto da: Gianni Santocchio
    L'essere libero è colui che si spoglia di se stesso, che non possiede e non è posseduto, che non indossa maschere... Come un animale, segue gli istinti non curante degli altri; non è vincolato da niente, ne pensieri, ne desideri... Vive il momento senza preoccuparsi degli avvenimenti. È circondato del bianco puro, intorno è silenzio in quello che è uno spazio infinito che non presenta limiti. Il concetto stesso di libertà è falsato, non esiste in quanto ogni accenno di essa, in realtà, limita allo stesso tempo l'individuo, creando un chiaro controsenso. Il prezzo da pagare per la "libertà"? La solitudine.
    Gianni Santocchio
    Composto domenica 28 novembre 2021
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      Scritto da: Gianni Santocchio
      Nel freddo di un autunno sempre più vicino all'inverno, nel caldo delle mie comode coperte, tutto tace se non il mio cuore...
      Il cuore è un po' come un bimbo in fasce, sa vagamente cosa vuole ma non sa esprimerlo a parole. I pensieri continuano a girare cercando spazio in un vocabolario che non esiste, dopotutto come lo spieghi l'amore... È forse quella persona a cui non riesci a smettere di pensare? O forse quella senza cui non sai stare? È il tremare del timore della sua vicinanza? O quello della paura della sua lontananza? Forse l'amore è tutto ciò messo assieme e molto più, forse invece è solo un concetto a cui si aggrappa chi vuole credere in qualcosa, chi può dirlo... Per me è l'attimo in cui i due sguardi cominciano a incrociarsi, quando gli occhi si avvicinano e dalle sue iridi vedi ciò che hai sempre voluto vedere ma non ti aspettavi esistesse, l'inizio e la fine dei tuoi sogni, un cielo stellato che si protrae fino all'ultima alba... L'amore è quella cosa che non dovresti fare e devi fare, un salto nel vuoto e un volo nel candido rosa del tramonto di un firmamento che mai è stato così vicino nonostante irraggiungibile... Una musica leggera e sfrenata, un grido pacato... L'amore è ancora poi come un Sabato di Lunedì, il freddo in estate, il riscaldamento globale nell'era glaciale... Dei corpi che si avvicinano quasi a diventarne uno, in una ricerca continua del calore altrui. Voglio quella donna, quella che mi faccia sentire tutto e niente, che sia una continua contraddizione come ciò che ho scritto, un altalena di emozioni alternate come il movimento di un orologio a pendolo, che mi faccia perdere me stesso per trovarmi in una versione migliore, che sia la mia musa ispiratrice, la mia più sfegatata ammiratrice e il mio più garbato critico. Non lo so se questo è l'amore, ma camperò per scoprirlo.
      Gianni Santocchio
      Composto sabato 20 novembre 2021
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