Quando una donna si mette tanto in mostra, come fosse merce da mercato, forse non ha molto da dire e ancor meno da dare.
Composto martedì 16 agosto 2016
Quando una donna si mette tanto in mostra, come fosse merce da mercato, forse non ha molto da dire e ancor meno da dare.
Chi giudica e parla senza sapere, poco lontano può arrivare. Lasciamo sia il tempo a portar via il vuoto che han dentro.
Lasciamo il silenzio dove non c'è capacità di un confronto. Lasciamo il silenzio dove ogni parola sarebbe inutile. Lasciamo il silenzio dove dall'altra parte hanno già parlato troppo. Perché il silenzio non è sempre una cattiva risposta... esso spesso diventa "signore" della situazione.
Ci sono nuove malattie sui social che si propagano alla velocità della luce. Sono la mania di protagonismo, la falsità galoppante, l'ipocrisia e la megalomania di tutti quelli che hanno la presunzione di essere migliori di noi e credono di avere il diritto di farci la morale.
Sono quelli che alzano muri di indifferenza che vivono rancorosi e non chiariscono mai, e fanno di tutto per allontanarti a dare le migliori lezioni sull'amore e sull'amicizia, come se ne avessero capito qualcosa.
Nel mio immaginario la stella caduta ha lasciato un solco visibile nella terra che mi circonda... provo ad esprimere il famoso desiderio... chiudo gli occhi per catturarlo concentrandomi. E vedo le scale che ho disceso... alzo lo sguardo mi rendo conto sarà una risalita lunga, interminabile fatica. Chiedo la forza.
Essere sinceri è un bellissimo dono di Dio. Beato chi lo possiede e ne fa uso.
Ammettiamolo: prima dell'avvento del virtuale eravamo tutti più buoni, i panni sporchi li lavavamo in casa, le foto le mettevamo nell'album, nessuno sapeva dove eravamo e cosa mangiavamo, non ci sentivamo superstar, e il filtro era quello della caffettiera e non quello di bellezza. Quando incontravamo un amico ci si scambiava un saluto e non un mi piace e un tvb, e non chiamavamo tesoro, gioia e amore ogni sconosciuto incontrato. Ammettiamolo: siamo tutti un po' attori di un copione chiamato virtuale.
Alla fine ti stanchi di spiegare, di giustificarti, di scusarti dei tuoi problemi, ti stanchi perché già la vita non è che ti sorrida, la vuoi vedere tu sorridente perché ci credi ancora, perché la tua fede è grande, ma ti stanchi ugualmente e così alla fine scegli il silenzio. E in silenzio ti incammini verso quello che verrà.
La testa ce l'ho, ma non capisco perché a volte non funzioni.