Pensieri


Scritto da: Angela MORI
in Diario (Pensieri)
Non riesco a scrivere di te anche se mi concentro non riesco a mettere sul foglio l emozione che provo ad ogni tuo sguardo e la bellezza che percepisco ad ogni tuo sorriso. Non riesco a scrivere di te, a cantare la tua avvenenza, a descrivere il tuo profumo. Non riesco a scrivere di me, di come vivo i miei giorni senza te, di come le notti desidero sempre te, di come soffro a non averti qui, accanto a me.
Non riesco ad innamorarmi se non di te, e le tue mani sono ciò che vorrei su di me e la tua bocca fino all'ultimo respiro baciare vorrei mentre tu così vicino e così distante magari ridi di me che invece non riesco a vivere senza te
e nutrirmi dei tuoi pensieri vorrei mentre altri non voglio che te, vivere con te i tuoi giorni vorrei rendendo i miei migliori con te che non voglio altro che te qui adesso e per sempre con me. E queste parole rimarranno ferme nelle mie memorie al massimo su un foglio da stracciare saranno riversate ma che non leggerai mai perché non so neanche se mai un giorno mi parlerai ma intanto io continuo a sognare di te.
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    in Diario (Pensieri)
    Mi chiedevo quale fosse il senso dell'amare. Immagino, che se lo siano chiesto in tanti.
    Sto iniziando a chiedermi se il senso dell'amore sia un parallelo al senso della vita o se invece siano due rette leggermente inclinate, destinate o ad allontanarsi per sempre o a scontrarsi.
    Che ci sia bisogno di entrambi i sensi, come un perfetto equilibrio tra due pesi?.
    o forse è sufficiente scegliere una retta ed abbandonarsi ad essa. Chissà dove è la soluzione.
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      in Diario (Pensieri)
      Ti sveglierai, sudato, in un letto di luce blu.
      Ti sveglierai, e un pensiero ti raggelerà.
      Non avvertirai più tempo, non avvertirai più spazio.
      Ti sveglierai, e un dolore sordo percepirai. Sordo perché non ascolterà alcuna tua parola di pietà.
      Suderai.
      Sentirai il cuore battere più forte. E ti consolerai.
      Piegherai le ginocchia con un "crack!" Perché troppo deboli saranno.
      E ti stupirai al pensiero di quanti passi hai fatto.

      La mente.
      "Che cos'è la mente?", ti domanderai. Ma non ci penserai.
      Penserai a te, bambino, e ti chiederai qual è la differenza con te, adulto.
      "E il futuro?" Suderai. "Il futuro?" Passerai la mano sulla fronte, e la troverai bagnata di ghiaccio.
      Deglutirai. Ma saliva non avrai.
      Aprirai gli occhi: palpebre pesanti.
      Afferrerai un bicchiere colmo d'acqua, vitale, ma cadrà a terra, frantumandosi in milioni di schegge, taglienti come la vita.
      Chiuderai gli occhi. Sensazione di gelo. Li riaprirai. Ancora gelo.
      Pensieri. Confusi? Nitidi.

      Rimpiangerai, quel fiore mai donato.
      Rimpiangerai, quelle parole mai dette.
      Rimpiangerai, quel tempo mai vissuto.

      Due colpi, nel petto, pesanti.
      "No! Ancora!", penserai.
      La testa girerà, leggera. Arti paralizzati.
      "No! Ancora!"

      Ti sveglierai.
      Luce calda, del mattino. Vita. Sorriderai.
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