Scritto da: MaryRosa Amico
in Diario (Delusioni)
Non so più chi sono, ma so che ero ed ho scordato. Ci provo a sfondare quella porta dove i mie ricordi, sono in ostaggio. Nulla, non ce la faccio. Vedo volti intorno a me che potrebbero essermi familiari, mi accarezzano, mi baciano, sussurrano: Mamma. Li guardo e cerco di capire se c'è in loro, anche la più piccola, flebile traccia, di un mio ricordo. Il buio, nessuna immagine viene proiettata solo uno schermo nero, nessun colore, odore, il vuoto, un buco profondo. Ma se qualcuno adesso volesse sapere chi sono, e come mi chiamo risponderei: Alzheimer.
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