Delusioni


Scritto da: Cooper944
in Diario (Delusioni)
Odio l'imprevedibilità. Sì ok, tu mi dici che mi ami, che vorrai stare per sempre con me perché ti rendo la vita migliore, e tu ora andrai lontano da me per motivi lavorativi logicamente. Ma chi mi dice che lì non conoscerai qualcuno migliore di me? Sia fisicamente che caratterialmente, io ho avuto certezze da te, ma le donne di oggi se ne fregano di tutti e tutto, non capiscono che una volta rovinati i miei sentimenti, il loro male si rivolterà contro. Io sono stanca di non sentirmi mai abbastanza.
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Delusioni)
    Il giorno che smetterò di piangere per te forse capirò l'importanza del tempo. Capirò quanto vale un momento di estremo dolore e la differenza tra le persone come "me" e quelle che in un secondo gettano dietro le spalle: parole, sentimenti e "ti amo". Il giorno che smetterò di piangere per te avrò da prendermi cura di me. Avrò da volermi così tanto bene da sapere che il mio cuore non lo devo mettere nelle mani di nessuno, mai più. Invece di amare "te", amerò talmente tanto "me" da non volermi perdere più.
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Delusioni)
      Ho brindato ai sapori più amari della vita. Ho alzato il calice di fronte alle sconfitte peggiori. Ho versato champagne sulle mie ferite e le ho rese speciali, importanti e di estremo valore. Ho allungato il liquore con lacrime che sapevano di delusione. Oggi, alzo ancora il calice, ma questa volta lo riempio d'acqua e brindo alla semplicità. A quella semplicità che inizi ad apprezzare dopo aver rincorso l'impossibile, dopo essere caduto troppe volte davanti alla "grandezza" di chi con tante bugie ti ha fatto sentire "piccolo"!
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Delusioni)
        Bravi a chiedere a qualcuno: "perché te ne vai"! Ma in quanti sanno capire che qualcosa non va nel periodo che precede la domanda. Possibile che non ci si renda conto che la corda ormai è troppo tesa, che è stata tirata troppo e per un arco di tempo costante e lungo. Incredulo resto ancora di fronte all'ignoranza di chi dicendo di "amarti" non si accorge delle mancanze, del dolore e della delusione che dona pur essendoti accanto. E mi arrendo quando mi rendo conto che nemmeno dopo lo capiscono, perché altrimenti quel: "perché te ne vai" non lo pronuncerebbero.
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Delusioni)
          Non impormi il tuo modo di pensare, il tuo modo di essere, perché sarà solo il primo passo per farmi allontanare. Le imposizioni rendono il mio "essere" non mutabile, ma ancora più deciso, solido e stabile. E se questo ti innervosisce, ti irrita e ti infastidisce, voltati e vai. Perché la sicurezza di me stessa è il frutto di gente "sbagliata" e "convinta" come te. Ma alla fine dopo essermi sentita a lungo "in errore" ho capito che l'errore era proprio diventare ciò che non sentivo di essere.
          Composto martedì 17 novembre 2015
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            Scritto da: MB
            in Diario (Delusioni)
            Non sono neanche triste. Ricerco dentro me un motivo per cui piangere, mi sforzo di trovarne uno e le lacrime scendono faticose e lente. Questa apatia mi distrugge. Mi scava dentro e tira fuori il peggio di me.

            Ventiquattro anni di solitudine, inframezzati da brevi incontri. Anni di fatiche, di riflessioni, di lotte con me stessa e con quelli che mi stanno attorno per arrivare a questo: un vuoto incolmabile che c'è sempre stato e non è mai stato risolto.
            Rapporti fragili, incastrati alla meglio fra due vite estranee, incrociatesi per pochi casuali istanti. Rapporti spezzati, dissolti nella piatta quotidianità. Il tempo scorre inesorabile e ci si aggrappa a qualsiasi cosa con le poche forze rimasteci, senza entusiasmo, per cercare di capire il mondo e capire noi stessi. Trovare la propria strada e ritrovare la propria vita, il proprio interno, l'energia che muove noi e da ultimo anche il mondo.
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              Scritto da: A. Morbiducci
              in Diario (Delusioni)
              Non riesco a non pensarti e non so il motivo. Sei sempre tra i miei pensieri più folli. Non so darti una motivazione, ma io continuo a pensare a te. Ho una voglia di vederti che non hai idea, ho voglia di abbracciarti e baciarti, ho voglia di toccarti e sfiorarti con le dita sulla tua schiena nuda. Voglio vedere i tuoi occhi e il tuo sorriso stupendo. Interrompendo questo silenzio che c'è, voglio qualcuno che mi stia accanto per sentire qualcosa, qualcosa di diverso dal solito. Tu sei l'ultima persona che penso prima di andare a dormire e la prima quando mi sveglio. Vorrei completarti, vorrei essere la tua metà, vorrei che tu fossi presente anche nei giorni a venire, vorrei, ma non mi fiderei. Non mi fiderei perché dare il cuore a una persona che non si apre del tutto non è sicuro, non posso darti niente, quando in realtà vorrei darti tutto. L'insicurezza che c'è è troppa, come i dubbi, non ti conosco per niente, perché ti nascondi sempre dietro a qualcosa quando ti parlo, non mi dici mai tutto quello che vorresti dirmi, stai in silenzio, non ti esprimi minimamente, non mi dici quello che pensi quando stiamo assieme mai. I momenti più belli con te sono stati quando siamo insieme e stiamo abbracciati nudi nel letto e a guardarci negli occhi per ore, senza stancarci, quando ti abbraccio da dietro è davvero stupendo, una cosa magnifica. Vorrei di nuovo tutto ciò, ma per non farci del male forse è meglio così. Tu mi daresti il cuore molto probabilmente, e io te lo darei troppo tardi, quando non ci sarai più, quando sarai talmente lontana che il mio cuore si sentirà freddo e piangerà la notte. Piangerà per la mancanza della sua metà ormai persa. Per questo ti dico addio Cara mia, io sinceramente, forse ti avrei amato, come avevo amato prima, ma per non ferir me e per non ferir te è meglio dirsi addio. Addio a un amore perso e chissà magari un giorno ritrovato.
              Composto mercoledì 18 novembre 2015
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                Scritto da: Silvia Nelli
                in Diario (Delusioni)
                Ho provato per te ogni sentimento possibile: amore, odio, rabbia, schifo, pena. Dietro tutti i tuoi difetti, dentro tutti i tuoi pregi ti ho amato e odiato quasi fino a renderti l'unico "elemento" essenziale per continuare a vivere. Ho fatto tutto questo senza riuscire mai ad arrivare a l'unico sentimento che mi avrebbe davvero salvata: "l'indifferenza"! Oggi cammino da sola, sulle mie gambe e ogni giorno sono più forte, più distante da quei sentimenti. La rabbia diminuisce, lo schifo e la compassione svanisce. L'amore si trasforma in un affetto che giusto o sbagliato che sia, rimane immutato nel mio cuore.
                Composto martedì 27 ottobre 2015
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